capitolo 6

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Capitolo più lungo del solito per farmi perdonare per il fatto si non aver pubblicato l'altro giorno.
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Eva pov's:

"È stato un momento speciale"

ma allora lo sapeva? perché ha fatto il finto tonto.
Spontaneamente mi comparve un enorme sorriso sulla faccia.

Salì le scale di corsa visto che si era fatto molto tardi. E ad aspettarmi c'era mio fratello con il suo volto incazzato pronto per farmi la predica.

"Dov'eri? mi stavo preoccupando"

aveva tutte le ragioni del mondo per arrabbiarsi ero uscita senza dirgli nulla per di più in una città che conosco bene ma non benissimo come lui.

"Scusa dudu... Kenan mi ha portato a vedere un posto"

gli dovetti dire per forza la verità, non riuscivo a mentire a mio fratello, perché mi faceva stare male.

"Tranquilla ma la prossima volta avvertimi quando esci così non mi prendo paura"

io annui e gli sorrisi

"Con Kenan poi domani ci parlo io"

"Dai dudu voleva solo fare una cosa carina"

non l'avevo convinto per niente perché il giorno dopo gli fece una bella ramanzina.

"Ho parlato con ken oggi"

ecco bene gli avrà fatto il terzo grado; gli avrà detto tutto di me.

"Dai dudu ma io e Kenan siamo solo amici"

a questa affermazione non ci credevo nemmeno io ma cercavo di farmela andare giù.

"Eva hai mangiato?"

ecco quella domanda che non mi volevo sentire dire quindi cercai di cambiare discorso facendo finta di non averlo sentito, nonostante fosse a neanche due metri da me

"Com'è andato oggi l'allenamento?"

"Eva ti ho fatto una domanda, hai mangiato oggi?"

Silenzio decisi di non rispondergli e di andare in camera mia.
Corsi per le scale e arrivai in camera mia, mi misi accanto al letto seduta tenendomi le gambe al petto.

Una lacrima mi scese sul viso e in quel momento arrivò mio fratello in camera.

"Eva ti prego parlami, avevi detto che in questi 8 mesi eri guarita"

ecco questa ero l'unica bugia che ero riuscita a tenermi per me per 8 mesi ma che svanì nel raggio di un secondo

"Scusa..."

dalla mia bocca riuscì ad uscire solo quello niente di più, lui si inginocchiò accanto a me e mi coccolò tra le sue braccia

"Tu per me sei perfetta sei la mia magnifica sorellina, sei bellissima e hai un fisico meraviglioso, ti prego smettila di farti del male se no sai che mamma vuole che ritorni da lei così ti controlla..."

lo sapevo bene che se non guarivo mamma mi avrebbe riportato in puglia ma era più forte di me

"Ti prego non dirlo a mamma"

"Va bene, ma promettimi che mangerai, anche poco ma mi basta che mangi"

Dusan uscì dalla camera e io mi misi a dormire nonostante non avessi fatto niente tutto il giorno, ma ero devastata da quella brutta situazione che era appena successa.

Mi svegliai erano le cinque di mattina decisi di prendere il mio taccuino, strappare un foglio e mettermi a disegnare

di solito disegno figurini di moda ma in questi momenti ho bisogno di sfogare la rabbia contro me stessa e quello che mi passa per la testa

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di solito disegno figurini di moda ma in questi momenti ho bisogno di sfogare la rabbia contro me stessa e quello che mi passa per la testa.

Ero molto triste per quello che era successo la sera prima, dopo aver finito il disegno lo riposi dentro "la cartellina del momenti no".

Mi infilai un completino da corsa e le scarpe da ginnastica per uscire fuori a correre e schiarirmi le idee.

Che bello il cielo colorato di rosso e rosa, l'alba è sempre stato il mio momento preferito della giornata. A guardare quella meravigliosa mi spuntò un sorriso in faccia e decisi di ritornare a casa visto che si erano già fatte le sette e mezza e forse mio fratello si era svegliato per l'allenamento.

"Dove eri finita?"

mi chiese lui appena arrivai a casa

"Correvo volevo schiarirmi le idee"

"Bene oggi vieni con me ad allenamento così andiamo al bar e fai colazione"

"Dusan ti prego no"

ok forse può sembrare un controsenso perché al primo allenamento che sono andata a vedere dudu mi aveva preso la pizza che io ho mangiato perché tutti mi guardavano e non volevo dare nell'occhio ma che poi appena ne ho avuto occasione sono andata a vomitarla in bagno.
Lo so cosa starete pensando fidatevi di me mi faccio schifo da sola per quello che mi provoco.

"Bene allora ora ti faccio la colazione"

mi preparò i pankake proprio come quando eravamo piccoli e me li porse mentre ero seduta sull'isola della cucina.

"Non esco finché non mangi tutto"

fui costretta a mangiare dato che non volevo che facesse tardi ad allenamento per colpa mia, anche se ero consapevole che una volta arrivata alla contissa mi sarei rifugiata in bagno e così è stato.

Appena arrivati alla contissa lui si andò a preparare e io mi diressi verso il bagno dove ci stetti per ben 20 minuti e mio fratello se ne accorse di nuovo.

Dusan pov's:

"Ragazzi vedete mia sorella?"

chiesi io sapendo già dove poteva essere

"L'ho vista andare in bagno"

mi rispose gatti, in quel momento io e fede ci guardammo e corremmo da lei sapendo già quello che aveva fatto.

"Eva avevamo fatto un patto ieri sera..."

lei uscì in lacrime e io e fede non riuscimmo a fare altro che abbracciarla il più forte possibile

"aiutatemi..."

disse lei con un filo di voce mentre ancora singhiozzava

Eva pov's:

sono una stupida sto deludendo mio fratello

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