Tomomi-sensei, immersa nel verde di una rigogliosa foresta a lei sconosciuta, si mise immediatamente a rimuginare sull'attuale situazione, mantenendo una stoica calma e risolutezza d'animo.
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TOMOMI: "Uhm... sono abbastanza sicura di essere uscita con dei vestiti stamane..."
Proprio non riusciva a comprendere cosa le fosse successo, almeno non dopo aver fatto mente locale degli ultimi eventi.
TOMOMI: "Allora... stamattina sono andata a scuola ed indossavo i miei vestiti... poi io e la mia classe siamo saliti sul pullman per la gita e... sicuramente ero vestita..."
Si sfregò il mento con le dita, in modo da far riaffiorare anche i ricordi più inutili.
TOMOMI: "Siamo entrati in un tunnel buio... poi una gran luce... e PUF! Mi son ritrovata in questa foresta... senza vestiti però!"
Andava avanti indietro per la radura, quasi scavando un solco per terra; ma ancora non si era resa conto di essere stata trasportata in un altro mondo.
TOMOMI: "Uhm... una situazione simile... ne parlavano anche i miei alunni! Aspetta, come si dice... Isekai? Roba di manga ed anime se non sbaglio!"
Tomomi-sensei però, non è molto esperta in certi argomenti. Ne aveva sentito parlare di sfuggita in classe, tra gli alunni appassionati del genere, ma di certo non ha approfondito la questione.
Anche se una restava una certezza: Questo fenomeno Isekai, era di certo la spiegazione più plausibile nella sua mente.
E sempre per puro caso, ne ebbe "prova".
TOMOMI: "Dove saranno finiti i miei alunni? Eravamo tutti su quel pullman e... accidenti! Sono davvero in uno STATO pietoso!"
Alludeva alla scarsa protezione vestiaria, ma nel pronunciare la parola STATO, una specie di "display" si aprì dinnanzi ai suoi stupiti occhi.
TOMOMI: "Ah?? E... questo cos'è? Finestra di Status?"
Nonostante tutto, la sensei restò calma e con i nervi ben saldi; del resto, è conosciuta in tutta la scuola sia per la sua bellezza che per il carattere quasi glaciale.
Cosa che le permette di non farsi prendere dal panico e di agire razionalmente.
TOMOMI: "Sembra... una scheda informativa su di me? Leggiamo meglio!"
Con estrema attenzione, Tomomi-sensei si mise a leggere il suo attuale Status.
PASSIVE: -SENSIBILE: Converte i danni in solletico
MALUS: -LINGERIE: Può indossare solo indumenti di tipo INTIMO
DEBOLEZZE: -Solletico: 150%
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Gli occhi sgranarono. Più leggeva e più non le sembrava vera una cosa simile.
TOMOMI: "Cosa sono tutti questi numeri? E cosa significa... Sacerdotessa del solletico?"
Non ci capiva nulla. Era poco avvezza a videogiochi ed altre cose da "giovani", quindi per lei era arabo.
Eppure, non potè non saltarle all'occhio un certo elemento: Il solletico.
TOMOMI: "Sembra uno scherzo di pessimo gusto! Perché proprio il solletico?"
L'ha sempre sofferto, sin da quando era una bambina; eppure, non si lasciò andare dalla bizzarra situazione, restando inamovibile e composta.
TOMOMI: "Devo trovare gli altri! Forse i miei alunni si trovano nei dintorni? Saranno pure loro in mutande? Spero di no!"
Decise di esplorare la zona, poiché sempre meglio che starsene fermi a far nulla.
TOMOMI: "Magari troverò i miei vestiti?"
Si guardò in giro, ma dei suoi abiti nessuna traccia.
Finché, non avvertì dei rumori provenire dai cespugli più avanti.
TOMOMI: "Uhm? Sento delle voci? Che siano i miei ragazzi?"
Immediatamente, andò a controllare: Con le mani aprì il cespuglio e...
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"GOBU! GOBU??"
G
oblin. Una decina di loro accampati nei pressi di una caverna, forse nascondiglio dei piccoli pelleverde.
TOMOMI: "Oh? Che graziosi esserini! Forse mi sapranno dare qualche informazione?"
Sensei davvero non se ne intendeva di roba fantasy, altrimenti mai si sarebbe avvicinata con nonchalance, ed in intimo, ai goblin.
Mostri ben noti per la cattiveria e cose poco carine nei confronti delle donne.
TOMOMI: "Chiedo venia! Sapreste dirmi che posto è questo. E vogliate scusare questa mia mise ma... credo di aver perso i miei vestiti ed anche i miei alunni!" GOBLIN: "GOBU???" TOMOMI: "Ehm... Do you speak English?"
Essendo insegnante di lingua inglese, subito tentò l'approccio culturale, ma non ebbe un grande effetto.
Anzi, i piccoli goblin si eccitarono alla vista di una procace e sensuale donna con poca roba addosso.
GOBLIN: "DONNA DONNA! PRENDERE!!" TOMOMI: "Uh?" GOBLIN: "TROFEO! PREDA! CATTURA!" TOMOMI: "HEY!!? Cosa state facen..."
E fu così, che tutti e venti zomparono sulla povera sensei, immobilizzandola al suolo e legandola come un salame.
TOMOMI: "Urgh! Credo che non siano molto amichevoli..."
La trascinarono all'interno della caverna. Per la bella Tomomi-sensei, non si prospettò una buona sorte.
Anzi, perse coscienza dopo qualche minuto a causa dell'urto sul terreno: L'unica cosa di cui era certa, è che la stavano portando nei meandri di quella oscura e tetra caverna.
E caricata sulle spalle di decine di goblin in preda all'eccitazione, la povera donna non riuscì più a reagire...