CAPITOLO 3 - FEDERICA

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<<forse lei avrà un figlio da lui>> mi dice così Zoe.

<<in che senso avrà?>> chiedo confusa

<<gira voce che lei è incinta, e siccome i due sono stati insieme chi mai potrebbe essere stato a metterla incinta se non lui?>> mi spiega con tranquillità.

<<ah, beh ben per lei devo dire. Immaginati avere un figlio con lui, cavolo uscirà una meraviglia il figlio.>> bisbiglio a Zoe prima che qualcuno ci senta.

<<Ma neanche tanto, si magari per l'estetica uscirà veramente bello, però immaginati dire Tobias Stark è mio padre.>>

<<Che intendi dire, Zoe? Dai spiegami.>>

<<Lui ha avuto dei precedenti penali, non so per cosa ma so che la sua pedina non è del tutto pulita. Cavolo, sto tralasciando la parte più importante, lui è un miliardario, anzi forse ancora di più!>>

<<Non ha senso, come fa ad essere un professore se è miliardario, da professore universitario non guadagni chissà cosa.>> le spiego confusa.

<<Beh, io la penso che lui sia rimasto qua a lavorare per la Professoressa che forse ha messo incinta.>>

<<Ah vabbè ha senso allora.>> Però mi sembra ancora strano, vabbè non sono affari miei. Almeno non dovrebbero esserlo.

<<Dai andiamocene da qua, sono già stanca del primo giorno di università.>> Le dico a Zoe e lei subito mi segue.

<<Vuoi venire da me a pranzare?>> mi chiede inaspettatamente, e mi sale subito la nausea e l'ansia.

<<Mi spiace, ma ho promesso a mia madre che sarei tornata a casa per pranzare con lei.>> le mento, ci manca solo che anche lei scopra i miei disturbi alimentari.

<<Aww, ma vai tranquilla. Allora ci vediamo domani!>> mi sorride lei.

Ho già detto che ha un sorriso stupendo, mi chiedo come faccia ad essere così sicura di sé stessa, mi dia la forza anche a me cavolo.

Ha dei lineamenti stupendi, un viso bellissimo, degli occhi che anche essendo marroni ti ci puoi perdere dentro. Un fisico da paura e dei capelli che sembrano seta.

Magari essere come lei.

<<Vabene allora, a domani!>> le dico e prima che potessi girarmi mi abbraccia improvvisamente. Sono la persona più anafettiva che tu possa conoscere nella tua vita, ma questa volta riesco a ricambiare l'abbraccio. Sempre un po' rigida.

Mi stacco, la saluto e mi giro verso l'uscita dell'università.

Mi incammino verso l'autobus e intanto metto su le mie airpods, parto subito con un po' di Travis Scott per migliorare la giornata.

Sento che mi brontola un po' la pancia e allora bevo subito un sorso d'acqua e mastico una cicca.

Soliti modi da brava scema.

Salgo sull'autobus e mi siedo nello stesso posto di questa mattina, ma noto che di fianco a me c'è una ragazza estremamente bella.

<<Vuoi una foto?>> mi dice lei, e così mi accorgo che mi ero fermata a fissarla.

<<Come scusa?>> mi riprendo un'attimo, confusa.

<<Ho detto, vuoi una foto?>> mi parla intanto che guarda la sua fotocamera, e poi alza il viso, mi guarda con questi occhi color erba.

<<Oddio scusami, ma sei veramente bella e quindi mi sono ritrovata a fissarti, perdonami.>> le dico senza problemi.

Noto che le sue spalle si rilassano, e mi sorride gentilmente.

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