☾︎𝖙𝖜𝖊𝖓𝖙𝖞 𝖙𝖗𝖍𝖊𝖊☽︎

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23 |𝗝𝗨𝗦𝗧 𝗠𝗘𝗠𝗢𝗥𝗜𝗘𝗦|

<<kirsche io vado a casa di Gustav, dobbiamo prendere una decisione per il tour>>
Le disse Bill dall'androne della scale
<<va bene. Io vado a fare la spesa dato che è tutto praticamente vuoto>>
Rispose Miranda affacciandosi dalla ringhiera

Il telefono di Miranda squillò per l'ennesima volta in quella giornata. La ragazza sapeva perfettamente chi ci fosse dietro a quelle telefonate, e sapeva anche se avesse risposto sarebbero ricominciati i guai

Miranda non aveva molti bei ricordi di suo padre, se non quando una volta la portò allo stadio a vedere una partita di calcio. Ma anche quello diventò presto un brutto ricordo. Dato che Joseph l'aveva lasciata lì di proposito.

Miranda aveva sempre sognato un padre come quello che si vedeva nei cartoni animati, e quando da piccola vedeva qualche bambina spinta sull'altalena dal padre si fermava ad osservarli, con il desiderio di avere un giorno un padre come quello che avevano le sue amichette di scuola

<<mio padre ieri è venuto al mio saggio di danza>>
Disse una bambina dai riccioli biondi
<<il mio ieri mi ha portata a prendere un gelato>>
Disse un'altra dai capelli corvini
<<il mio invece mi ha portato il gioco che ho sempre voluto>>
Aggiunse un'altra ancora
<<e il tuo Miranda?>>
Chiese la biondina di prima
<<oh il mio, il mio mi ha regalato la casa delle bambole che gli avevo chiesto>>
Mentii lei.
Non poteva di certo raccontare alle sue amichette che suo padre l'aveva picchiata un'altra volta solo perché aveva di nuovo finito la birra.

Quando Miranda andò alle superiori non aveva nessun amico, e alle medie era quella che veniva presa in giro per la minima cosa.
Sperava che almeno alle superiori le cose cambiassero.
E così fù; diventò amica di Gabrielle e Noah, conosciute grazie ai loro genitori che erano delle persone abbastanza importanti a Berlino, e nessuno osava più prenderla in giro. Nemmeno i compagni che avevano scelto di frequentare la sua stessa scuola

Quando le due ragazze videro per la prima volta Miranda con un livido su un occhio si preouccarono molto, ma la ragazza le aveva rassicurate dicendo che era soltanto caduta dalle scale.

La ragazza stava sparecchiando la tavola dopo il pranzo, fin quando un piatto non le cadde dalle mani rompendosi. Cosa che fece infuriare molto suo padre
<<Miranda, fa più attenzione cazzo! Li ho pagati un occhio della testa quei piatti del cazzo>>
Le urlò furente l'uomo
<<scusami papà, non l'ho fatto apposta>>
Si giustificò lei
<<non me ne frega un cazzo se non l'hai fatto apposta Miranda. Sei una buona a nulla>>
Urlò di nuovo Joseph

Miranda stava cercando di uscire di casa di nascosto da suo padre. Cercò di aprire la porta di ingresso nel modo più silenzioso possibile e ci sarebbe perfettamente riuscita, se solo la porta non avesse emesso uno stridulo cigolio che svegliò il padre che dormiva sulla poltrona di fronte alla televisione
<<dove vai di nascosto?>>
Le chiese l'uomo facendola sussultare
<<da nessuna parte>>
Rispose lei chiudendo la porta alle sue spalle
<<vieni qui>>
Le disse l'uomo facendola un gesto con la mano.
Quando Miranda si fù avvicinata Joseph le porse la mano, che Miranda impaurita afferrò
<<mi hanno riferito che tu e le tue amiche gironzolate con dei ragazzi, e ti hanno vista baciare uno di loro>>
Le disse il padre, facendole gelare il sangue nelle vene
<<no papà, posso assicurarti che non è così. Ti giuro che non è vero!>>
Cercò di giustificarsi lei, lasciando la mano dell'uomo
<<oh bambina mia, perché mi menti>>
Sussurrò lui alzandosi dalla vecchia poltrona mal messa
<<non ti sto mentendo papà, te lo giuro>>
Disse lei sul punto di piangere.
Joseph la abracciò, e poi annusò i suoi capelli
<<mi ricordi tanto tua madre Miranda>>
Le disse Joseph
<<avete lo stesso profumo e gli stessi lineamenti del viso>>
Continuò

