Capitolo 5 Noah

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Tutti mi sarei aspettato di vedere stasera tranne lei.Era appena arrivata la ragazza del bar.Non sapevo nemmeno come si chiamasse ma quegli occhi marroni da cerbiatta difficilmente non li noti. Si sistemò  i capelli buttandosi la testa all indietro e passandosi una mano tra quest'ultimi.Era proprio bella cavolo.Mi vennero in mente almeno 763 mila domande sul suo conto ma dovevo fermarmi prima di arrivare a un pensiero che sicuro ad Ana non avrebbe fatto piacere e poi stasera ero lì con una splendida ragazza.La ragazza che amo.Una ragazza che amo per la sua semplicità e la sua correttezza.Ci siamo conosciuti per caso mentre aspettavo di avere il mio cappuccino nel bar difianco a dove lavora.Non mi ero nemmeno reso conto di aver perso il portafoglio e da il gentile gesto di una biondina dai capelli lunghi mi ritrovai a iniziare una delle storie più belle della mia vita.Ma ancora prima di finire di ricordarmi perché questa sera non dovevo fare caso alla "Nocciolina" notai che mi stava fissando dritto negli occhi.Fu uno di quegli sguardi abbastanza veloci da non farsi notare ma troppo lenti per non lasciarti la sensazione di essere osservato addosso.E come se non bastasse il fatto che avevo passato già troppo tempo a guardare una donna che non era la mia donna,a cui avevo forse salvato la dignità,cosa che ne Ana ne lei sapevano  Nocciolina si stava avvicinando.Stava venendo  nella mia direzione.Mi venne quasi instintivo fare un passo all'indietro quasi come se ci fosse una  pantera che mi aveva ormai scelto come preda e a me non restava altra scelta che scappare.....
"Prima di congedarmi vorrei almeno sapere il tuo nome"
Non mi aspettavo che mi avrebbe parlato,non mi aspettavo che avrebbe provato in modo talmente spudorato ad avvicinarsi a me.Non volevo darle alcun tipo di appiglio ero già occupato,il mio cuore era già occupato e non volevo problemi ne fraintendimenti.Risposi in modo freddo e cordiale,ero soddisfatto della mia risposta visto che non traspariva nessun tipo di  interesse dalla mia voce.Anche se una parta di me avrebbe voluto chiederle come stava se aveva avuto problemi quando tornò a casa.Ma a giudicare dal trucco leggero,la maglietta morbida bianca  e la minigonna nera che le stringeva i fianchi stava più che bene.Appena ebbi finito di scrutarla dalla testa a i piedi mi resi conto che mi aveva appena teso la mano.Mi bloccai per un istante,come se quella cordiale stretta di mano fosse l'atto più disonesto che potessi commettere,esitai,ma non avevo motivo infondo di farlo.Quindi le afferrai la mano.Aveva una stretta salda e decisa.Mi sentivo quasi incatenato dalla sua mano ma allo stesso tempo riusciva ad essere delicata come una piuma.Per me quel momento durò due secondi per Ana invece furono 10 anni.
Ero talmente concentrato sul non fare trasparire alcun tipo di emozione che nemmeno mi accorsi di mio fratello.Andò giusto a sbattere contro Iris si scusò con un sorriso cordiale eppure il suo sguardo si soffermò su di lei per un po',forse troppo.
"Mi scusi"- si affrettò a dire Iris
"Non si preoccupi davvero"
"Se posso..." disse Josh mentre le passava avanti avvicinandosi a me dandomi un colpo sulla spalla che si mutò poi in un abbraccio :

"Fratellone!,siamo in ritardo no?"-dissi

"Cosa posso farci,il meglio arriva sempre per ultimo!"
Si avvicinò ad Ana per darle due baci sulle guance.
"Allora,come sta andando la serata...."
Mi disconcentrai non appena vidi Iris avviarsi verso l'uscita.Per qualche motivo sarei voluto andare con lei.Un po' perché mi incuriosiva un po' perché mi stavo annoiando mortalmente fino al suo arrivo.Qualcosa mi diceva che questa non sarebbe stata l'ultima volta che ci saremmo visti ma non aveva importanza,é del tutto irrilevante nella mia vita.

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