🔞DIECI🔞

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Federico mi obbliga a inginocchiarmi ai piedi del rettore.
Sento i brividi pervadermi per tutto il corpo e una nuova eccitazione mi attraversa.
Non incrocio mai lo sguardo dell'uomo in piedi che si è già abbassato i pantaloni e tirato fuori il cazzo.
"Avanti, piccola Chiara, prendilo in bocca. Fagli vedere quanto sei brava..."
Lo faccio.
"Niente mani, ti guido io."
È sempre Federico a comandare il gioco.
È sempre sua la mano che mi artiglia i capelli e mi spinge il viso verso in avanti e poi indietro.
Prima lentamente, poi sempre più veloce.
"Così, fino in fondo...brava."
Il rettore è colui che riceve tutto e basta.
Con le gambe leggermente divaricate, le mani sui fianchi e la testa gettata indietro.
Sta godendo, il porco, i suoi versi sono inequivocabili.
"Ingoialo tutto, Chiara, è tutto tuo dolcezza...tutto per te...ti piace?"
Annuisco.
In parte perché è vero.
Mi piace essere usata in questo modo.
Mi piace perché so che è Federico a ordinarlo.
Mi piace perché adoro assecondarlo e farlo felice.
Purtroppo, e non so come ci sia riuscito, mi ha legata a lui e il video con cui mi ha ricattata all'inizio non c'entra niente.
"Lo succhia bene..."
"È allenata, rettore. Ingoia il mio almeno un paio di volte al giorno."
Ridono insieme.
"E la sua figa?"
Federico mi ferma e mi allontana dall'uccello del rettore.
"Chiara, alzati, sdraiati sulla scrivania e allarga le gambe."
Obbedisco come un cane ammaestrato.
Entrambi gli uomini mi guardano dall'alto.
"Mmm...sembra succosa."
"Prego, è tutta sua."
Il rettore si lecca le labbra e si avvicina inginocchiandosi davanti a me.
Inizia subito a pennellare con la lingua in mezzo alle pieghe bagnate.
"Che buona...che buona."
Mi tiene ferma, con le mani poggiate sulle mie mie cosce e io inizio a gemere.
Mi piace quello che sta facendo.
Vado fuori di testa quando dietro di me Federico gioca con i miei seni.
Li tocca, li palpa, li schiaffeggia.
Il rettore gioca con la mia figa ancora un po' poi si rimette in piedi.
"E il culo com'è?"
"Stretto."
"Lo voglio."
"Siamo d'accordo che nessuno mi romperà più i coglioni agli esami?"
"Assolutamente. Hai la mia parola."
Lo osservo mentre il suo viso si piega in un sorriso soddisfatto.
"Chiara, scendi e voltati. Hai sentito il rettore: ti vuole inculare e tu da brava lo lascerai fare."
Deglutisco.
Faccio come dice e il freddo del mobile mi attraversa il corpo quando arrivo a poggiare il seno sopra.
"Che culo fantastico..."
Avverto la presenza del rettore alle spalle e un secondo dopo anche la punta del suo uccello penetrare il buco stretto.
Chiudo gli occhi e le mani a pugno perché il dolore comincia a farsi sentire.
Con le sue mani, il maiale, mi divide le natiche e si spinge dentro di me a poco a poco fino a quando non arriva in fondo.
"Mmm...che troia magnifica..."
Non appena ha sepolto il cazzo dentro di me comincia a spingere a un ritmo regolare.
Non è come quando mi scopa Federico ma io riesco a bagnarmi lo stesso.
Il rettore mi passa una mano sulla figa trovandola grondante di umori.
"Ti piace eh? Così piccola eppure già così troia...ti piace farti prendere da dietro da uno più grande di te?"
Mugolo in protesta quando toglie la mano dalla mia intimità perché anch'io voglio godere.
"Che puttana..."
E mi scopa, mi scopa senza pietà.
Mi stringe i fianchi, mi schiaffeggia il culo.
Mi usa a proprio piacimento.
"Non venirle dentro. Sborra nella sua bocca. Io sono l'unico che può marchiare il suo corpo."
Il rettore mi scopa il culo ancora qualche secondo poi esce mi afferra da un braccio e mi riporta sul pavimento.
"Apri, cagnetta. Bevi la mia sborra."
Mi rimette il cazzo dentro la bocca e sento il suo liquido scendermi in gola.
Grugnisce come un'animale e spinge il bacino fino a quando non si è liberato del tutto.
Si tira fuori e si sistema.
Mi schiaffeggia il viso un paio di volte.
"Avrei giusto un paio di amici che sarebbero felici di giocare con lei..."

Schiava del bullo dell'UniversitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora