Primo incontro

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2014
Non poter vedere sempre mio padre é una cosa che mi ha sempre reso triste, soprattutto non averlo a casa come tutti i bambini e non poterci giocare.
Questo perché fa l'osservatore calcistico, lui é sempre stato un appassionato di calcio e questo é sicuramente il lavoro più adatto per lui però non avendo una squadra fissa quindi é costretto sempre a viaggiare.

Quando ero piccola ci soffrivo molto adesso sto imparando a non soffrirci troppo, anzi ogni tanto io e la mamma andiamo a trovarlo.
Quest'anno lui é a Barcellona e noi abbiamo deciso di andare a trovarlo per tre giorni, una volta arrivati, infatti, mio padre ci prende all'aeroporto e ci porta subito nel suo appartamento dove ci sistemiamo per andare a vedere una sua giornata di lavoro.

Una volta arrivati: "Ragazze ho trovato un ragazzo, piccolissimo ha soli 7 anni ma é già meraviglioso, si vede che il calcio é nelle sue vene" ci racconta lui.
Mio padre mi ha sempre trasmesso la passione per il calcio, quindi nonostante non lo pratico sono molto informata.

Appena finito di raccontarci di questo ragazzo lo vediamo, é bellissimo, capelli ricci marroni, molto alto già per la sua età, e ammetto a me stessa che ne ero già cotta.
Mi risveglio quando mio padre ci fa sedere nelle tribune e noi abbiamo il piacere di assistere all'allenamento di questo ragazzo.

Una volta finito purtroppo dobbiamo andare via e io mi ritrovai a pensare che non vedevo l'ora fosse domani per rivederlo.
Mio padre ci porta a cena fuori e tra vari discorsi io trovo il coraggio di chiedere: "Ma come si chiama?" mio padre non capendo mi rispose "Chi?"

"Il ragazzo che ci hai fatto vedere oggi" dissi insicura.
"Lamine, Lamine Yamal"
"Perché lo chiedi?"
"Curiosità" mi limitai a rispondere, non volevo fare troppe domande, per non farli insospettire.

Il giorno seguente e l'indomani li passammo ad ammirare gli allenamenti di questo ragazzo e io non potevo esserne più che felice ma poi arrivò il giorno della partenza e da lì io non ebbi mai più notizie di lui.

2022
Come ogni mattina da quando da un mese é iniziata di nuovo la scuola, suona la sveglia, odio questo rumore soprattutto di lunedì mattina.
Mia mamma per sicurezza viene a controllare se io mi sia realmente svegliata "Buongiorno amore" e si affretta anche ad alzare la serranda della mia stanza.
Così come ogni mattina prendo le prime cose che trovo nell'armadio, vado in bagno a lavarmi e infine vado a fare colazione.

Ogni mattina prendo il bus e a metà del tragitto incontro il mio migliore amico Louis, é l'unico persona con cui riesco a confidarmi e di cui riesco a fidarmi al massimo.
"Bella ciao"
"Ciao Louis come va oggi?" chiedo.
"É lunedì mattina come potrebbe andare se non male" si limita a rispondere ma subito dopo scoppiamo a ridere e nella mia testa penso 'per questo é il mio migliore amico'

Non ci mettiamo tanto ad arrivare,e le 6 ore passano più veloci del solito, a scuola non ho tanti amici, ma studiare mi piace quindi non mi pesa andarci, l'unico lato negativo é svegliarmi presto la mattina.

Alla fine della giornata é mio padre a venire a prendermi che mi accoglie in macchina con una notizia "Non puoi capire chi mi ha scritto su instagram"
"Oddio papà chissà chi ti avrà mai scritto" dico prendendolo in giro.
É da pochi giorni che ha instagram e si entusiasma per tutto.

"Te lo ricordi Lamine?" quando pronunciò quel nome alzai subito lo sguardo e lo guardai.
"Si perché?"
"Lui mi ha scritto" in quel momento il mio mondo si fermò.

Voi mi volete dire che il ragazzo di cui avevo una cotta da bambina ha appena scritto a mio padre, "E che cosa ti ha scritto?" mi affretto a chiedere.
"Amore so che tu avevi una cotta per lui però non ti gasare troppo appena ti dico questa cosa ok?"
No non è niente ok in questo momento ma facciamoglielo credere.
"Si dimmi, parla"

Mio padre continuava a restare in silenzio e quell'attesa mi stava uccidendo "Me lo vuoi dire" lo implorai.
In quel momento me lo confessa "Venerdì andiamo a Barcellona a vedere i suoi allenamenti" e per la seconda volta il mio mondo si ferma.

Non ci stavo credendo, sicuramente era un sogno e tra poco mi sarei svegliata.
Fu in quel momento che sentì mio padre chiamarmi "Bella, ci sei?"
"Si papà però mi spieghi bene come sono andate le cose"
"Arriviamo a casa e ti spiego"

E quello fu veramente il viaggio in macchina più lungo della mia vita.
Una volta arrivati lui inizia a raccontare "Stamattina mi sono ritrovato il messaggio di Lamine che mi ringraziava per tutto quello che avevo fatto per lui, e che da qualche giorno é stato convocato agli allenamenti con la prima squadra" racconta mentre io ero incredula.

"Niente quindi alla fine ha detto che gli avrebbe fatto piacere se andassi a vedere i suoi allenamenti" finisce di raccontare.
"E scusami cosa c'entro io in tutto questo?"
"Tu vieni con me".

Destino~Lamine YamalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora