capitolo 8

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SCUSATE SE CI SONO DEGLI ERRORI GRAMMATICALI MA A VOLTE NON ME NE ACCORGO
vorrei sapere cosa ne pensate della storia vi piace?💘
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"Dai Kenan"

volevo troppo scoprire che nomignolo mi avesse affibbiato e quindi lo supplicai

"Se tu la smetti di chiamarmi Kenan forse te lo dico"

ecco ora cerchiamo di farci venire in mente un nomignolo simpatico per lui

"Trovato! rompi palle"

"Mh no non mi si addice sono troppo bello e simpatico per essere chiamato così"

"Ecco allora egocentrico"

"Va bene allora io non ti dico che significa"

mi faceva stare bene Kenan e soprattutto mi faceva sorridere tanto

"Ti va se mangiamo qualcosa?"

perché con le persone si finisce sempre per parlare di cibo, è un ciclo della morte

"Se vuoi ti preparo qualcosa io non ho fame"

in realtà stavo morendo di fame a pranzo non avevo mangiato nulla e ora mai si erano fatte le 19:30 e alle 20 sarebbe rientrato mio fratello

"Dai mangia qualcosa con me così non mi sento solo"

lui insisteva perché nessuno a parte la mia famiglia e fede chiesa sapeva del mio problema.
Alzai lo sguardo per guardarlo bene e presi coraggio per parlargli.

"Questa tortura non finirà mai se non ti racconterò tutto"

presi un ultimo respiro, lui mi guardo intensamente negli occhi come per incitarmi a parlare.

"Tutto iniziò quando avevo 13 anni..."

stavo male e lui lo notò e mi strinse la mano per aiutarmi

"Le mie amiche erano tutte bellissime con il fisico perfetto e ovviamente erano piene di ragazzi, io ero un po' l'asso della situazione non ero bella come loro e nemmeno magra come loro... guardai dei video su youtube per dimagrire velocemente, la dieta consisteva nel bere solo acqua e limone per tre giorni e nient'altro. In sostanza non era una dieta ma un suicidio. Pur troppo in quei tre giorni persi un kilo e convinta che quella dieta funzionasse andai avanti per una settimana fino a quando non svenni in classe e dovetti andare in ospedale. Quando tornai a cada decisi di rimangiare normalmente e ripresi quei kiletti che avevo perso... dopo quella dieta però iniziai a sentire una voce nella mia testa che mi diceva che ero brutta, che ero troppo grassa e che sembravo una balena, allora un giorno decisi di ascoltare questa voce e dopo pranzo mi diressi in bagno e mi chiusi a chiave; Il mio istinto mi disse di infilarmi due dita in gola e vomitare tutto e così feci.
Digiunai per giorni senza darlo a vedere e una volta a settimana mi abbuffavo di tutto quello che trovavo in frigo e in dispensa arrivavo anche a mangiare 3 kili di roba in una sola notte. Tutto questo però senza dire niente a nessuno e senza farmi aiutare da nessuno fino a quando mio fratello non si accorse che ero diventata uno scheletro..."

una lacrime mi rigò il volto e kenan si affrettò per asciugarmela, tra un singhiozzo e l'altro decisi di continuare a parlare

"Mia madre e Dusan mi portarono in un centro dove migliorai ma quando tornai a casa il problema si ripresentò e da li sono sempre riuscita a nasconderlo ma mio fratello purtroppo se n'è accorto qualche giorno fa"

"Eva mi dispiace non lo sapevo, ora sto malissimo per averti quasi obbligato prima a raccontarmi di ciò, non pensavo che potesse essere un problema così grande quello che ti affliggeva, e ricordati per me sarai sempre bellissima come ti ho già detto"

lo abbraccia talmente forte che i suoi muscoli potevano scoppiare da un momento all'altro

"Ti aiuterò io affronteremo insieme la cosa! in fondo gli amici servono a questo"

"Grazie ken..."

"Ora partiamo con il mangiare almeno della verdura e un pochino di pollo, è salutare e fa bene"

"Ok..."

in quel momento Kenan si diresse in cucina per preparare la cena e a me arrivò una chiamata

"Ehi ivi, Ken è ancora con te?"

chiese mio fratello e mio entrai in cucina per mettere in vivavoce il telefono

"Ken se mi senti ti chiedo se sta sera puoi rimanere li a dormire così mi sento più tranquillo, perché qui le cose si sono prolungate e rimango a dormire in hotel, a letto presto marmocchi e non fatemi diventare zio in una notte"

"Ciao dudu"

lo salutai e poi mi sedetti a tavola osservando con attenzione ogni minimo elemento presente nel piatto, come le zucchine i peperoni i pomodori e una fetta di pollo alla piastra.
Kenan si era seduto di fianco a me e mi strinse la mano per aiutarmi.

"Non posso immaginare quanto sia difficile per te fare questo sforzo ma giuro che starò sveglio tutta notte pur di venire in bagno con te"

"E se devo fare pipì?"

"Entrerò in bagno e mi girerò"

era diventata una situazione imbarazzante ma lui lo faceva solo per il mio bene e questa era l'unica cosa che importava

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