You built a giant castle
With walls so high I couldn't see
The way it all unraveled
And all the things you did to me
You lied, you lied, you lied
- Olivia Rodrigo (Logical - GUTS)
Dopo quella sera, io e Aaron avevamo continuato a incontrarci a scuola e, a volte, anche all'accademia.Era tranquillo, mi piaceva come persona. La sua compagnia non mi dispiaceva, ad essere sincera.
E gli ero anche molto grata per non averla piú fatto domande riguardo quella sera. E non si è fatto influenzare da quell'esperienza.
«Di nuovo, Diana. Non va bene cosí! Ti devi concentrare di piú sulle braccia, e punta quei piedi, per l'amor di Dio!»
«Va bene, grazie, Mary»
Quella donna era un'insegnante perfetta, e perdeva difficilmente la pazienza, ma quella mattina sembrava sì fosse alzata con la luna storta.
Io e Harper ripetemmo un'altra volta il passo a due. Ma proprio sulla presa, scivolai dalle sue mani e caddi a terra.
«Va bene, dai. Avete fatto abbastanza per ora, andate in pausa»
Mi catapultai nello spogliatoio, e bevvi la restante acqua che mi rimaneva.
«Diana?» mi richiamò Harper, sedendosi sulla panchina di fronte la mia.
«Mh?» risposi affondando i denti in una ciambella, stavo morendo di fame. Era mattina e non avevo nemmeno fatto colazione, il momento piú bello della giornata. Almeno per me.
«Ti ho fatto male?»
Lo fissai stranita, perchè avrebbe dovuto farmi male?«No, Harp, sei delicato, come sempre»
«Oh, okay»
Ad essere sincera, in quel momento non mi importava molto, quindi lasciai correre.
«Io vado a prendere un caffè, vieni con me?» gli chiesi di punto in bianco.
«Non ci rinunci mai, eh?»
Sono un amante del caffè, mi piace con qualsiasi cosa, o senza niente. Probabilmente ho piú caffè in corpo che sangue, anche perchè dire che dormo poco, è un eufemismo.
Alla fine lui accettò, quindi percorremmo il corridoio, e arrivammo alla relax room.
La mia stanza preferita, c'erano una serie di divanetti, tavolini e il bar.
Io mi sedetti su uno dei divanetti e lo aspettai.
«Che fai?» un profumo familiare mi invase le narici, facendomi sussultare per lo spavento.
«Secondo te?» insomma, ero seduta, a fissarmi le mani racchiuse in grembo.
«Mi pensi?»
«Sei l'emblema della simpatia, Aaron, davvero»
Nonostante questo però, un sorriso spontaneo mi nacque sulle labbra.
«E cosí ti sei iscritta al corso avanzato di matematica?»
Sussultai, come lo sapeva?Non che mi piacesse particolarmente la matematica, ma ultimamente a casa c'era non poca tensione, e volevo passarci meno tempo possibile.
Ma lui questo non deve saperlo, giusto?
«Si, mi sono iscritta. Come lo sai?» replicai evitando il contatto visivo.
«Non te ne sei accorta?»
Tornai con gli occhi su di lui. Potei notare uno scintillio diverso nei suoi occhi.
«Cosí ti piace la matematica, Diana»
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Blizzard
RomanceDiana è all'apparenza la ragazza che tutti vorrebbero al fianco. Studentessa modello, famiglia benestante, promettente carriera da ballerina. Ma non è tutto oro quello che luccica, giusto? Le sue giornate erano un susseguirsi di solitudine e contemp...