Capitolo 13: Guerra contro Tiamat

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Guerra avanzava attraverso le nebbie dense delle alte cime, dove l'aria era rarefatta e l'oscurità regnava sovrana. Ogni passo era un'eco di determinazione e potenza, il suo mantello rosso svolazzava alle sue spalle, mentre Rovina, il suo destriero di fuoco, illuminava il cammino con fiamme ardenti. Le montagne erano avvolte da un silenzio inquietante, rotto solo dal rumore degli zoccoli fiammeggianti di Rovina che colpivano il terreno roccioso.

Finalmente, Guerra raggiunse l'antro di Tiamat, una grotta oscura e minacciosa. L'ingresso era ornato da teschi e ossa, e un odore putrido di morte aleggiava nell'aria. Guerra scese da Rovina, stringendo Divoracaos con determinazione. Avanzò, i suoi occhi bianchi erano fissi sulle tenebre che si aprivano davanti a lui.

All'interno della grotta, l'oscurità era totale, spezzata solo dal bagliore del fuoco di Rovina che rimaneva all'ingresso. Guerra avanzava, ogni passo era un'eco rimbombante nell'oscurità. All'improvviso, due occhi rossi come sangue si accesero nell'ombra, seguiti da un ruggito assordante che fece tremare le pareti della grotta.

Tiamat, la regina pipistrello, emerse dall'oscurità con un batter d'ali potente. Le sue ali immense oscuravano il soffitto della grotta, e le sue zanne scintillavano alla luce del fuoco. Guerra non vacillò. Con un grido di battaglia, si lanciò contro di lei, brandendo Divoracaos con forza sovrumana.

La battaglia fu feroce e brutale. Tiamat si lanciava su Guerra con velocità e aggressività, cercando di afferrarlo con i suoi artigli. Guerra schivava con agilità, contrattaccando con colpi devastanti della sua spada. Le scintille volavano ogni volta che Divoracaos colpiva le scaglie dure della creatura.

Tiamat rispondeva con una raffica di attacchi con le sue ali, creando un vento potente che quasi sbilanciava Guerra. Ma il cavaliere non si lasciava intimidire. Con una mossa rapida, riuscì a colpire Tiamat a un'ala, facendola urlare di dolore e cadere a terra. La creatura si rialzò con difficoltà con lo sguardo pieno di odio e furia.

"Non cederò a te, mortale!" ringhiò Tiamat, lanciandosi nuovamente su Guerra.

Guerra rispose con un urlo di battaglia, saltando in aria e brandendo Divoracaos con entrambe le mani. Con un colpo devastante, riuscì a colpire Tiamat al petto, facendo schizzare sangue oscuro ovunque. La creatura emise un urlo straziante, cadendo a terra in un cumulo di piume e scaglie.

Senza perdere un attimo, Guerra si avvicinò al corpo ferito di Tiamat. Con un colpo finale, affondò Divoracaos nel petto della creatura, estraendo il cuore pulsante. Il cuore di Tiamat brillava di una luce oscura, emanando un'energia maligna.

Con il cuore di Tiamat in mano, Guerra si voltò e uscì dalla grotta. Rovina lo attendeva all'ingresso, le sue fiamme erano ancora più ardenti. Guerra montò in sella e si allontanò dalle cime, portando con sé il primo dei quattro cuori necessari per ristabilire il potere di Samael.

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