L'arena

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Sharon mi accompagna all'ascensore che mi porterà nell'arena.
Mi fa indossare dei pantaloni neri comodi e una semplice t-shirt, in più mi da una giacca nel caso facesse freddo.

-20 secondi!-

Sta per cominciare... Sharon mi augura buona fortuna, ma non so a quanto servirà, mi preparo ed entro nell'ascensore.

Appena salgo in superfice una luce mi acceca: mi ritrovo su di una piattaforma bianca, quest'anno l'arena è una foresta.

-5, 4, 3, 2, 1...-

Un suono fortissimo, inizio a correre verso la cornucopia, e prendo velocemente una spada ed uno zaino verde.
Sto per correre verso la foresta, quando vedo Marvel con delle lance. I favoriti mi avevano chiesto di stare con loro, ma io avevo rifiutato.
È pronto per colpire, ma non è il momento di morire, non ora. Prendo la spada e inizio a muoverla in aria, Marvel si sposta es io ho il tempo di correre via.

Sono ormai nella foresta. Alla fine del bagno di sangue ho ucciso 3 tributi. 3 famiglie rovinate per colpa mia. Mi sento malissimo.

Controllo il contenuto dello zaino, all'interno c'è: una borraccia con dell'acqua, una corda, un sacco a pelo, un coltello, un orologio e delle provviste.

Mentre rifletto sulla mia strategia, sento dei rumori. Prendo la spada e mi guardo intorno. Il rumore proviene dall'albero sopra di me, noto una figura esile, la riconoscerei tra mille.
-Rue, non ti preoccupare! Non ti farò niente!- le dico.
Ed ecco che viene da me, è molto debole. È ferita!

-Rue! Cos'hai?- mi mostra il braccio, noto che ha una lunga ferita molto profonda dalla spalla in giù.

Mi affretto a prendere delle foglie e le fascio la ferita.

-Chi è stato?- chiedo, quasi urlo. -Clove! La ragazza del due! mi ha tirato un coltello...- prima che possa dire altro la abbraccio. Per darle capire che io la proteggerò ad ogni costo. Così debole, così fragile...

Troviamo una grotta molto nascosta e ci rifugiamo all'interno.

Mangiamo uno scoiattolo che lei ha catturato usando una fionda fatta da lei.

Presto scende la notte, lascio a lei il sacco a pelo, e subito si addormenta.

Io esco fuori per vedere la situazione, e all'improvviso sento l'inno di Panem. Le facce dei tributi caduti brillano nel cielo. 12 morti. 12 vivi. Questa sarà la notte più lunga della mia vita.

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Roberta :)

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