CAPITOLO 2 - FEDERICA

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Rimango con la testa abbassata per almeno 10 min, e appena la rialzo sento un dolore al collo incredibile.

Sposto il mio sguardo sulla lavagna e noto che c'è scritto il programma di psicologia dinamica.

Sposto di nuovo lo sguardo, ma sta volta sul professore, e lo osservo. Noto che ha dei bellissimi lineamenti, muscoli da fare paura e un'altezza incredibile. Ha il fisico da... boxer?

L'ho notato siccome mio padre è stato un grande boxer, prima di aver divorziato con mia madre ed essere sparito dalla nostra vita.

Si è rifatto la famiglia senza pensare a come stava mia mamma, ma fortunatamente lei, grazie a molti contatti, è riuscita a trovare subito un lavoro che pagasse meglio, e ora viviamo perfettamente.

Esco dal mio stato da overthinker e riporto la mia attenzione al professore. Dopo un paio di minuti, si decide finalmente di aprire il libro e incominciare a spiegare le basi sulla psicologia dinamica.

Prendo così i miei appunti, ma i miei occhi in qualche modo ritrovano sempre i suoi.

Finisce la lezione e mi sbrigo a ritirare tutto il mio materiale, noto che tutti escono velocemente e mi ritrovo ad essere l'unica rimasta in classe, con il professor stark.

Così prendo il mio zaino, lo appoggio alla spalla destra e mi incammino subito verso la porta, ma qualcosa mi ferma.

<<Buona giornata, signorina...>> mi dice il professore, con una domanda posta alla fine, ovvero quale fosse il mio nome.

<<Signorina Federica Tarklow>> gli rispondo con tono deciso, dimenticandomi che è comunque il mio professore.

<<Allora buona giornata Federica Tarklow>> mi dice sempre con tono deciso, ma stavolta nessun sorriso, e continua a guardare i fogli appoggiati sul banco.

<<Altrettanto>> mi giro subito ed esco dalla classe, lasciando la porta aperta.

Butto fuori un respirone, e mi accorgo che ho trattenuto il respiro quasi tutto questo tempo.

Phew, prima ora della giornata, andata.

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Tra 5 minuti suonerà l'ultima campanella della giornata, e che dire ragazzi.

Mi sono già rotta di andare a scuola.

Zoe mi trova in qualche modo subito e mi prende sotto braccetto.

Ci scontriamo però contro suo fratello...e un'altro ragazzo, che però mi sembra già di aver visto da qualche parte.

Bah, i miei soliti film mentali.

Zoe si ferma subito, e noto immediatamente il fatto che sta trattenendo il respiro. Le do una leggera gomitata e lei si gira a guardarmi, butta fuori l'aria e mi guarda come se volesse ringraziarmi di averle ricordato di respirare.

Il ragazzo da me sconosciuto e Zoe si tirano certi sguardi che mi fanno sospettare un po', staranno insieme magari? Ex storici?

Allora rompo il ghiaccio,

<<Allora Simone, ti sei fatto nuovi amici?>> parlo e intendo lo sconosciuto di fianco a lui.

<<Ma va bellezza, lui è il mio migliore amico, lo conosco da prima di essere uscito da mia madre.>>

Rido gentilmente e noto che Zoe si è tranquillizzata un po', e mi sta ringraziando con lo sguardo.

Lo sconosciuto prende in mano la situazione e si presenta:

<<Piacere, sono Theo.>>

<<Molto raro come nome, piacere Federica>>

Rimane un lungo momento di attesa e dopo un po' mi decido di rompere di nuovo il ghiaccio.

<<Non so voi ma io ho una sete da morire. Zoe, che ne dici di accompagnarmi a prendere dell'acqua alle macchinette?>>

La guardo e lei mi accenna un sorriso,

<Vabene, andiamo allora.>>

Ci incamminiamo verso le macchinette e nel frattempo salutiamo Simone e Theo.

<<Mh, ho sentito un po' di feeling tra te e ragazzo Theo>> butto a Zoe la verità.

Lei subito si inumidisce le labbra e guarda giù, prima di tirare su lo sguardo e dirmi:

<<ma va, che feeling? haha, è solo un scemo>>

bugiarda, falsa, falsissima.

<<vabene vabene>> prendo la bottiglietta dalla macchinetta e ne bevo un sorso, oggi non ho ancora mangiato niente.

<<Comunque sei veramente carina Federica, e sei una delle poche persone che mi sono piaciute a primo impatto, quindi ritieniti fortunata>>

<<Dopo questa confessione potrei mettermi a piangere.>> Ci scambiamo quattro risate ma qualcosa attira la mia attenzione.

Sempre lui, il solito Tobias Stark, o come cazzo si chiamava.

È appoggiato al bordo della porta intanto che parla con qualcuno, dubito che sua una studentessa siccome è fin troppo alta, e ha la faccia da donna di 40 anni.
Sarà un'altra professoressa.

Allora mi decido di chiedere un po' di info a Zoe, siccome lei mi sa di ragazza che sa tutto su tutti.

<<Ma, quei due sono dei professori giusti?>>

E come se le si illuminassero gli occhi si gira, gli adocchia e poi si rigira. Si vede che è abbastanza elettrizzata.

<<Il maschio si chiama Tobias Stark, ha 30 anni, insegna Psicologia Dinamica/ generale /sociale ed è un gran figo della madonna. La maggior parte delle studentesse gli stanno sotto da tantissimo tempo. Invece lei, si chiama Sarah Hail, ha 31 anni, ed insegna Pedagogia generale e Sociologia generale. Girano voci che i due aveva una relazione segreta, che non si potrebbe neanche avere, essendo colleghi!! Ma il punto è che...>> mi si avvicina improvvisamente e dice:

<<forse lei avrà un figlio da lui.>>

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CAPITOLO 2?! 😍😍😍
grazie ancora per tutto ❤️

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