CAPITOLO 5- FEDERICA

870 30 17
                                    




Presi coraggio e schiacciai il pulsante "segui" nel profilo del mio prof.

Diciamo che ci ho ripensato a lungo sul fatto che mi abbia dato un passaggio, come se non fossi la sua studentessa, quindi volevo ringraziarlo di nuovo.

No no, non posso scrivergli, assolutamente no.

Ma il bene è troppo banale quindi scegliamo il male.

Iniziai a scrivere dal mio telefono un messaggio di ringraziamento, quando mi arrivò una notifica.

Tobias_Stark ha chiesto di seguirti.

Ah, diretto, non pensavo.

Una volta finito di scrivere il mio messaggio al quanto gentile, premo invio.

"Buonasera Prof, volevo ringraziarla ancora del passaggio."

Immediatamente, neanche tempo di rileggere il messaggio mi spuntano i tre puntini, vuol dire che sta scrivendo.

Mi ritrovo a sorridere come una brava scema, come se fosse una di quelle mie piccole cotte.

"Ciao Federica, molto gentile da parte tua ringraziarmi di nuovo, ma non dovrebbe scrivermi."

Ecco, visto. Ho fatto una delle mie grandi cazzate.

"Non sarebbe neanche del tutto giusto e adeguato che lei, il mio professore, mi supplichi di entrare in macchina, per accompagnarmi a casa."

Gli rispondo, provando ad essere leggermente stuzzicante, ma non troppo.

"L'ho fatto come segno di gentilezza." Mi risponde lui.

"Allora pure io le ho scritto come segno di gentilezza." lo provoco.

"Vabene, ha vinto lei signorina. Buona notte." mi messaggia lui.

"Buona notte anche a lei."

Mi ritrovo a sorridere di nuovo. Ma cosa c'è che non va in me?

Mi alzo dal letto e mi siedo sulla mia scrivania, apro il mio "diario segreto" e aggiungo tutti i dati di cui tengo conto da ormai mesi.

Oggi ho bruciato 200 calorie, e ne ho mangiate 250.

Ok, perfetto. Dovrebbe andare bene.

Richiudo il mio diario e lo nascondo nel mio solito posticino.

Sento qualcuno urlare dalla cucina il mio nome.

<<Federica, porca troia, se non scendi sei finita.>>  mi sgrida mia mamma.

<<Si, arrivo! Sto scendendo le scale!>> le rispondo ancora seduta sulla scrivania.

Mi alzo e scendo le scale.

Cazzo, non ho contato la cena.

Noto che mia mamma ha cucinato del pollo, con un pò di verdure.

Vabbè, le verdure potrebbero andare anche bene ma il pollo è troppo.

<<Mamma, non ho fame..>> le sussurro leggermente, sapendo che mi avrebbe insultata da un momento all'altro.

<<Federica, adesso arriveranno degli ospiti, per favore, mangia, provaci almeno.>> mi supplica, e sento che le si spezza un pò la voce.

<<Ospiti?>> le chiedo confusa.

<<I nuovi vicini>> mi risponde lei allegramente.

<<Minchia, te e le tue accoglienze del cazzo.>> sbotto infastidita. Probabile saranno altri vecchi di 80 anni.

unachievable loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora