Our Secret Heaven

Parte 3

AYLA EITHNE

Sono in classe.
Lezione ? Forse inglese, non sono sicura nemmeno di come mi chiamo in questo momento.
Tengo gli occhi fissi davanti a me mentre sono consapevole del fatto che la prof sta spiegando ed io non sto ascoltando niente.

Elijah era lì, non mi ha guardata.
Ho sentito solo il suo profumo, nemmeno la sua voce .
Il suo odore mi ha invaso le narici per 2 secondi ma ancora, alla distanza di due ore mi invade completamente le narici; un odore di spezie e legni che mi ha dato alla testa come se mi fossi trovata in una foresta e in una mostra d'arte nello stesso momento. Stordente. Come 5 anni fa. Solo più attraente e più... uomo.

La campanella mi fa tremare riportandomi nella noiosa realtà.
Violino. Merda.
Ora ho lezione di musica, se fosse lì ? É l'assistente del mio prof di musica.
Come può essere possibile ? Lui era sparito, si era trasferito in un altra città.
Lontano da me. Perché é tornato ? Perché cazzo é tornato senza un preavviso? Senza rivolgermi la parola. Assurdo.
Il cuore martella nel petto.

<< Ayla. Muoviti dobbiamo andare in classe di musica >>.
Amelia mi scuote e io sbatto più volte le palpebre.
<< Si può sapere che cazzo ti prende oggi? Sembri Mason quando é sotto estasi merda >>.
Shana alle sue spalle ride e io scuoto la testa ancora una volta confusa.
<< La bella addormentata o si è fatta veramente di funghetti o aspetta il principe azzurro e siccome stiamo parlando di Ayla... chi é il fortunato ? >>.
Shana si mette le mani sotto il mento e sorride ingenuamente.
<< Io... sto bene. Nessuno, sono solo stanca posso ? Ora Andiamo >>.
Dichiaro per l'ennesima volta cercando di concentrarmi.
Le ragazze annuiscono é raro vedermi nervosa perché cerco sempre di evitare di mostrare troppe emozioni, le opprimo e mostro quello che voglio, la cosa più facile. Tranquillità e benessere.
Cosa che però non so come sia in realtà.
Amelia mi prende per mano e Shana ci segue mentre rimane al telefono, la scruto brevemente infastidita, starà quasi sicuramente parlando con il suo ex, o non del tutto ex, Troy Hunter , un coglione.
Voglio bene a Shana, non siamo grandissime amiche come sono con Amelia ma passiamo molto tempo a scuola insieme, non voglio stia male per uno stronzo del genere.

Fa tanto la dura ma so che ci sta male quando lui fa il pezzo di merda ma lei continua a rispondergli quando lui gli dice cose carine per manipolarla e infinocchiarla.
Non dovrebbe ma l'amore fa fare cazzate, anche se questo non è amore. sono sicura sia solo un infatuazione che andrà via presto.

L'amore non é unilaterale.
Quello al massimo é solo desiderio o infatuazione.

Arriviamo nell'aula di musica dopo aver attraversato mezzo campus.
Tiro un sospiro di sollievo quando vedo solo il professor Bellum.

<< Ayla, puoi andare a prendere gli strumenti nello stanzino accanto ? Dai una mano, per favore >>.

Annuisco sorridendo al prof Bellum, lui é il mio preferito.
È un po' strano in realtà, é davvero giovane, ha 29 anni sembra leggermente hippy , é inglese e ogni tanto fa battute come se fosse un nostro amico ma tutto sommato é proprio per questo che lo adoro, lui mi ha fatto appassionare alla musica portandomi a suonare il violino 4 anni fa, quando ero sola, depressa e senza una valvola di sfogo dopo aver perso il mio "paradiso" .

Improvviso una corsa leggermente goffa verso lo stanzino degli strumenti.
Apro la porta della sala strumenti e mi fiondo verso i violini, contenta di fare la mia materia preferita fin quando non sbatto come una cretina contro un petto grosso e marmoreo.
Mi scosto subito massaggiandomi la fronte per la botta e la confusione, come una bambina idiota.

<< Scusami, davvero io... >>.
Le parole mi si bloccano, il respiro si mozza e il cuore smette di battere quando vedo chi ho davanti.
Mi metto una mano sul petto per capire se sto svenendo o direttamente morendo, tentata di chiedergli se può chiamare un ambulanza.
Il cuore sta impazzendo nel petto, sento il suo suono e sento tutto il resto andare a rallentatore in torno a me.
Nonostante ciò rimango immobile come se fossi gelata, aspettando che sia lui a rompere il silenzio ghiacciante.
Occhi neri e sguardo enigmatico. Il mio Elijah.