SCUSATE SE NON HO PUBBLICATO IERI MA HO AVUTO DELLE COSE DA FARE
——————————————————————"Posso?"
disse indicando il libro che tenevo in mano e io annui.
"Non ti facevo tipa da storie romantiche"
ecco a quelle parole il mio viso diventò rosso come la lava dell'Etna e non seppi che rispondere.
"Vieni con me"
disse lui accendendo un sorriso e io lo guardai storto.
"Dove?"
lui si limitò a prendermi la mano e a trasportarmi fuori casa di mio fratello di soppiatto come se fossimo due spie russe.
"KENAN smettila di correre sono in pigiama"
stavo ansimando come un cammello che non beve da 5 giorni e lui si limitò a fermarsi e a scoppiare a ridere.
"Mi ero scordato di questo particolare, HAHAHAHAHA"
continuava a ridere senza sosta e quando vide che io mi strinsi le spalle per colpa del freddo e dell'imbarazzo si tolse la felpa che aveva indosso e me la infilò lasciando in maniche corte.
"Sei bellissima lo stesso"
ecco la diciottesima volta che riusciva a farmi arrossire solo pronunciando poche parole, dove finirò per colpa di questo ragazzo?
"Sia quasi arrivati dai"
disse lui per rompere quel momento di imbarazzo che si era creato
"Ken dove stiamo andando?"
di nuovo silenzio, mamma mia questo ragazzo mi farà impazzire.
"Eccoci"
mi dovetti togliere gli occhiali, che avevo ancora a dosso, per osservare meglio quel meraviglioso parco segreto che non avevo mai visto.
"Ken è bellissimo come hai fatto a scoprirlo?"
gli chiesi ancora con gli occhi a forma di cuore guardando quella meraviglia
"Li dietro c'è casa mia e un giorno mentre facevo una passeggiata ho girato per questa via, per non farmi rincorrere dai fan, ed ho scoperto questo posto bellissimo"
Lo fissavo intensamente negli cocchi azzurri che anche se il parco era illuminato da poche luci riuscivo comunque ad osservarli nel pieno della loro bellezza.
Ci sdraiammo sul prato ed iniziammo a parlare del più del meno."Come mai questo accento?"
"Sono turco..."
disse con un lieve sospiro finale come per dire che fosse strano; forse lui non si ricordava che anche io ero straniera e per tranquillizzarlo decisi di ridirglielo.
"E cosa vuoi che sia? io sono serba"
a quell'affermazione scoppiammo a ridere come due deficienti
Kenan pov's:
per la testa mi frullava la fatidica domanda 'Sei fidanzata?' tentennai nel fargliela ma poi presi coraggio perché ero troppo curioso nel sentire la risposta
"Sei fidanzata?"
"In realtà no"
ecco il mio cuore iniziò a fare i salti di gioia; Non so precisamente perché ma ero felice di quello che aveva risposto.
Eva pov's:
"Sei fidanzata?"
eccola quella domanda me la sarei aspettata anche perché i ragazzi non sanno che chiedere altro
"In realtà no"
gli risposi e poi pensai subito di riporgli la stessa domanda
"E tu?"
lo vedevo sulla difensiva quindi decisi di abbassare la testa per aver pensato di aver fatto una domanda scomoda
"Nemmeno io"
un bagliore di luce attraversò i miei occhi, la cosa più bella che non me lo stavo immaginando ma era tutto vero
"Una stella cometa"
dissi a bassa voce, anche se dentro di me saltellavo di gioia per averne vista una; da piccola mia madre mi diceva sempre che le stelle comete passano quando meno te lo aspetti e passano sempre nei momenti speciali.
"È un momento speciale"
cazzo volevo solo pensarlo non dirlo ad alta voce che figura di merda che ho fatto.
"Cosa?"
chiese Kenan, per fortuna non aveva sentito ora sono salva
"No niente tranquillo, a proposito si è fatto tardi ti va se torniamo a casa?"
"Si ti accompagno"
nel tragitto verso casa io mi stringevo nella sua felpa per il troppo freddo; visto che era quasi l'una di notte, e lui se ne accorse
"Stai congelando vieni qui"
mi avvolse un braccio attorno alla spalla cercando di riscaldarmi il corpo, ignaro che l'unica cosa che stava bollendo e tran po evaporava era il mio cuore.
Sorrisi per quel gesto tenero e per l'ennesima volta lo notò e sorrise insieme a me.
"Ecco siamo arrivati, vieni su con i ragazzi o torni a casa?"
"No si è fatto tardi ora è meglio tornare a casa"
mi dispiaceva farlo tornare a casa, mi ero divertita tantissimo e mi sentivo molto a mio agio con lui, eravamo molto simili.
"Buonanotte ken"
"Notte eva"
lui si voltò per tornare a casa e io rimasi li a fissare i suoi movimenti
Kenan pov's:
sentivo che mi stava fissando quindi visto che avevo sentito tutto quello che aveva borbottato tra se e se decisi di farglielo capire
"È stato un momento speciale"
potevo giurare di sentire il suo sorriso fino a qui.
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Le parole più grandi
RomanceEva Vlahovic ha 16 anni e si è trasferita con il fratello Dusan a Torino; è molto inesperta in fatto di amore e grazie a nuove amicizie riuscirà a capire il significato della parola "Amare". PS: non ho mai scritto storie quindi se vi sono eventuali...