Messages From The Heart || HunHan

VIII

Messages From The Heart - VIII

"Buongiorno, amore. Oggi sarà una bella giornata, ma lo sento."

Luhan sorride, osservando fiero il messaggio che ha mandato appena un secondo fa. Sorride, mostrando i suoi scintillanti denti bianchi, contornati dalle sue labbra rosee. I suoi occhi sono chiari anche se un velo di tristezza li ricopre.

La prima cosa che decide di fare quel giorno è una bella doccia rinfrescante, in cui vuole scacciare via le settimane prima, il dolore, la solitudine e la mancanza di Sehun.

Nel suo cuore spera, desidera, sa, deve essere vivo. Sehun è vivo e vegeto, solo non sa come tornare a casa.

Quando entra nella doccia l'acqua gelida lo colpisce e un brivido passa lungo la schiena, facendolo tremare. Chiude gli occhi e assaporare il calore dell'acqua - ormai riscaldata - mentre intorno a lui si forma del vapore. Inspira sentendo il profumo di Sehun, circondarlo. Cerca di rievocare i ricordi, ma nelle sua mente sembra tutto sbiadito, dimenticato.

E all'improvviso perde completamente le forze, non ce la fa. Il cuore affonda, pensando che ogni giorno che passa senza quel ragazzo sta lentamente dimenticando i particolari del ragazzo. Sta lentamente dimenticando i loro ricordi.

Tristemente, inizia a pulirsi, mentre tenta inutilmente di trattenere le lacrime che gli rigano le guance, che si confondo con l'acqua. Luhan piange di nascosto a lungo in quelle quattro muro, fino allo svenimento, ma si fa forza ed esce da quel buco nero in cui è caduto temporaneamente.

"Sehun, come posso fare finta di niente e andare avanti? Come posso fare finta che tu non sia importante per me?"

Il ragazzo dopo essersi messo in tiro, dopo tanto tempo, entra nella sala dove sono riuniti tutti gli altri. Nell'aria aleggia il silenzio quando lo vedono; c'è chi sorride e chi invece lo guarda tristemente. Luhan si sente a disagio, non devono, lui è lo stesso di sempre, solo con mille ferite in più.

Yixing coglie l'attimo, alzandosi dal divano in cui è seduto accanto a Kris, e abbraccia l'amico, sorridendo. Lo stringe forte nella sua morte, quasi a soffocarlo, perché sa cosa sta passando, sa che ora più che mai, ha bisogno di qualcuno che gli stia accanto e lo conforti.

«Come stai?», sussurra, guardandolo negli occhi. Luhan scuote la testa come per dirgli che no, non sta bene, ma deve andare avanti e che non può più continuare così.

Yixing annuisce soltanto, stringe la presa sulla spalla come per infondergli un po' di coraggio e speranza.

Sospirando, Luhan si siede sul divano, insieme ai suoi compagni di avventura, e sente le novità di quell'ultimo periodo in cui si è lasciato andare in un baratro troppo profondo e buio.

"Sehun, sto cercando di andare avanti, ma è tutto così difficile senza te. Dove sei? Torno entro oggi?"

Il ragazzo osserva gli altri sorridere - anche se con un accenno di tristezza - e ridere tra loro come se non facesse parte di tutto quello. Perché infondo si sentiva fuori posto. Si sentiva escluso.

Come poteva essere felice senza Sehun. Come poteva sorridere senza Sehun. Come poteva ridere senza Sehun. Come poteva vivere senza Sehun.

"Sehun, proprio non ci riesco. Non riesco a vivere sapendo che tu non ci sei. Come posso farlo?"

"Sehun mi fa male il cuore."

L'apparente tranquillità di quel momento viene spezzata nell'istante in cui la porta d'ingresso si spalanca. Tutti si girano per vedere chi è.

Il cuore di Luhan fa un tonfo e quasi lo sente rompersi nel petto, mentre osserva le facce dei agenti seri.

"Sehun, cosa significa?"