capitolo 10

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Erano passati diversi giorni da quando Kenan era rimasto a dormire da me e non lo vedevo da ormai tre giorni, non so perché ma in questo lasso di tempo l'ho pensato molto e mi faceva uno strano effetto.

"Chicca sei pronta?"

era mio fratello che aveva deciso di portarmi dalla dottoressa e poi di conseguenza all'allenamento suo.
La dottoressa che aveva scelto dus era molto gentile e carina non sapeva neanche che mio fratello fosse un calciatore e lo trattò come una persona normale cosa che a lui fece piacere.
Mi diede un quaderno in cui tutti i giorni dovevo scrivere una pagina sul come mi sentivo se arrabbiata frustrata felice triste ansiosa.
Mi diede anche un idea di dieta per aiutarmi a superare quella voce che è dentro di me.
Dusan mi portò alla contissa dove iniziarono gli allenamenti.

"Chicca allora la visita com'è andata?"

era fede che improvvisamente mi spuntò da dietro e nel mentre mi affiancò pure il turco

"Quale visita?"

"Dovevo vedere una dottoressa per farmi aiutare ed è andata bene mi ha dato un quadernino per sfogarmi, come se i miei disegni non bastassero"

"Dai chicca sei forte credo in te"

fede mi abbracciò e si incamminò verso il campo

"Benim yıldızım io ti sarò sempre vicino ricordatelo se ti va anche solo di uscire e parlare scrivimi"

era un amore e sempre premuroso con me.
I ragazzi avevano finito di allenarsi e stavamo andando tutti a casa di fede così i ragazzi potevano giocare alla play e io potevo starmene per i fatti miei nella camera di fede a guardare la tv dal maxi schermo

"Io mi rinchiudo nelle segrete se avete bisogno non cercatemi"

i ragazzi scoppiarono in una risata e subito si misero a giocare a fifa, anche se calciatori erano parecchio pessimi in quel videogioco ma si divertivano comunque.

Ero arrivata in camera di fede e scelsi un film da guardare che non stavo guardando tanto perché ero troppo presa ad addormentarmi in quel comodissimo materasso ad acqua che fede tanto amava.

"Prenses l'ora della nanna è finita"

una voce maschile mi rimbombava in testa cercavo di capire chi fosse, proprio mentre sgranavo gli occhi, misi a fuoco quei magnifici occhi cerulei;
era Kenan che con il suo sorriso smagliante mi guardava come se fossi la venere di Botticelli

"Ancora 5 minuti"

mugolai troppo assonnata per alzarmi da quel comodissimo letto

"È dalle 15 che dormi sono le 19:30"

a quella frase decise di buttarmi giù dal letto e a quel punto mi svegliai del tutto

"Dovevi proprio?"

"Si se no non tu saresti alzata"

"Hai ragione"

scendemmo le scale insieme e a mia sorpresa erano ancora tutti li a giocare a fifa.

"State ancora giocando?"

"Si"

risposero tutti in coro

"Kenan potresti riportare a casa Eva per piacere?"

"Va bene"

mio fratello in qualche modo riusciva sempre a scaricarmi ai suoi compagni di squadra ma con kenan mi trovavo bene quindi non mi dispiaceva

Salimmo in macchina e lui mise in moto

"Ken questa non è la strada per casa mia"

lo dissi più in tono di affermazione che di domanda

"Infatti ti sto portando a prendere un gelato perché non hai ne pranzato ne cenato devi mettere la qualcosa in corpo.

Arrivammo in gelateria

"Che gusti vuoi?"

"Stracciatella e lampone"

scese dalla macchina e ritornò con due coni gelato mi fece scendere e andammo nel parco in cui avevamo avuto la nostra prima conversazione.

"Sai il gelato era il mio cibo preferito prima di stare male ora non riesco neanche a guardarlo"

"Fallo per me"

ero stranita dalla sua affermazione ma non volevo vederlo stare male così decisi di mangiarlo lasciando però il cono che si mangiò lui al mio posto.

"Grazie"

"E per cosa?"

"Sei la prima persona che mi fa questo effetto e mi hai aiutato più tu in qualche giorno che gli altri in tutti questi anni; non è così facile tornare a mangiare e ti devo dire che se quella notte non ti fossi avvinghiato a me come una cozza sarei probabilmente andata in bagno, invece per la paura di muoverti e di svegliarti non ci sono andata e ho scacciato i brutti pensieri.

Prima di ora non avevo mai visto un sorriso così bello e smagliante ma quello di Kenan in questo momento pensavo fosse il sorriso più bello che io abbia mai visto.

"Ora ti riporto a casa che è tardi"

"Ok grazie"

Entrammo in macchina e Kenan sfrecciò verso casa mia.
Arrivammo in poco tempo dato che il parco era a pochi kilometri sa casa mia.

"Grazie Per la bella serata"

"Potremmo ripeterla se ti va"

annui con la testa e sorrisi, feci per aprire la portiera ma mi bloccai; mi girai e gli diedi un bacio sulla guancia che lo fece sorridere fino al mattino seguente.

"Buonanotte prenses"

"Notte egocentrico"

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