<<kirsche che succede? È da tre quarti d'ora che fissi il vuoto>>
Le disse Bill riportandola alla realtà
<<no, nulla, solo ricordi>>
Rispose lei in modo vago
<<sparecchio la tavola, mi dai una mano?>>
Gli chiese Miranda deviando il discorso
<<si, volentieri>>
Rispose il corvino alzandosi dal divano

Mentre i due ragazzi sparecchiavano la tavola, a Miranda scivolò un bicchiere di vetro dalle mani che si ruppe in tanti pezzi
<<scusa Bill, mi dispiace, non l'ho fatto di proposito>>
Disse la ragazza mentre si chinava per raccogliere i cocci di vetro
<<Miranda, non fa nulla! È solo un bicchiere>>
La rassicurò Bill
<<che io ho rotto>>
Rispose lei senza alzare lo sguardo
<<lascia stare kirsche, potresti tagliarti>>
Le disse il ragazzo
<<non succederà>>
Disse lei, seguito successivamente da un "ai"
<<visto? ti sei tagliata!>>
Esclamò Bill
<<vieni con me, andiamo a metterci un cerotto>>
Continuò lui afferandola per una braccio e facendola alzare
<<non è niente Bill, non preoccuparti>>
Cercò di rassicurarlo lei
<<mettiamo lo stesso un cerotto>>
Disse Bill continuando a camminare verso il bagno
<<sei proprio testardo e>>
Rise lei

<<kirsche sta sera usciamo fuori a cena>>
La informò Bill
<<per che ora andiamo?>>
Chiese Miranda
<<per le otto, forse otto e mezza>>
Disse il corvino
<<vado a prepararmi allora>>
Rispose lei alzandosi dal divano
<<ma è ancora presto>>
Le disse lui
<<fidati, prima inizio e prima finisco>>
Esclamò Miranda salendo al piano di sopra

Miranda aveva deciso di indossare un vestito nero con le maniche lunghe e trasparenti e ricoperte da alcuni pois, con abbinati degli stivali bianchi a gamba alta. Il trucco era dello stesso colore del vestito e i capelli aveva deciso di piastrarli e lasciarli sciolti che ricadevano sulle spalle

<<kirsche se sei pron->>
Disse Bill entrando in camera loro e interompendosi non appena vide Miranda
<<-ta possiamo andare>>
Continuò a bocca aperta il corvino
<<che c'è? Ho esagerato forse?>>
Disse insicura Miranda
<<no! No, no, no. Assolutamente sei stupenda>>
Le disse Bill con un enorme sorriso in viso
<<grazie Billy>>
Gli rispose lei ricambiando il sorriso
<<possiamo andare?>>
Chiese lui
<<un attimo! Controllo di aver preso tutto>>
Disse Miranda controllando nella piccola borsetta bianca
<<okay ho preso tutto. Possiamo andare>>
Gli comunicò lei alzando la testa

Bill, invece, indossava: Una camicia a quadretti rossa con abbinati dei pantaloni scuri, degli stivaletti bianchi lunghi fino alle cavigle, una giacca verde militare e dei guanti in pelle gialli e neri

𝐊𝐈𝐑𝐒𝐂𝐇𝐄 ✩  ᵇⁱˡˡ ᵏᵃᵘˡⁱᵗᶻDove le storie prendono vita. Scoprilo ora