☾︎𝖙𝖜𝖊𝖓𝖙𝖞 𝖊𝖎𝖌𝖍𝖙☽︎

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28 |𝗟𝗢𝗦 𝗔𝗡𝗚𝗘𝗟𝗘𝗦 |

Nuova città, nuova vita, nuovo inizio. Era questo che Miranda si ripeteva da quando era scesa dall'aereo, con Olivia addormentata sulla sua spalla e la valigia nell'altra mano.

La rossa era rimasta alcune settimane a casa di una sua amica. Sin da subito si mise a cercare un appartamento non troppo costoso e non al centro di LA.

Adesso Miranda stava smanettando con il suo iphone, ferma alla cassa del bar in cui lavorava in attesa di qualche cliente.
Quando la bruna sentii la campanellina appesa sulla porta del bar suonare guardò come al suo solito chi fosse entrato. Quando quella mattina, Miranda, rivide quelle due persone entrare nel bar rimase sbigottita, ma facendo finta di niente andò a servirli

<<cosa posso portarvi?>>
Chiese la mora sorridendo cordialmente

<<un cappuccino con non troppa schiuma>>
Rispose il primo
<<un caffè lungo non troppo zuccherato>>
Lo seguì il secondo
<<arrivano subito>>
Disse la mora tornando a respirare

<<quella era Miranda?>>
Chiese Bill al gemello una volta che la mora se ne fu andata
<<si era lei>>
Rispose Tom, rivolgendo la sua attenzione alle macchine che passavano fuori dal bar

<<le vostre ordinazioni>>
Sorrise la bruna appoggiando il caffè e il cappuccino sul tavolino

《Si può sapere che diavolo ci fai tu
Qui?》
《Sono venuto con la band perché
Dobbiamo registrare un nuovo
Album, te lo avevo anche detto》
《Scusami, hai ragione. Rivedere Bill
Dopo tutto questo tempo mi ha
Mandata in confusione》

Miranda, per quel giorno aveva finito il suo turno, e adesso stava chiudendo il bar. Fin quando un messaggio non la distrasse da quello che stava facendo

《Questa sera io e gli altri andiamo in
Un locale, sei dei nostri?》
《Si, perché no! Mi farà bene uscire
Con dei vecchi amici》
《Mandami l'indirizzo di casa tua,
Passo a prenderti io》

<<mamma, posso andare a casa di Jennifer questa sera? Ha inviato tutte le ragazze della classe a casa sua per fare un pigiama party>>

<<si certo, ti aiuto a prepare la roba se vuoi>>
Propose Miranda
<<no, grazie, riesco da sola>>
Esclamò felice Olivia, saltellando verso la sua camera

Miranda aveva appena indossato un vestitino color ciano con la schiena scoperta che la sua amica Max l'aveva obbligato a comprare, sotto aveva abbinato un paio di stivali bianchi che arrivavano poco sopra il ginocchio, e il trucco era abbastanza leggero e richiamava il colore degli stivali.

La mora stava dando gli ultimi ritocchi al suo make-up, finquando il clacson di un auto la fece sobbalzare. Allora di tutta fretta prese il giubbotto in pelle nera e la piccola borsetta bianca, e uscì di casa infilandosi di corsa nella macchina dato il freddo

<<ciao Bill, come mai sei venuto tu? Non doveva venire tuo fratello>>
Chiese confusa la mora
<<sono venuto io bambolina, non ti piaccio più?>>
Ammiccò Bill
<<parti, prima che mi penta di aver accettato. E ricordami di strozzare tuo fratello>>
Sbuffò lei

<<come sta Olivia?>>
Domandò il biondo, spezzando il silenzio e la tensione che si erano creati nell'auto
<<sta bene, sta sera è andata a casa di una sua amica per un pigiama party>>
Rispose lei, appoggiando la testa sulla sua mano

<<finalmente siete arrivati piccioncini>>
Esclamò Tom andando incontro ai due
<<stai zitto Tom, o giuro che ti ammazzo>>
Rispose Miranda
<<sei nervosa erdbeere, mio fratello ti ha fatto qualcosa?>>
<<sei tu che mi hai fatto qualcosa. Razza di idiota come ti è venuto in mente di mandare tuo fratello a casa mia>>
Esclamò nervosa la bruna
<<calma erdbeere, pensavo che la scintilla che c'era fra di voi anni fa si sarebbe riaccesa, e mi sa che ha funzionato>>
Rispose il moro
<<che intendi dire con "mi sa che ha funzionato?>>
Chiese confusa Miranda
<<mio fratello ti sta letteralmente divorando con gli occhi>>
Rispose lui
<<che vada a farsi fottere il tuo adorato fratellino>>
Rispose stizzita
<<warum gehst du nicht Kirsche?>>
Le sussurrò lui in orecchio, facendola trasalire leggermente
(Perché non lo fai tu kirsche)
<<preferisco farmi monaca piuttosto>>
<<vedremo se fra un pò la penserai ancora così>>

Miranda era seduta al bancone, a finire il suo vodka lemon. Con la coda dell'occhio vide che un ragazzo, più o meno della sua stessa età si sedette nello sgabello affianco al suo e cominciò a guardarla

<<piacere, mi chiamo Marcus>>
Si presentò il ragazzo
<<bene Marcus, sparisci, ha già un fidanzato>>
Disse una voce alle sue spalle
<<e saresti tu?>>
Lo derise il corvino
<<si, stronzo, sono io>>
Si alterò Bill. Dopodiché prese Miranda per un braccio e la tirò via

<<si può sapere che cazzo ti prende?>>
Urlò la bruna
<<prima mi lasci senza una ragione distruggendo completamente la mia salute mentale, e poi dopo anni torni a fare il gel->>
Le sue parole vennero interrotte dalle labbra del biondo che si posarono sulle sue. Miranda non sapendo dove poggiare le mani le mise sul viso del biondo, intensificando così il bacio

<<andiamo nella mia auto>>
Disse lui con il fiato corto staccandosi dal bacio.
Miranda, ancora intontita dal bacio che si erano scambiati qualche secondo prima, annuii senza rendersene conto, e fu trascinata da Bill nell'auto di quest'ultimo

Quando i due entrarono nell'auto ripresero immediatamente a baciarsi e salirono sui sedili posteriori.
Miranda era a cavalcioni sul Bill, mentre sentiva l'erezione di quest'ultimo stringeva sempre di più i suoi pantaloni. Il biondo si staccò dalle labbra della ragazza e iniziò a baciarle il collo, facendola gemere di piacere, poi lentamente fece scendere la spallina sinistra del vestito, e subito dopo anche la destra. In un nano secondo Miranda rimase soltanto con l'intimo addosso, e quando Bill la vide, dopo così tanto tempo il cavallo dei suoi pantaloni non potè che stringersi ancora di più
<<tu sei ancora troppo vestito Billy, che ne dici di rimediare?>>
Disse lei in tono malizioso, portando entrambe le mani sui bottoni della camicia che lui indossava sfilandogliela subito dopo.
<<sei fradicia kirsche, ti faccio ancora questo effetto?>>
Le sussurrò lui, dopo che ebbe toccato le sue mutandine

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non so bene che dire ma, ho deciso di continuare qui il sequel di kirsche. quindi am hende wir non esisterà più

𝐊𝐈𝐑𝐒𝐂𝐇𝐄 ✩  ᵇⁱˡˡ ᵏᵃᵘˡⁱᵗᶻDove le storie prendono vita. Scoprilo ora