𝙏𝙃𝙀 𝙈𝙐𝙎𝙄𝘾 𝙏𝙃𝘼𝙏 𝘾𝙊𝙉𝙉𝙀𝘾𝙏𝙎 𝙊𝙐𝙍 𝙃𝙀𝘼𝙍𝙏𝙎 [Bɪʟʟ Kᴀᴜʟɪᴛᴢ]

𝐅𝐥𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭𝐬

Bill

<<Sei sicuro che sia una buona idea?>>, chiedo a David, infastidito a causa della donna che continua a stendermi sul viso quintalate di cipria.
Solitamente il pre-shooting mi rilassa, ma il solo pensiero di dover scattare delle foto con quella strega di Ines, mi manda in bestia.

<<Sì, Bill. Dobbiamo promuoverlo o no questo featuring?>>, dice severamente.

Sinceramente?
Non mi interessa nulla di promuovere questo feat. Stiamo facendo tutto ciò a favore di Ines, e nonostante questo, sembra che lei ci consideri quasi una minaccia.

<<Ok, forse è vero. Interagire con le donne non è proprio il mio forte; ma non pensavo di essere così pessimo. Per quanto ci provi, non ne faccio una giusta!>>, mi lamento.

<<Fratellino!>>, si intromette all'improvviso Tom.

Alzo gli occhi al cielo.
Smetterà mai di chiamarmi in quel modo?
Per 10 minuti di differenza...

<<Il problema...>>, dice mentre solleva la maglietta mettendo in mostra il suo ventre <<...è che non hai questi!>>, esclama indicando gli addominali.

Oh, no. Ci risiamo...

<<Smetti di essere così pigro e comincia ad andare in palestra! Ti devi allenare! Fidati di me, in questo modo, diventerai una calamita per le ragazze!>>.

<<Tom, grazie per i tuoi preziosi e vitali consigli...MA NON È QUESTO IL PUNTO>>, gli urlo contro.
<<Sono più le volte in cui vorrebbe uccidermi che i versi che abbiamo scritto per il pezzo che DOVREMMO produrre>>.
Sono passati già due mesi da quando abbiamo incontrato Ines, ma non abbiamo quagliato ancora niente.
Come si fa a lavorare in un clima del genere?

Haleney irrompe nella stanza
<<Ragazzi, siete pronti?>>, chiede.

<<Prontissimi>>, le risponde David con un sorriso.
E certo, non deve mica farsi fotografare lui. Se fosse stato al mio posto, avrebbe chiamato un taxi e sarebbe scappato.

Io, Tom, Gustav e Georg, seguendo Haleney e David, usciamo dal camerino e ci avviamo verso lo studio fotografico.

<<Tesoro, ma quanto sei fotogenica?! Comm sì bell!>>, grida esaltato un uomo sulla trentina mentre scatta delle foto.
<<Dai piccirilla¹, fammi un'altra posa! Fammene un'altra!>>.

Ma che sta dicendo?

<<Ehm...va bene così?>>, Dice Ines con le mani sui fianchi, disorientata.

<<Sì, sei una meraviglia!>>, esclama.

Appena l'uomo si accorge del nostro arrivo, ci rivolge un largo sorriso e si fionda su di noi.
<<Ciao belli, siete voi i Tokio Hotel, dico bene?>>, dice mentre ci stringe le mani con enfasi.
<<Io sono Ciro, ma tutti mi chiamano Ciruzzo>>.
Parla un inglese con un accento italiano fortemente marcato e fa molto ridere. Mi chiedo se faccia lo stesso effetto anche quando lo parliamo noi...Il tedesco per certi aspetti è più simile all'inglese, quindi spero di no.
Quando si volta verso di me, sussulta e ridacchia <<Ua me fatt fa o giall²! Che chioma che hai, ragazzo!>>.