Parte 18

16 3 8
                                    

Ayla Eithne

Ormai era passata una settimana da quell'evento che mi aveva un po' disorientata.

I giorni sono passati in monotonia senza farmi sentire altro.
Ho vissuto in completa dissociazione, a volte mi succede.
Non è raro, ma se non lo facessi mi distruggerei completamente.

Quando ho questi periodi vado a lezione, torno a casa e rimango tutto il giorno sul letto, solitamente, cerco di studiare ma poi le giornate sono semplicemente prive di essenza o di emozioni.

Solo un vuoto incolmabile che non si spiega, con l'insieme, che spesso e volentieri ,si aggiungano pensieri intrusivi che picchiettano sulle pareti del cervello come dei picchi.

~ Sei inutile Ayla, cosa ci fai ancora qui ? ~

Rimbomba nel mio cervello provocandomi qualche lacrima che mi bagna gli occhi e le guance ma che onestamente non fa nemmeno male.
Respiro profondamente come se fossi un condannato a morte, durante la camicia di forza, consapevole che a breve morirà e che anche se sta soffrendo, il dolore diventa nullo nel momento in cui il tuo corpo ormai è affievolito, potrebbero piantarti un coltello nel cuore, strappartelo e tu non batteresti ciglio.
Perché ormai, oltre alla consapevolezza della tua impotenza contro il destino, sai che sei solo un automa e che prima o poi riuscirai a smettere di vivere in agonia.
Ponendo fine a tutte le emozioni, un sacrificio enorme ma quasi giusto e consapevole perché sai che si ammazzerebbero con te anche tutte le emozioni negative, anche se questo significa lasciare pure le buone, non è importante.

Mi alzo istintivamente dal letto sbattendo più volte le ciglia quando sento il rumore della suoneria del mio telefono dall'altra parte della mia camera da letto.

Chiamata vocale da " Amelia🫦".

Sospiro e rispondo cercando di nascondere il mio stato d'animo.

<< Ayla, vieni a una festa con me? >>, la sento chiedere dall'altro capo del telefono.

~ Non mi va. ~

<< Ma è martedì >>, provo a dire.
<< E quindi ? Dai Ayla!! Shana non c'è, mi ha invitato James, è una festa esclusiva vieni a farmi compagnia. Su un super attico a New York city, non possiamo perdercela >>.

Dovrebbe allettarmi come proposta e da una parte è così, non amo la città, non amo le feste, ma la paura di perdere esperienze mi invade completamente.
Serro gli occhi cercando di trattenermi dalla scoppiare in un pianto liberatorio per lo stress, pianto che quasi sicuramente sfocerebbe in un attacco d'ansia mentre Amelia continua imperterrita a dire : " dai, dai, dai, dimmi di sì, dai... ".

~ È la tua migliore amica, lei per te lo farebbe. ~

Sospiro profondamente, di nuovo.
<< Va bene... >>, rinuncio.

~ Magari mi fa anche bene ~
a che ore ? >>, lei esulta strillando contenta.
<< Se vuoi vengo a prenderti ora e ti prepari da me ti presto qualcosa ... >>, so che lo dice per me ma questo è anche perché sa che non ho molti vestiti per l'occasione.
<< D'accordo, ti aspetto >>, esulta nuovamente mentre io accenno un sorriso, cercando di ingannare la mia mente.

~ Sono felice. Lo vedi ? Sorrido. Sono felice. ~

                                                &

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Our Secret HeavenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora