"No" Mi ripetei mentre pulivo i tavoli del pub. Anche se lavoro al pub solo per i fine settimana, visto che il locale è a corto di personale, decisi di venire il venerdì per dare una mano.
"La smetti Ivy, è da quando sei qui che continui a ripetere no ogni non so quanto. Non so che cos'è ma di sicuro non sarà così grave come cosa" disse Isa, asciugando i bicchieri al banco.
Non così grave? Non così grave?! E' da quattro giorni che non riesco a togliermi Ye-Jun dalla testa e la cosa che mi fa più paura e che quando lo faccio sorrido come un ebete. I ricordi di lui che mi ha confortata in biblioteca quando sono stata male, di noi due che danziamo in casa sua un lento, di lui che mi ascolta ogni volta volta con interesse...
"No" scossi la testa per scacciare i pensieri, stavo sorridendo? Credo proprio di sì. Dovevo smetterla e anche subito, questa cosa mi dava sui nervi. Isa mi fissava da dietro il bancone con uno sguardo incuriosito mentre pulivo i tavoli. Mi conosceva troppo bene per capire che qualcosa non andasse.
"Continui a negare?" chiese, prendendo un bicchiere per un veloce sfregamento.
Continuai a scuotere la testa per disperdere i pensieri, ma sentivo le labbra che si distendevano involontariamente in un sorriso. Dovevo proprio controllarmi.
"Non è niente di che, davvero" tentai di minimizzare, continuando a pulire i tavoli senza guardarla in faccia. Sapevo che se avessi incontrato il suo sguardo, si sarebbe accorta subito che qualcosa non andava. Mi morsi il labbro inferiore, tentando di reprimere quel fastidioso sorriso.
Ma Isa non demordeva, continuava a fissarmi con la coda dell'occhio.
"Oh andiamo," disse, ancora asciugando uno dei bicchieri "è da quando sei arrivata che continui a borbottare 'no' come se fosse una cantilena. Dev'esserci qualcosa che ti tormenta."
Isa finì di asciugare gli ultimi bicchieri nel mentre che io stavo finendo gli ultimi tavoli. Era orario di chiusura e nel locale c'eravamo solo noi due. Isabel invece, molto probabilmente, se ne stava a casa sua a comporre brani o a registrare delle cover. Il suo obiettivo nella vita era quello di diventare una cantante di successo, nei suoi social pubblicava le sue cover che la fecero guadagnare circa cinquemila iscritti. Nel frattempo finì di sistemare tutti i tavoli e mi avvicinai ad Isa.
"Secondo te cosa sta facendo Isabel in questo momento invece di aiuatrci come ci aveva promesso?" le chiesi.
"Ivy, non cambiare discorso"
Sospirai. "Ti odio quando fai così" Scossi leggermente la testa, irritata dalla facilità con cui lei riusciva a capire quando qualcosa non andava. "È inutile, Isa," mormorai, "è davvero nulla di che. Solo una sciocchezza."
Isa sbuffò, esasperata dalla mia ostinazione. "Oh avanti, smettila con queste stronzate," mi rimproverò. "So che qualcosa ti turba, e ti conosco abbastanza da sapere quando menti." poi sospirò "Dai che ti accompagno a casa, così mi racconti tutto in macchina"
Sospirai ancora, rendendomi conto che non mi avrebbe mai mollato finché non le avessi detto quel che volevo, così annuii riluttante.
"Va bene, ma davvero, non è nulla di grave, stai agitandoti per nulla." dissi, raggiungendola accanto alle porte dell'uscita.
Uscimmo insieme dal locale e salimmo in macchina. Appena sedute sul sedile, Isa mi lanciò un'occhiata eloquente. "Allora, parla" mi ordinò.
Sospirai, sapevo che non potevo scappare da questa situazione, sinceramente non lo volevo nemmeno. Isa era una persona molto matura che sapeva darti consigli molto validi, ti ascoltava senza giudicare, forse per questo era facile per me confidarmi con lei. La condiderava come una sorella maggiore.
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Unexpected Kiss
RomanceQuando Ivy vide Ye-jun Han nella scuola, non pensò che la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Ivy Brown, una semplice ragazza canadese, ha sempre cercato di vivere la sua vita nella maniera più semplice possibile, pianificando la sua vita nei min...