Mi ero completamente dimenticata che stasera ci sarebbe stata la cena aziendale quindi diciamo che non ero proprio in tiro ma non mi interessava andavo lì solo per non far sembrare che non me ne fregava nulla dell'azienda e di avere un buon rapporto con i miei colleghi ma era meglio se a saperlo ero solo io.Quindi ci andai.Entrai nella stanza piena di tavoli con una tovaglia beige in pizzo con sopra qualche stuzzichino e qualche drink.Poi mi soffermai a guardare l'espressione dei miei colleghi.Era così falsa.Era talmente falsa che temevo che da un momento all'altro a qualcuno cadesse la faccia rivelandosi una maschera.Finché non mi ritrovai di nuovo a guardare un paio di occhi familiari ma non in questo contesto eppure dopo solo qualche secondo lo riconobbi.Era il barista.Ma la cosa sorprendente non era tanto il perché fosse qui con quella camicia in lino , i pantaloni in cotone neri eleganti e il mocassino.La cosa sorprendente era che aveva un braccio attorno alla vita di Ana.La sensazione partiva da un senso di sorpresa a un senso di disgusto.Cioé voglio dire cosa ci fa un uomo talmente bello da sembrare una statua greca con una donna non alta più di un metro e cinquantaquattro con gli occhiali a cerchio che quella sera indossava una camicetta con i fiori e un paio di jeans skinny che le facevano sembrare il culo un ammasso di sassi sformato e i capelli biondi raccolti in uno chignon disordinato.Cioé io la decenza di spazzolarmi i capelli prima di venire c'è l'ho avuta eppure non me ne fregava niente di loro .Mi infilai un bicchiere di champagne tra le dita e mentre mi avvicinavo ad Ana per darle un cordiale saluto nella mia testa pensai "Questa sera farò faville" e così fu.
"Anaaaa carissima!" -Dissi abbracciandola stampandole sulle guance due baci e costringendo occhioni a staccarsi da lei.Ancora quando ero infondo alla stanza riuscì a percepire il suo sguardo mascolino che mi mandava a fuoco la pelle ma ora che li ero vicino e potevo sentire il suo profumo scavarmi nelle narici sentivo proprio tutto andare a fuoco."Che bello vederti e poi posso dire che questa camicetta è stupenda!Dai come stai?"
"Ciao Iris, bene grazie" mi disse con un velo di sarcasmo misto fastidio poi aggiunse
"Non pensavo saresti venuta,sai?Come mai sei qui? Cioè non sei tipo che ama stare con i colleghi"Ero sicura che se l'avessi guardata un altro po' l'avrei incenerita con lo sguardo, era un colpo basso visto che Oscar non era troppo lontano da noi
"Hahahahaha come mi conosci,anzi no,non direi tanto visto che io amo conoscere le persone in più contesti"-dissi inclinando la testa sorridendo solo con le labbra serrate
"Però tranquilla che avremmo modo di conoscerci di più"
Mi sorrise cercando di voltarsi verso Giulia che stava per arrivare a salvarla dalla patetica conversazione che stavo per far iniziare.Ma io avevo appena iniziato."Dai ma approposito del non conoscersi, hahaha non sapevo che eri fidanzata!,Da quanto va avanti questa cosa?"-Dissi disegnando dei cerchi con l'indice
"Questa "cosa" che dalla mia parte del mondo si chiama relazione va avanti da un anno e tre mesi"-Disse aggrappandosi al suo braccio e rivolgendo uno sguardo dolce a colui che di lì a poco avrei scoperto chiamarsi Noah.Vedo che aveva notato la sottile ma affilata frecciatina
"Aaaaa ma dai!Non lo avrei mai detto sembra da molto meno."
"Da cosa scusami?"-Disse facendo un sorriso esilarante
"Bè perché cioè..."-Li guardai entrambi per confonderli un po'
"Non hai importanza su,sta per arrivare Giulia guarda!."
Salutai Giulia che era una delle ragazze più sincere che potevi trovare dentro questa gabbia di matti.
"Ma prima di congedarmi volevo almeno sapere il tuo nome" dissi guardando quegli occhi color smeraldo per bene.
"Noah" -emette da quelle labbra strette con una voce roca e sensuale.Non aveva parlato molto quella sera a giudicare dal suo tono"Ti trovo particolarmente interessata a me stasera ?"
"Non mi avrai trovato inopportuna??"-Dissi mettendomi una mano sul petto sfoggiando un paio di occhi dolci che facevano esprimere quanto la stessi prendendo in giro.
Cadde il silenzio per qualche secondo spezzato da un "No" -soffiato via da quelle labbra imbrattate da un rossetto aranciato.
Così mi voltai verso Noah e gli tesi la mano guardandolo con sguardo audace.Lui la guardò ma non sembrava intento a stingerla fino a che non notò la mia insistenza "Piacere Iris" mi guardò come se avesse appena stretto un patto con il diavolo ma visto ciò che accade dopo oserei pensare che forse era proprio così.Quella stretta di mano durò più del dovuto visto lo sguardo fulminante di Ana verso le nostre mani ma andava bene così.Feci per salutare e osai un passo indietro finché non mi ritrovai a sbattere contro un busto imponente e rigido mi girai e fui sorpresa di vedere chi era...
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ASPETTO DOMANI
RomanceA volte l'unica cosa di cui abbiamo bisogno è un altra occasione, un' altra partita,un altro sguardo,un' altra vita da giocarci o forse semplicemente smetterla di provarci. Ogni giorno è un' altra chance,quindi io aspetto domani.