⚜️UNO⚜️

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Nota: I CAPITOLI CHE PRESENTERANNO SCENE ESPLICITE SARANNO CONTRASSEGNATI DA QUESTO SIMBOLO 🔞.
BUONA LETTURA!

Avere vent'anni, frequentare l'università e lavorare non è proprio semplice.
Devo sempre destreggiarmi tra questo impegno e un altro.
In più sono praticamente sola dopo aver preso la decisione di lasciare la mia famiglia e il mio piccolo paese e trasferirmi in città.

Fortunatamente da qualche mese ho conosciuto un uomo che mi piace tantissimo. Si chiama Claudio, ha trentasette anni e purtroppo... è già sposato con figli.

All'inizio si è trattato solo di qualche banale scambio di messaggi, poi mi è venuto a trovare al locale in cui lavoro e alla fine mi ha chiesto un appuntamento.

Non avevo capito che fosse sposato, altrimenti non avrei mai cominciato quella relazione e quando l'ho scoperto era troppo tardi perché ormai avevo perso la testa per lui.

Ci sono rimasta male eh, ho persino pianto e mi sono sentita usata da lui che mi aveva mentito senza pietà.

Poi però non sono mai riuscita a rinunciare a lui. Mai. E così abbiamo iniziato la nostra relazione clandestina.

Non ci vediamo spessissimo perché tra i miei e i suoi impegni non c'è mai abbastanza tempo per stare insieme, ma quando riusciamo è bellissimo.
Non so se sono innamorata di lui, so che per lui non frequento nessun altro ritenendomi assolutamente impegnata dal punto di vista sentimentale.

"Ciao..."

"Ciao bellezza..."

Mi chiama sempre così e solitamente subito dopo mi mangia le labbra e difatti, è così pure stavolta.

Non riusciamo mai a stare troppo tempo senza toccarci, accarezzarci, ma stasera stiamo proprio violando ogni regola baciandoci così apertamente in macchina sotto l'occhio di chiunque potrebbe passare da un momento all'altro.

Forse il merito o la colpa è tutta della lontananza.
In pratica non ci vediamo da due settimane e io muoio dalla voglia di saltargli addosso.

Mi sento già umida in mezzo alle gambe ed è solo per lui.

Claudio si stacca da me e mi sorride aprendomi il cuore a metà.

"Cerchiamo un posto più appartato. Ti voglio troppo."

Ed è proprio quello che facciamo, ci spostiamo dalla città e ci addentriamo verso la zona più periferica e certamente meno trafficata.

Claudio spegne il motore quando trova il posto ideale e non perde tempo a baciarmi e spogliarmi.

Sono già pronta per lui, e così i preliminari non servono e lui mi entra dentro velocemente e altrettanto velocemente viene.

Non è la prima volta che succede, non è la prima volta che mi lascia a dovermi occupare da sola del mio piacere, ma ormai è e più nemmeno un problema perché non potrei mai fare a meno di lui.

Ci rivestiamo e lui mi dice che deve scappare a casa, che non può restare e mi riaccompagna a casa.

Ci resto molto male e gli sbatto pure la portiera in faccia quando scendo e mi infilo nel mio portone.

Sono incazzata, insoddisfatta e infelice.

In momenti come questo mi odio e odio lui per via della situazione.

Quando arrivo nel mio monolocale, l'unico che potessi permettermi mi sbrigo a spogliarmi e a mettermi a letto.

Non riesco a prendere sonno perché mi sento ancora eccitata e così, anche se controvoglia, infilo le dita dentro i pantaloni del pigiama e comincio a toccarmi.

L'unica immagine, scenario, che riesce a farmi toccare l'apice è Claudio. Claudio possibilmente mentre mi scopa per più di cinque minuti.

Mi penetro da sola con le dita e mi strofino il clitoride un paio di volte.

Mi basta quello e arrivo all'orgasmo.
Buono no?
No, affatto è stato anche fin troppo deludente.

🌹

Raggiungo l'università in perfetto orario nonostante stamattina non abbia sentito la sveglia e di conseguenza mia sia alzata tardi.

Seguo tutte le lezioni del mattino e mi fermo in mensa a mangiare qualcosa prima di raggiungere l'altra parte della città per cominciare il mio turno al bar dove lavoro.

Sto per raggiungere il corridoio quando un'ombra mi si piazza davanti sbarrandomi il passaggio.

Non ho bisogno nemmeno di alzare lo sguardo per capire che si tratta di Federico.

"Che diavolo vuoi?" gli domando annoiata mentre lo scopro con uno strano sorriso sul viso quando mi decido a guardarlo.

"Bene, bene, bene, chi abbiamo qui?"

Sbuffo infastidita da lui e dalla sua presenza che mi urta il sistema nervoso di continuo.

"Spostati idiota."

Faccio per superarlo ma con forza mi afferra dal braccio e mi sbatte sulla parete.

"Giochi tanto a fare la santarellina quando invece sotto sotto ti piace da morire il cazzo."

"Ma come ti permetti, stronzo?!"

Non ho mai finto e fatto credere di essere una santarellina, a questa conclusione Federico ci è arrivato da solo dopo i miei secchi rifiuti a uscire con lui.

D'altronde nessuno mai si azzarda a dire di no a Federico, ragazzi e ragazze.
Lui è il tipico figlio di papà: bello e sexy come un Dio, presuntuoso, prepotente, egocentrico, viziato. Un coglione su tutta la linea e a me i tipi come lui non mi sono mai piaciuti.

"Ti sei divertita con il tuo amante l'altra sera? Ti ho vista sai, mentre ti facevi sbattere come una puttana, Chiara."

Mi si gela il sangue.

"Ma sbaglio o Claudio è sposato?"

"Non so di cosa stai parlando, sei ubriaco per caso?" nego ma questa reazione non gli piace e infatti tira fuori il telefono e me lo mette davanti agli occhi.

Preme il tasto play e mi mostra un video di me in macchina che scopo con Claudio.

Divento di pietra.

"Allora, Chiara? Dimmi, sono ancora ubriaco o quella che ansima come una puttana sei proprio tu?"

Inspiro fortemente a disagio.

"Cancellalo. Subito."

In cambio mi scoppia a ridere in faccia.

"Tu vorresti darmi un'ordine, puttana? Non credo proprio."

Mi mette una mano sul collo e si avvicina a parlarmi all'orecchio: "Se non vuoi che diffonda questo video, che tutti lo vedano e tutti sappiano che razza di puttana sei, allora ti conviene fare tutto quello che ti dico."

"Scordatelo."

"Sta a te decidere ma lascia che ti dica una cosa, Chiara: io conosco Claudio, abita da sempre vicino a casa mia, e conosco sua moglie. Se questo video arrivasse a lei per Claudio sarebbe la fine, ti odierebbe, e lui ne uscirebbe distrutto, così come te. Ti immagini a girare in strada con tutti che ti guardano perché sanno sei una sfascia famiglia?"

Le sue parole mi colpiscono più di quanto dovrebbero.

"Ti aspetto stasera, alle venti, al garage. Sai dov'è?"

Annuisco.
Sì, che lo so. Lo sanno tutti. Tutto conoscono il posto dove solitamente sta o da solo o con gli amici e in ogni caso quello è il posto in cui ci porta le ragazze a scopare.

"Cerca di essere puntuale altrimenti pubblico il video."

Se ne va lasciandomi come una cretina in mezzo al corridoio.
Sono fottuta.


Schiava del bullo dell'UniversitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora