capitolo 13

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"Sei bellissima"

le uniche parole che era riuscito a dire Kenan  quando mi era passato a prendere per la nostra cena insieme; mi diede un bacio sulla guancia e salimmo in macchina.

Pensavo di diver andare in un qualche ristorante stellato invece Kenan parcheggiò in un parcheggio immenso vuoto e mi bendò

"Non farmi sbattere sa qualche parte"

mi fidavo di lui ma comunque avevo paura di inciampare e fare una brutta figura.

"Siamo arrivati?"

chiesi curiosa e impaziente di scoprire in quale posto mi aveva portato

"Non hai proprio un minimo di pazienza?"

chiese lui stanco delle mie continue domande sulposto dove mi avrebbe portato; in quel momento mi tolse la benda e davanti a me vidi tutto offuscato ma piano piano mettevo tutto a fuoco era un posticino bellissimo su una collinetta dalla quale si vedeva tutta Torino, sopra la mia testa fili di luci gialle che illuminavano tutto e un piccolo tavolino con qualche petalo e due candele; Kenan aveva in mano un cestino da picnic faceva parecchio ridere ma a quanto pare aveva preparato lui da mangiare

"È bellissimo"

l'unica cosa che riuscì a dire alla vista di tutta quella meraviglia che avevo davanti.

Kenan mi prese per mano e mi portò a sedere a tirò fuori l'unica cosa che non mi aspettavo di vedere ad un primo appuntamento

"Kebab?"

chiesi io stranita alla vista di quel cibo tanto strano quanto puzzolente

"Perché non ti piace?"

chiese lui in panico, in realtà non l'avevo mai assaggiato ma dall'odore non mi faceva particolarmente gola anche se il suo non puzzava anzi profumava

"No è che non l'ho mai mangiato..."

"COSA?! non hai mai mangiato il Kebab? bene questo l'ho fatto con me mie mani ti piacerà sicuramente"

e così fu era da 8 mesi che non mangiavo così di gusto qualcosa anche se piano ero riuscita a finirlo Kenan l'aveva divorato e in meno di 5 minuti già era vuoto il suo piatto mentre io facevo piccoli morsi per assaporare tutti quei sapori buonissimi

"Ho capito non ti piace"

disse lui guardandomi fare morsi piccoli e lenti, si allungò per prendermelo in modo che lo finisse lui ma io lo trattenni stretto con le mani e gli feci uno sguardo fulminante quasi da far paura

"Fermo è mio"

"Cavolo cattiva la ragazza, pensavo non ti piacesse"

"È buonissimo me lo devi fare più spesso"

in quel momento capí che stare con Kenan mi rendeva veramente felice e la mente si svuotava riuscivo per fino a mangiare tutto senza accorgermene.

"Ho passato una bella serata grazie"

Kenan mise su un sorrisetto soddisfatto e si allungo nella mia direzione; la distanza stava diventando allarmante e finalmente le sue dolci labbra morbide toccarono le mie con estrema leggerezza e delicatezza come se si potessero frantumare da un momento all'altro.

"Bene ne sono felice, allora possiamo rifarlo se ti va?"

mi chiese e io annui felice, scesi dalla macchina e gli diedi la buonanotte prima di entrare in casa.

"Che stupida che sono stata"

dicevo tra me e me mentre ripensavo all'enorme kebab mangiato con Kenan

"Mi faccio schifo"

ormai si erano fatte le 5 di mattina e io ero rientrata a casa alle 2 perché io e Kenan ci eravamo scordati dell'orario; sapevo che l'unica soluzione sarebbe stata entrare in quel bagno e svuotare i sensi di colpa ma sapevo anche che facendo così mio fratello ci sarebbe rimasto male, ma poco importa, io amo mio fratello ma non riuscivo ad addormentarmi com tutti quei pensieri terribili su di me quindi decisi di entrare in bagno chiudermi dentro mettendo davanti alla porta uno scaffale in legno e svuotare i sensi di colpa. Mi addormentai sul pavimento del bagno libera dai pensieri sentendomi ancora però uno schifo per aver deluso mio fratello.

Un assordante rumore mi fece sussultare era mio fratello che aveva aperto con violenza la porta del bagno facendo cadere lo scaffale pesante in legno che per un pelo non mi cadde a dosso

"Ivi..."

il suo tono era deluso ma l'unica cosa che riuscì a fare fu abbracciarmi coccolandomi come se avessi ancora due anni, mi sentivo al sicuro in quel momento e sarei voluta rimanere lì per sempre.

"Oggi non vado ad allenamento, viene la psicologa a casa"

mi disse dusan mentre io ero sdraiata sul divano a pensare alla serata del giorno prima

"Dusan non devi"

"Invece devo Eva ti go trovato addormentata in bagno sta mattina vuoi dirmi che non è successo niente?"

silezio.

"Bene come pensavo oggi rimango a casa"

Kenan's pov:
Sono entrato per primo in campo sta mattina, sperando di trovare Dusan già lì per poterli parlare della situazione tra me e sua sorella e dirgli che io ci tengo veramente tanto a lei; ma purtroppo non lo vidi e non ci fu neanche per il resto dell'allenamento

"Ragazzi sapete dov'è Dus?"

chiesi alla squadra cercando una risposta valida e sensata

"Ha avuto da fare"

non me la bevevo i ragazzi erano visibilmente agitati e pensierosi che cosa gli sarà successo

"Non ho più 5 anni potete dirmi di cosa si tratta"

sbottai infastidito dal loro comportamento

"È rimasto a casa con Eva sai non è stata bene tu ne sai qualcosa?"

"Ieri sera siamo usciti a cena insieme ma poi è rientrata a casa con il sorriso perché?"

"Beh ken non sta bene"

ecco lo sapevo non la posso lasciare sola un secondo si sarà di nuovo fatta del male per piacersi, l'unica cosa che potevo fare era correre da lei, presi su le mie cose come un razzo e volai in macchina la accesi e sfrecciai per Torino a tutta velocità con direzione casa sua per capire perché stesse male.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 27 ⏰

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