CAPITOLO 4-2

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È lì, alto e imponente, con i suoi capelli neri che sembrano sempre perfettamente in ordine, come se non conoscessero l'effetto del vento. I suoi occhi grigi mi fissano intensamente, pieni di calore. Quel sorriso da togliere il fiato illumina il suo viso, rendendolo ancora più affascinante. Per un attimo, il mondo intorno a me sembra fermarsi.

Il profumo leggero del suo dopobarba si mescola all'aria fresca della sera che entra dalla porta aperta. È un odore familiare, confortante, che mi fa sentire subito a mio agio. Sento le guance arrossire leggermente mentre lo guardo, cercando di non farmi sopraffare dall'emozione.

Sento tornare quel formicolio al basso ventre, mi chiedo se magari al terminare dell'uscita...potremo prendere un dolce. Ecco.

Gentili lettrici, mi sento in dovere di intervenire per svelare l'ironia celata nelle parole della protagonista. Quando parla di "dolce", non sta certo pensando a una fetta di torta o a un gelato. Se per dessert intendiamo qualcosa di morbido e sensuale, allora sì, avete colto nel segno. La nostra protagonista sta chiaramente fantasticando su un ben diverso tipo di piacere, quello che solo un incontro intimo e appassionato può offrire.

David si china immediatamente verso Steve, il nostro fedele e peloso compagno. "Ehi, piccolo, come stai?" dice con una voce dolce e affettuosa, mentre Steve si struscia contro di lui, facendo le fusa rumorosamente.

Mi sento un po' spiazzata, ma non posso fare a meno di sorridere. David si è sempre dimostrato un amante degli animali, ma non mi aspettavo che la sua attenzione venisse subito catturata da Steve. La scena davanti a me è dolce e un po' comica: David, alto e robusto, che accarezza teneramente il nostro gattino, mentre Steve si gode tutte le attenzioni come un piccolo re.

"Sei proprio fortunato, Steve," mormoro, incrociando le braccia e osservando la scena. La brezza della sera mi avvolge, portando con sé il profumo della lavanda del giardino, mischiato al fresco sentore del dopobarba di David.

David si volta verso di me, finalmente accorgendosi della mia presenza. "Oh, scusa, Alli! Non ho potuto resistere a questo piccolo furfante," dice con un sorriso disarmante, mentre si rialza. I suoi occhi grigi brillano di genuina gioia, e non posso fare a meno di ridere.

"Non preoccuparti, capisco. Steve ha questo effetto su tutti," rispondo, sentendomi un po' più rilassata. Prendo un respiro profondo, pronta a proporre qualcosa di diverso per noi due. "David, pensavo... che ne dici se andiamo al cinema, magari fermandoci poi in quel nuovo caffè che ha appena aperto in centro? Potrebbe essere una buona occasione per...stare un po' da soli."

Prima che David possa rispondere, la porta di casa si apre e mia madre appare sulla soglia. "Oh, ciao David! Che piacere vederti. Perché non resti a cena con noi?" propone con un sorriso caloroso, ignorando la mia faccia funerea.

David, senza esitazione, accetta l'invito con entusiasmo. "Sarebbe fantastico, grazie mille!"

La mia speranza di avere un momento intimo con lui svanisce rapidamente, ma cerco di non mostrarlo. "Bene, allora entriamo," dico, cercando di mascherare la mia delusione con un sorriso forzato.

David si avvicina a me e mi passa un braccio attorno alle spalle, guidandomi dentro casa. "Grazie, Alli. Sarà bello passare del tempo con la tua famiglia."

Mentre entriamo, David si china nuovamente verso Steve, che lo segue come un'ombra. "Ehi, piccolo, ti va di unirti a noi per cena?" scherza, facendo ridere mia madre.

La cucina è calda e accogliente, con l'odore invitante delle spezie e del cibo che riempie l'aria, avvolgendoci come un morbido abbraccio. Mia madre è già ai fornelli, il rumore ritmico del coltello sul tagliere e il sibilo dell'olio caldo nella padella creano una melodia domestica che mi fa sentire grata per la sua presenza. Tuttavia, non posso fare a meno di sentirmi un po' frustrata per la situazione.

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