CAPITOLO 2: IL PRIMO GIORNO

3 1 0
                                    

A Burnville ogni attività si fermava per il mese di agosto... perciò, nel mese precedente c'era una sorta di corsa al mercato per fare la scorta necessaria per il successivo.

Il primo giorno di scuola coincideva con il primo giorno di lavoro dopo le vacanze estive, ed era sempre una grande festa in paese a cui partecipavano tutti, perché quel giorno, il primo settembre, era il giorno in cui finirono i lavori di ricostruzione di Roseville e quello in cui venne fondata Burnville.

La festa iniziava per tradizione con la sfilata delle cento persone più importanti della città. Ad aprire i festeggiamenti come capofila toccava sempre alla persona con il grado più alto in città: il sindaco, carica che dal milleottocentoventuno spettava di diritto alla famiglia Wale, perché furono loro a finanziare la ricostruzione della villa.

Roger Wale, diventato sindaco a trent' anni dopo che suo padre Ernesto andò in pensione forzata, salutava tutti con le sue mani coperte da guanti di seta bianchi dal finestrino della sua auto. Il motivo per cui li indossava non era chiaro a nessuno. Secondo i miei amici, li metteva per nascondere le bruciature che aveva nelle mani.

Cosa facesse esattamente per provocarsele non fu mai chiaro a nessuno, ma le notizie a Burnville volavano come uccellini da persona a persona, cambiando i fatti a seconda di ciò che ognuna di loro volesse capire. C'era chi pensava al sindaco come un masochista che si procurava le bruciature per punirsi dopo aver commesso qualche errore, chi diceva che in realtà se le faceva la notte con le sue amanti segrete, che tanto segrete non erano visto che tutti sapevamo della loro esistenza.

A seguirlo in fila indiana c'erano dieci poliziotti, il massimo che la centrale di polizia potesse permettersi per proteggere le strade della nostra città tutti i giorni, capitanati dallo sceriffo Philip Johnson. Poi la banda del paese composta da una ventina di persone tutte prossime alla pensione e le ragazze della scuola superiore che facevano parte del gruppo di Cheerleader più amato del paese. Era facile esserlo, visto che la concorrenza era formata da una sola persona: Karina Shelder, cacciata dal gruppo qualche anno prima perché se la faceva con il direttore scolastico. Lui fu licenziato e lei venne sospesa, cosa che le costò cara perché fu talmente lunga che perse l'anno.

Devo ammettere che l'originalità a Burnville non era cosa comune. Lo dicevo anche a tutti i pochi turisti con cui entravo in contatto quando, nel mio tempo libero, facevo la guida turistica. Gli elencavo i nomi delle attività commerciali o dei gruppi studenteschi come quello delle Cheerleader che si chiamava, appunto "Cheerleader". Lo ritenevano interessante.

Dietro al gruppo delle ragazze con il vestito sempre troppo corto per i gusti delle persone più anziane, si univano alla sfilata le altre persone più importanti del paese. Ne facevano parte le famiglie i cui antenati avevano ricostruito la villa e quelle che partecipavano alle attività della parrocchia. Il prete, Padre Fabiano, chiudeva sempre la fila, benedicendo tutti i presenti con l'acqua santa, che molte volte confondeva con il vino, vista l'età e i problemi di vista da retina rovinata a causa di un incidente. Lui affermava di essersi fatto male quando, dipingendo la soffitta della cappella dove diceva messa, gli era caduta una goccia di colore dentro l'occhio. Non tutti gli credevano, ma gli erano vicini perché era un uomo che ispirava bontà.

La mia famiglia era credente e aveva pure partecipato alla storia del paese; quindi, ogni anno mi ritrovavo a dover camminare ad un passo lento come quello di una tartaruga dietro ad una serie di persone che non mi stavano tanto simpatiche. Il tutto mentre si doveva far finta di sorridere per un totale di tre ore, dalle otto del mattino alle undici. La festa poi si spostava a Green Park, dove da giorni prima si preparavano le tavole e le panchine per tutti gli abitanti che si riunivano per pranzare insieme. Ogni anno veniva preparato lo stesso cibo. Un antipasto di torte salate al porro e zucchine, un primo di risotto con salsiccia e peperoni e come dolce le torte preparate dalle signore del comitato Gedistuse, denominativo di

BurnvilleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora