7.

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《E ha ...un nome quest'uomo?》
Maki era rimasta sconcertata, gli occhi erano leggermente sgranati mentre Panda si era zittito sul colpo.
Nessuno dei due aveva più parlato.
Dopo un profondo respiro, Yuta decise di spezzare il silenzio.

Se era vero ciò che Panda gli aveva detto allora quel tizio della sera scorsa era davvero una volpe a nove code.
I suoi sentimenti erano contrastanti, da un lato poteva rimanere fregato, dall'altro non conosceva questo Toge.

《Sí,  si chiama Toge. Non mi ha detto nient'altro.》
A quel punto, i tee si guardarono e silenziosamente, poco dopo, si alzarono dal tavolo.
Decisero di comune accordo di sciogliere la seduta e poi ognuno tornò a casa propria.

《Dove li hai trovati quei tizi ?》
Sentendo la sua voce, Yuta sussultó.
Era appena entrato in camera, si era tolto le scarpe dando le spalle all'armadio, da dove aveva sentito la sua voce.

《Da dove sei sputato tu ?》
Yuta si gettò sul letto, mettendosi seduto sul bordo di esso e guardando Toge di fronte a lui.

Il biondo stava muovendo lentamente la coda, insieme a questa anche le altre otto, gli occhi -così grandi ed espressivi- gli facevano capire ogni stato d'animo che provasse. Ma in quel momento anche Yuta ne era confuso.

《Che fai mi spii ? Non sei la mia fidanzata gelosa.》
Proseguì con il dire il moro, sospirando frustrato.
《E poi ti avevo detto di sparire dalla mia vista.》

《Non posso.》
A quel punto, si sedette sul pavimento, sbattendo le lunghe ciglia bionde e appoggiando le mani sulle ginocchia.
《A quanto pare sono legato a te. E se non spezzi la maledizione, io non potrò mai andare ed essere libero.》
Spiegò tranquillamente e poi alzò le spalle.

《Devo per forza farlo ?》
Sospirò il ragazzo.
Voleva solo che fosse tutto un sogno, che quella legenda non fosse reale. Ma a quanto pareva non era così.
《Chi è stato a legarti a me ? Andrò a parlare io con il diretto interessato. 》

《Sei stato tu Yuta.》
Gli rispose prontamente Toge, ancora seduto.

《Io ?》
Il corvino alzò un sopracciglio.
Com'era possibile?
Lui non stava rincorrendo nessun amore, non voleva amare nessuno perché l'unica donna che avesse mai amato nella sua vita -sua madre- era andata via.

Toge a quel punto annuì.
《Sí,  tu. Dal momento in cui hai preso la medaglietta sul pavimento.
E lei ti ha scelto perché, anche se lo neghi, sa che hai un bisogno disperato d'amore.》

Kumiho (JJK)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora