capitolo 4

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SCUSATE SE IERI NON HO POSTATO,
PERDONATEMI❤️❤️❤️

"Ci sto!"

esclamai contenta e mi accoccolai su di lui.

"Chicca svegliati il film è finito e ci dobbiamo preparare per andare con i ragazzi ai kart"

mi sveglia di colpo perché ero super contenta di andarci e di rivedere una persona in particolare.

Mi misi dei pantaloni della tuta della nike larghi al fondo un top nero a canotta e una felpa con la cerniera nera, giusto per rimanere nel mood.
Mi infilai le mie samba nere e andai a vedere a che punto era mio fratello.
Bello come al solito indossava una semplice tuta coordinata della nike grigia e una maglietta bianca.

"Proprio tu mischi adidas e nike?"

mi chiese mio fratello quasi incredulo della mia scelta

"Mi piacevano insieme"

dissi con un sorrisone a 32 denti.

"Bene andiamo"

disse mio fratello uscimmo di casa e mi sedetti nel sedile davanti, dopo cinque minuti però ci fermammo difronte ad un palazzo che non sembrava assolutamente la pista dei kart allora domandai a mio fratello il perché ci fissi fermati

"Dudu come mai siamo qui?"

lui subito mi guardò con ma facciamo come per dire 'ma non te l'avevo detto?' poi però si ricordò che si era scordato di dirmelo

"Siamo passati a prendere Kenan perché ha la macchina dal meccanico"

ok in quel momento il mio cuore ha perso un battito non ero pronta per stare in un luogo così piccolo insieme a lui, ma ormai era troppi tardi perché lo vedevo dirigersi verso la mia portiera forse pensando che il posto davanti fosse libero dato che la macchina di dudu ha i finestrini oscurati e non su vede dentro; quando aprì la portiera ci un istante in cui i nostri occhi si guardare talmente tanto intensamente tra di loro che era meglio distogliere lo sguardo

"Ah scusa pensavo fosse libero, mi metto dietro"

mi disse lui facendo per chiudere la portiera

"No tranquillo tu siediti davanti io mi metto dietro tanto sto comoda lo stesso"

lui mi sorrise e si sedette al mio posto e io mi misi dietro ad ascoltare le conversazioni sul calcio tra i due che ogni tanto mi interpellavano, ma io rispondevo a monosillabi perché ero troppo impegnata ad osservare Kenan e prosciugare tutto il suo profumo.

Kenan pov's:
Era bellissima come la prima volta che l'ho vista in camera sua mentre dormiva, anche se era in tuta era perfetta.
La prima cosa che ho notato di lei sono stati gli occhi così particolari e belli impossibili da dimenticare e i suoi capelli color nocciola.

Mentre parlavo con Dusan cercavo di inalare tutto il profumo di Eva; era spaziale mi portava quasi sulla luna quel misto di cocco e vaniglia che mi faceva girare la testa.

"Siamo arrivati"

disse Dusan scendendo dalla macchina e tutti e tre ci avviammo verso l'entrata.

Eva pov's:
Devo dire che le garette che abbiamo fatto sono state molto divertenti ho vinto tutte quante le gare e tutti sono rimasti spiazzati perché non si aspettavano che una ragazza di un metro e sessantacinque di altezza riuscisse ad avere tutta quella determinazione e strategia in corpo.

"Sei stata un fenomeno in pista"

mi disse Miretti facendomi sorridere

"Ci hai veramente fatto il culo a tutti, e chi se lo aspettava che la baby dudu riuscisse a battervi tutti con così tanta facilità"

a quella affermazione mi misi a ridere e quasi mi accasciavo per terra talmente male mi faceva la pancia.

Notai che Kenan si avvicinò a me per dirmi qualcosa ma mio fratello lo precedette

"Eva va bene se i ragazzi vengono da noi così giochiamo alla play tutti insieme?"

annui semplicemente, non avevo voglia anzi ero stanchissima e volevo dormire ma per far felice mio fratello questo ed altro.
Kenan nel mentre si era avviato verso la macchina e questa volta decise di mettersi dietro senza dire mezza parola.

Arrivammo a casa tutti quanti insieme e bel mentre che i ragazzi si posizionavano sul grosso divano io senza farmi vedere salii gli scalini senza farmi vedere.
Entrata in camera mi misi il mio pigiama di topolino e mi infilai sotto le coperte per leggere un libro.

Vidi la maniglia abbassarsi e la parta di spalanco mostrandomi una figura molto alta appoggiata alla stipite della porta.
Quando era troppo tardi per migliorare le mie condizioni estetiche mi resi conto che era proprio lui l'ultimo che speravo mi vedesse struccata in pigiama e con gli occhiali.

"Bello il pigiama"

disse con un sorriso beffardo e io diventai rossa come un pomodoro
"Se sei venuto qui per insultare il mio pigiama puoi anche andartene"

gli risposi a tono così da provocarlo un po'

"No in realtà ero venuto qui per vedere se fossi viva visto che in salotto non c'eri, ed ero venuto per farti i complimenti per la gara di oggi sei veramente fortissima"

ecco il mio cuore si sciolse a tutte quelle affermazioni era così premuroso e dolce che sembrava un bimbo.

"Dai siediti"

gli dissi indicando il fondo del letto visto che era appoggiato alla porta ormai da 5 minuti buoni.
Lui si sedette ed iniziò a cercare i miei occhi in quella poca luce che illuminava la stanza e il mio libro.

"Che leggi?"

mi chiese per rompere il ghiaccio

"Nulla di che"

in realtà stavo leggendo per la sesta volta orgoglio e pregiudizio; lo so cosa penserete ora che sono una classicona e che mi faccio tutti i film mentali come nel libro, infatti avete ragione.

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