Festa | TRE.

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Allen

«Dai almeno faremo qualcosa!» ero in chiamata con Hanna, voleva portami ad una festa ma io non avevo completamente voglia.

preferirei starmene a casa con dei fogli e la musica, la mia serata di sempre.

che poi non sono mai andata ad una festa, me ne parla spesso Hanna,ci sono molti sbronzi in giro e musica Rap a palla,non mi hanno mai fatto simpatia posti del genere.

«veramente Hanna, no.» dissi decisa ma la sentì sbuffare per poi dirmi: «preparati, fra 10 minuti sono da te.» e mi chiude in faccia.

no, io non ho intenzione di andare in questi posti loschi, sopratutto con una persona spietata!

Hanna è una persona molto fuori controllo e non ci pensa 2 volte a fare una cosa.

sentì un rombo di una moto sotto casa mia. Mi girai di scatto non sapendo chi fosse, Hanna non ha una moto e credo neanche il ragazzo sconosciuto, non l'ho mai visto entrare o uscire con una moto.

la situazione mi preoccupó molto, nessuno sa il mio indirizzo di casa tranne Hanna e Bailey.

sono una persona molto ansiosa e se dovessi scoprire che certi individui sanno la mia via di casa morirei.

mi abbassai e presi la ciabatta da sotto il letto, non le uso da ormai anni, ma in questo momento serve.

mi rimisi subito allerta sistemando il pantaloncino del mio pigiama, questa volta ho dei fiocchi rosa stampati, anche sulla canotta.

ho anche la mia pinzetta con i fiocchi rosa che mi tiene i capelli che cadono, amo i fiocchi e ne sono ossessionata,talmente tanto che la mia camera ha una carta da parati con dei fiocchi rosa anche se il mio colore preferito è il verde.

mi avvicinai alla finestra con cautela avendo paura di sapere chi fosse, sentì ancora un rombo che mi fece sussultare.

mi avvicinai alla finesrta e l'aprì mentre mi ribolleva il sangue dalla paura.

mi affacciai alla finestra e vidi una moto nera, il mio sguardo andò ad una figura dello stesso colore con i capelli bianchi tinti.

è lui.

che ci fa quì? chi gli ha dato il mio indirizzo di casa?

«che ci fai quì?"»gli urlai dalla finestra corrugando la fronte.

il mio indirizzo di casa di certo non gliel'ho dato. Beh, mi ignora, mi ha ignorata per molti anni e ora ha il diritto di farsi vedere sotto casa mia di sera?

«scendi!» mi urlò per farsi sentire mentre  si mette il casco nero, vidi che nell'altro braccio un casco.

dovrebbe essere per me? nah, impossibbile, forse vuole solo chiaccherare.

«perchè?» gli chiesi incrociando le braccia al petto,ripeto,non avevo nessuna intezione di scendere, fra poco viene pure Hanna a prendermi e lui mi sta facendo perdere tempo con le sue stronzate da principino.

alzò la visiera fulminandomi con lo sguardo, forse mi ha convito, forse.

andai verso il letto e digitai a Hanna di non venirmi a prendere perchè sarei venuta sola.

andai verso il mio armadio e aprì le ante, non avevo vestiti sunciti e neanche top, non avevo niente di adatto per una festa, quindi optai per un pantaloncino azzurro e una maglia bianca, andai nell'altra parte della stanza d prendi un reggiseno nero siccome che addosso non c'e l'avevo.

andai in bagno, misi il deodorante, i vestiti e infine il mio profumo allo zucchero filato.

in faccia misi mascara,blush e infine il gloss. I cappelli erano onndulati già da stamattina quindi erano già belli.

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