Capitolo 7

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Per un momento, mi chiesi se questa fosse una cosa sbagliata da fare. Forse mi stavo approfittando della sua generosità? Ma prima che potessi riflettere ulteriormente, sentii il suo sguardo su di me. Mi fissò negli occhi seriamente, come se fosse determinato a farmi fare ciò che voleva.

Poi si piegò leggermente per parlarmi all'orecchio, la sua voce bassa e persuasiva.

"Lasciati andare" sussurrò. "Sentiti libera di scegliere ciò che vuoi."

Sentii un brivido lungo la spina dorsale mentre sussurrava quelle parole. Lì per lì rimasi un attimo in silenzio, combattuta tra la razionalità e il desiderio di abbandonarmi. Poi finalmente annuii lentamente, cedendo a quella tentazione.

"Va bene" dissi piano. "Farò come dici."

Erano ormai le 16.00 e arrivammo a casa sua. Devo ammettere che mi sono fatta prendere un po' la mano, infatti Ye-Jun si era offerto di portare tutte le dieci borse. Non mi sarei mai aspettata che un giorno avrei avuto tutti quei capi di lusso. Solo in quel momento mi resi conto di una cosa: come sarei tornata a casa con tutte quelle borse? Cosa avrei detto ai miei genitori? In quel momento realizzai che avrei dovuto affrontare anche la questione dei miei genitori. Immaginavo già le loro domande e gli sguardi pieni di perplessità. Non appena entrammo in casa, chiusi la porta dietro di noi. Ye-Jun depose le borse su un tavolo lì vicino, sembrò sollevato di aver finalmente potuto posare quel peso.

"Siediti sul divano, adesso arrivo" disse Ye-Jun

Mi avvicinai al divano, con la mente ancora confusa per tutto quello che era successo oggi. Mi sedetti sul bordo, appoggiando le mani sulle gambe. Sentii il divano cedere leggermente sotto il mio peso mentre mi accomodavo.

Poco dopo, Ye-Jun rientrò nella stanza con un drink per ciascuno di noi. Me lo porse e si sedette accanto a me sul divano, tenendo una certa distanza. Il soggiorno era uno spazio aperto e spazioso, con soffitti alti. Le pareti erano dipinte in una tonalità di grigio chiaro. Il pavimento era in un lucido parquet in noce chiaro. Al centro della stanza c'era un divano moderno rivestito in pelle beige chiaro, su cui eravamo seduti. Sul fondo, notai una parete completamente vetrata che si affacciava su una terrazza privata. Il sole del pomeriggio entrava abbondante dalla vetrata, riempiendo la stanza di luce naturale. Davanti al divano, c'era un grande camino, ora spento. Accanto ad esso c'era un pianoforte in ciliegio nero. La stanza era arredata con gusto, con pochi mobili ma di buona qualità. Il look era moderno e pulito, in linea con il resto dell'appartamento. Sopra il camino c'era una grande TV e, in un angolo, notai una foto di famiglia in una cornice d'argento. Solo quando dope aver preso il drink in mano notai che di fianco a lui giangeva una scatola, lui la prese in mano e me la porse.

"Questa è per te" disse Ye-Jun.

Aprii la scatola e vidi una vestito lungo, da sera, azzurro con alcune decorazioni in oro. Era stupendo. Rimasi in silenzio per un momento, fissando il vestito. Era davvero bellissimo, non avevo mai visto qualcosa di così perfetto. Sentivo la mia bocca che si socchiudeva leggermente per lo stupore.

"Per me?" chiesi con incredulità.

"È tuo, indossalo all'evento in cui andremo sabato" disse.

Rimasi sbalordita da quelle parole. Quell'abito da sera era troppo, davvero troppo. Sentii una strana sensazione di emozioni, un misto di eccitazione, incredulità e persino un po' di paura.

Mi voltai verso di lui, ancora tenendo in mano il vestito.

"È bellissimo, ma... Non dovevi spendere così tanto per me" protestai piano.

"Non ho speso niente. È stata mia madre a farlo, è una stilista"

Rimasi colpita da quella notizia. Non solo il vestito era bellissimo, ma era persino fatto da una stilista? Sentii un'ondata di eccitazione ma al tempo stesso di disorientamento.

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