VII

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Messages From The Heart - VII





"Da piccolo desideravo una fratellino, per proteggerlo, per giocare con lui, per difenderlo, per amarlo. Poi sei arrivato tu, e sei diventato qualcosa di più, qualcosa che mi ha cambiato completamente. Sei diventato la persona più importante della mia vita, ma ora non ci sei.

Come faccio a vivere senza il mio cuore?

Sehun, se non torni io che faccio?"






Qualcosa si rompe in Luhan, l'ultima ragione, speranza, che lo tiene a galla, improvvisamente sparisce. E il mondo crolla sulle sue spalle come un'enorme macigno, troppo pesante, troppo grande e troppo schiacciante, da portare.

Luhan si siede a terra, toccando il freddo pavimento, fatto di piastrelle gialle, del bagno; un brivido percorre la sua schiena indolenzita. Le braccia stese senza forza lungo il suo corpo, sembrano troppo pesanti. Chiude gli occhi, sperando in qualcosa di doloroso. Qualcosa che gli faccia dimenticare Sehun per poco, anche un secondo. Solo, sembra impossibile.

Luhan stringe la lama che ha nella mano, la stringe così forte che la sente conficcarsi nella pelle. È doloroso, ma non lascia la presa, perché lui desidera del dolore fisico. Del sangue cola lungo il suo palmo, atterrando a terra, lasciando chiazze rosse su un suolo giallo. Vuole farlo, vuole togliersi Sehun dalla mente.

Avvicina la lama al polso, ma quando gli sembra che si stia conficcando nella sua pelle, Luhan fa cadere tutto, cede al dolore e si lascia andare.

Nella sua mente rimbomba la voce di Sehun, dirgli di non farlo, che non deve, che non può. Per lui, per sé stesso, per loro.


Perché non posso, tu non ci sei.

Avvicina le ginocchia al petto e piange, piange perché è l'unica cosa che può fare. Mentre nel bagno risuona il rumore metallico dell'oggetto insanguinato che cade a terra. Il cuore gli si stringe intorno a una morso dolorosa che non gli lascia scampo, quasi non riesce a respirare.







"Sehun, sento la tua voce ovunque. Sto impazzendo."







Le lacrime bagnano il suo viso e lasciano chiazze sui vestiti. La mano gli continua a sanguinare ma non gli interessa, non gli interessa niente in quel momento, solo di Sehun. E si chiede se davvero quel ragazzo tornerà. Se davvero è vivo.

Non sa per quanto tempo rimane lì, ma sa che è tanto perché quando esce da quell'angusto bagno, il buio lo circonda e una folata di vento penetra nelle sue membra. È notte ed è rimasto in bagno tutto il giorno, non se n'è nemmeno accorto.





"Sehun, tu le vedi le stelle?"





Luhan si avvicina alla finestra e spalanca le tende dopo tanto tempo, osservando il cielo senza nuvole. Il suo sguardo è vuoto e perso, non sa che fare, che pensare.

Vede solo le stelle, una accanto all'altra. Nella sua mente immagina di essere una di loro e che quella accanto è il suo Sehun.






"Sehun, sono solo, adesso, quando torni? Non mi avevi promesso che non mi avresti mai lasciato?"












Il suo sguardo finisce sulla sua mano macchiata di sangue, la osserva a lungo, pensando di essere uno stupido. Come può anche solo aver pensato di poterlo fare?

È qualcosa si spezza, i suoi pensieri vacillano e la sua sicurezza sparisce. Quel muro che si è creato, viene distrutto, crolla a terra in mille pezzi, facendo insinuare tutti i dubbi a cui prima non voleva dare ascolto.



Sehun, sei vivo?





"E se, forse... devo andare avanti?"

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