9.5 - Reality and Imagination

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Ciao stelle!
Ho deciso di pubblicare questo capitolo cosí com'è, infatti non sará un capitolo completo, ma non vi preoccupate, tornerò presto con il 10!
Vi avviso che è, appunto, molto corto, ma serve soltanto per scoprire qualcosina in piú su la nostra Diana.

Vi chiedo di prestare particolare attenzione a questo piccolo intermezzo, perchè vi sará d'aiuto.

Si concentra un po' sulla storia tra Lynn e Diana, in particolare i tre loro ricordi piú importanti.

Spero che con questo, riuscirò a chiarire un paio di cose, ma diamo tempo al tempo...
Detto questo, buona lettura,
See you soon💕






Realtà e immaginazione.






Era un mese che non mi muovevo da casa, tranne che per andare a danza.
Un mese da quando incontrai Alex a New York, un mese da quando feci quell'incubo.

Un'incubo che continuava a tormentarmi. Tutte le notti, mi addormentavo, e ogni volta facevo lo stesso sogno.

Era un mese che mi rifiutavo di avere contatti con qualunque persona, persino con i miei genitori.

Era un mese che le uniche cose che mi facevano compagnia erano i miei ansiolitici.

Era anche un mese che non andavo piú da Millie, la mia psicologa. Nonostante i miei genitori avessero provato piú e piú volte a trascinarmi lì con la forza, senza però ricevere nessun risultato.

Mi alzai dal letto, totalmente spoglio di coperte, per dirigermi in bagno a prendere la mia solita pillola. Mi accovacciai di fronte il lavandino e presi la chiave del mobiletto, nascosta sotto il tappeto.

Chissá se è ancora lí...

Tastai la superficie sotto il mobile fin quando non toccai un piccolo oggetto rettangolare, che tirai fuori. Anche se pieno di polvere, non esitai ad aprirlo. Era un piccolo taccuino nero, con all'interno ancora la mia matita che ormai era diventata piú piccola di un dito, e completamente mangiucchiata. La rigirai varie volte tra le mani, pensando a quando scrivevo nonostante mi tremassero.

Sfogliai le pagine, fin quando non ne trovai una che catturò particolarmente la mia attenzione.

17 Luglio 2022

Ho paura, davvero tanta. Mi trema ogni singola parte del corpo. È quella sensazione che ti chiude lo stomaco e che ti fa sentire un peso gravare sul cuore.
Questa notte ho tentato di farla finita, finalmente ero riuscita a racimolare ogni briciola di coraggio che mi era rimasta e stavo per farlo. Avevo organizzato ogni minimo particolare.

No, non ci riuscivo. I ricordi sono ancora troppo vividi nella mia testa e la ferita troppo fresca. Appoggiai la schiena al muro dietro di me, stringendomi le gambe al petto.

«Devi essere tu a controllare le tue emozioni e non viceversa, piccoletta»

Allungai il braccio per afferrare la mia bottiglietta d'acqua, mi buttai la pastiglia in bocca e presi un lungo sorso.

Rovesciai la testa all'indietro e lasciai ai ricordi di riprendere il loro flusso.












6 Marzo 2022

«Non ho niente da perdere, in ogni caso» guardai negli occhi lo sconosciuto di fronte a me, che abbozzò un sorriso e alla fine si decise ad allungarmi ciò che lui considerava "la mia rovina".

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