Prologo.

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Messages From The Heart - Prologo




Tutto quello che riusciva a ricordare la  debole mente di Lu Han, erano solo frammenti sfuocati di un passato doloroso, un passato pieno di rimpianti e rimorsi. Ricordi in cui, però, i sorrisi luminosi di Se Hun bastavano a farlo sentire più felice che mai per il resto della sua misera giornata.

Ricordava la sua risata cristallina, la quale a volte sembrava riecheggiare ancora tra le mura della sua angusta stanza.

Ricordava la sensazione di calore che provava quando le loro pelle si sfioravano.

Ma più di tutto ricordava il dolce suono del suo respiro, del suo tocco e dell'amore che dimostrava.

Lu Han tentava in tutti i modi di proteggere quel passato che sembrava lontano, nonostante non lo fosse, come se fosse un tesoro.

Ma tutto era formato solo da frammenti di memoria, che lentamente stavano svanendo, lasciandolo solo con una strana sensazione di amarezza nel petto ed il suo dolore.





Quel giorno, quando tutto iniziò a crollare davanti agli occhi di Lu Han, Oh Se Hun gli aveva dato appuntamento al loro parco. Quel piccolo lotto di terreno fitto di alberi, ma anche di persone, era il loro posto segreto. Il loro posto speciale.

A volte, Se Hun spariva dal dormitorio e l'unico che riusciva a trovarlo era Lu Han. I due tornavano diverse ore dopo, coperti di foglie e rami secchi.

Nessuno faceva domande, perché tutti sapevano.

Si nascondevano dietro gli alberi, appoggiati al tronco a riposare o a fare ben altro. Lontani da occhi indiscreti, sentivano di potersi lasciar andare per davvero. E Lu Han amava con tutto il suo cuore quei brevi attimi speciali per il suo cuore, dedicati solo per loro due. Amava poter esprimere i suoi sentimenti a Se Hun, senza timori perché nessuno poteva vederli.



Oh Se Hun quel giorno nervosamente aveva chiamato il suo hyung per dargli appuntamento nel tardo mattino. Lu Han non ne sapeva il motivo, ma era felice, come sempre, di poter vedere il suo amato all'infuori del loro lavoro.

Se Lu Han avesse saputo che Se Hun voleva chiedergli di poter amarsi liberamente, alla luce del sole, probabilmente il suo cuore non avrebbe retto.

E tutto quello che cercava di trattenere, sarebbe fuoriuscito come un fiume in piena, travolgendo tutto con i suoi sentimenti più nascosti. Liberando il peso enorme che lo opprimeva da tempo.

Oh Se Hun desiderava ardentemente poter abbracciare Lu Han davanti a tutti - anche se già lo faceva - senza nascondere i suoi veri sentimenti.

Oh Se Hun desiderava poter baciare Lu Han e immergersi in quelle umide labbra, assaporarle e farle sue. Ogni volta, gli facevano esplodere il petto.

Oh Se Hun desiderava poter sentire il calore della pelle di Lu Han contro la sua, anche nei più piccoli gesti come prendersi per mano.

Oh Se Hun voleva far vedere a tutto il mondo come guardava Lu Han: con quale sguardo dimostrava il suo amore per quel ragazzo.

Oh Se Hun era determinato a vincere quella battaglia e poter riempire la vita Lu Han d'amore, davanti a tutti.






Oh Se Hun non era un ritardatario e di certo non lo sarebbe stato per quel giorno così importante.







Eppure Lu Han non lo vide mai.














Sbloccò lo schermo del suo telefono ed osservò mesto l'ora. Con uno sguardo truce guardò il telefono segnare l'orario e mettere in evidenza l'atroce ritardo di Se Hun. Lu Han sbuffò pesantemente, picchiettando il piede al suolo con fare nervoso. Lasciò che quel piccolo rumore riempisse le sue orecchie, facendolo sospirare pesantemente con fare infastidito.

Il sole colpiva in pieno il suo viso, accaldandolo e rendendolo ancora più nervoso. Il calore dei raggi lo avvolsero, ma una strana sensazione di inquietudine lo colpì come una filato di aria gelida d'inverno.

I suoi occhi guizzarono per il parco alla ricerca del ragazzo e del suo fisico slanciato, del suo Se Hun.


Dieci e mezza.


Si erano dati appuntamento per le nove. Oh Se Hun era in ritardo e questo preoccupò davvero Lu Han. Per l'ennesima volta sbloccò il telefono, sperando in un suo messaggio in cui gli spiegava il perché non fosse ancora arrivato.












"Se Hun, sono già arrivato io. Dove sei?"













Lu Han premette il tasto "invio" con il cuore a mille e l'ansia divorarlo dall'interno. Se Hun non era mai in ritardo, non poteva, non doveva esserlo perché sapeva che questo avrebbe fatto solo preoccupare il maggiore. Il tempo passava lentamente e Lu Han sentiva sempre di più la preoccupazione crescergli nel petto.











"Se Hun, dove cazzo sei? Rispondimi, che mi sto spaventando."











Lu Han non ricevette mai risposta a quei messaggi. Passò tutto il giorno seduto su quella fredda panchina ad aspettare il ragazzo. Il sole calò lentamente come la sua felicità e le sue speranze che il ragazzo arrivasse.

Erano quasi le dieci di sera quando ricevette una chiamata: era Kim Jun Myeon, ovvero Suho, il leader.





«Lu Han, Se Hun è sparito».






Le orecchie del ragazzo si tapparono e un forte sibilo risuonò in tutta la sua mente.


Oh Se Hun era sparito.







"Se Hun, sei a casa, vero? Ti sei dimenticato del nostro appuntamento, vero? Mi stai aspettando in camera, vero? Non scherzare, ti prego."







Nel cuore di Lu Han si creò una crepa, una delle tante che non verrano mai rimarginate.





Il corpo di Oh Se Hun non venne trovato, ma i suoi effetti personali erano stati abbandonati in un fosso, solo il telefono non c'era.






"Se Hun, torna presto, ti aspetto."

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