Capitolo 11: Il Piano di Battaglia

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Guerra parlò per primo. "Tu sei la ragazza della profezia. Io sono Guerra. Questi sono Morte, Furia e Conflitto. Siamo qui per ristabilire l'Equilibrio."

Sara fece un respiro profondo, cercando di contenere l'ansia. "Io sono Sara. Ho scoperto che sono la chiave per aiutare a ristabilire l'Equilibrio tra i regni. Ho trovato questo medaglione, e mi ha guidato fino a voi."

Furia annuì, "Abbiamo scoperto che Uriel e Abaddon complottano per sconvolgere l'Equilibrio. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per fermarli."

Sara iniziò a raccontare tutto ciò che aveva scoperto. "Il medaglione mi ha condotto attraverso vari luoghi, e alla fine ho trovato una mappa antica che parla di quattro Eletti, creature potenti che custodiscono i cuori necessari per liberare il potere di Samael. Lucifero ha sigillato il potere di Samael in questi cuori secoli fa. Senza Samael, non possiamo sperare di sconfiggere nessuno."

Guerra ascoltava attentamente. "Abbiamo sentito parlare degli Eletti. Tiamat, la regina pipistrello; L'Affranta, un insettoide gigante che vive negli acquitrini; lo Stygian, un enorme verme delle sabbie; e Silitha, un ragno mantide che vive in un covo di ragnatele."

Morte aggiunse, "Dobbiamo affrontare queste creature e recuperare i loro cuori. È l'unico modo per liberare il potere di Samael."

Dopo una lunga discussione, i Cavalieri decisero di dividersi per affrontare gli Eletti. Ognuno avrebbe combattuto una creatura diversa, sfruttando le proprie abilità uniche per sconfiggerla.

Guerra si offrì di affrontare Tiamat. "La sua tana è nelle alte cime, tra le rocce. La mia forza e la mia spada saranno utili contro di lei."

Furia, con la sua versatilità, decise di affrontare L'Affranta. "Gli acquitrini sono il suo dominio, ma con i miei poteri elementali posso adattarmi al terreno e colpirla dove meno se lo aspetta."

Morte, con il suo tono gelido, si propose di affrontare Silitha. "Il covo di ragnatele non sarà un problema per Mietitore. Troverò il bersaglio tra le sue trame."

A Conflitto toccò lo Stygian, il verme delle sabbie. "Il deserto è un luogo di morte e desolazione. I vermi non mi piacciono, ma qualcuno deve fare il lavoro sporco. La mia pistola Misericordia troverà facilmente il suo cuore da una distanza sicura."

Sara, invece, aveva un compito diverso. "Il medaglione mi ha indicato che devo recarmi da Samael. Se riuscirò a convincerlo a collaborare, avremo un alleato potente."

Guerra annuì. "Sarà pericoloso, ma sappiamo che sei determinata. Trova Samael e fagli capire che abbiamo bisogno del suo aiuto."

I Cavalieri e Sara si prepararono per le loro rispettive missioni.

Guerra si avviò verso le montagne, Furia si diresse verso gli acquitrini, Conflitto partì per il deserto con il suo cavallo bianco e Morte si incamminò verso il covo di Silitha.

Sara, invece, con il medaglione stretto tra le mani, si incamminò verso il regno di Samael. Il viaggio sarebbe stato lungo e pericoloso, ma sapeva che era l'unico modo per salvare i tre regni e ristabilire l'Equilibrio.

Mentre i Cavalieri si avvicinavano alle loro destinazioni, Sara sentiva una crescente determinazione dentro di sé. Ogni passo la avvicinava a Samael, e sapeva che il loro incontro avrebbe determinato il successo o il fallimento della loro missione.

Alla fine della giornata, i Cavalieri e Sara si erano separati, ognuno immerso nelle proprie riflessioni e preparativi. Sapevano che le prossime battaglie sarebbero state decisive. Il destino dei tre regni era nelle loro mani, e non avrebbero fallito.

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