⚜️QUATTRO⚜️

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Leggo per la quinta volta il messaggio di Claudio.

Mi ha scritto che gli manco e che vuole vedermi. E a partire da questo punto che cominciano i problemi perché Federico mi ha dato appuntamento proprio per oggi.

Se dovessi fare fede a quello che provo sceglierei di vedere Claudio, anche solo per spiegargli che per adesso è un periodo complicato e che è meglio se non ci vediamo più.
Potrei farlo anche tramite messaggio ma la mia testa malata lo vuole vedere, guardare negli occhi un'ultima volta e fare ancora l'amore con lui.

Con Federico in agguato però, non so quanto sia fattibile come cosa.

Sospiro e maledico tutta la situazione in cui sono riuscita a infilarmi.

Poi, però, decido di rischiare tutto e riaccendo il telefono per rispondere a Claudio confermandogli che anche io voglio vederlo.

Cercherò di non fare tardi all'appuntamento con Federico ma all'uomo che frequento e che mi fa stare bene da mesi non ho alcuna intenzione di rinunciare.

Il pomeriggio scorre lento e io arrivo in anticipo all'appuntamento con Claudio.
Ho davvero voglia di vederlo.

"Bellezza..."

Mi abbraccia e mi stringe forte a sé quando entro in macchina e io sono finalmente libera di lasciarmi andare.

Sono stati giorni infernali questi, e io desidero solo staccare la spina.

"Mi sei mancata tantissimo, lo sai?"

"Mi sei mancato anche tu."

Mi specchio nei suoi occhi e quando sporge la bocca per baciarmi lo accolgo sentendomi per un momento di nuovo a casa.

Claudio comincia a baciarmi il collo e toccarmi dappertutto e io chiudo gli occhi lasciandomi andare.

"Ho bisogno della tua bocca, Chiara..."

Mi mordo le labbra eccitata.
È da un po' che in effetti non glielo prendo in bocca.

Claudio si sbottona i jeans e lo tira fuori. Ci passo sopra una mano sentendo duro sotto le mie carezze.

Ma proprio quando mi abbasso con la testa a prenderlo in bocca la portiera dell'auto si apre e dopo anche quella di Claudio ed entrambi veniamo sbattuti fuori dalla macchina.

Spalanco la bocca sconvolta quando mi trovo davanti Federico.

"Puttana, ora ti faccio vedere io."

Sconvolta mi lascio trascinare non senza provare a protestare.

"Lasciami! Lasciami! Sei impazzito?"

Sento la voce di Claudio alle mie spalle e lo sconcerto è ancora più grande quando vedo quattro ragazzi, probabilmente amici di Federico, tenerlo a forza e trascinarlo.

"Che vuoi fare? Lascialo stare Federico. Lascialo!"

"Devi stare zitta!" urla per poi tirarmi un forte schiaffo sul viso.

"Sei un mostro!"

"Ora lo vedrai in azione questo mostro."

Mi trascina via, a forza, e lo stesso fanno con Claudio e il senso di colpa serpeggia dentro di me.
Federico mi obbliga a seguirlo, mi fa salire in macchina e mette subito in moto.
Guida per diversi minuti e quando l'auto si ferma mi rendo conto che ci troviamo in mezzo al nulla, circondati da alberi alti e una vegetazione fitta.
La paura comincia a crescere.

"Esci."

Mi guardo intorno, una volta fuori dalla macchina e scorgo subito la sagoma di Claudio che via via si fa sempre più vicina fino a quando non mi è proprio davanti.

"Claudio!"
"Chiara!"

Federico mi arpiona un braccio e mi costringe a camminare fino all'ingresso di una vecchia casa che ha tutto l'aspetto di essere disabitata.

"C-che vuoi fare? Perché ci hai portati qui?"

Anziché rispondere lui sorride sadico.
L'interno non è messo meglio dell'esterno sinceramente.
I pochi mobili presenti  sono vecchi e impolverati, al centro della stanza campeggia un divano sudicio e un letto delle medesime condizioni.
La paura aumenta.

Federico mi spinge e io, non aspettandomi un simile gesto, cado a terra.
Claudio, invece, viene obbligato a sedere sul divano e solo ora mi accorgo che lo hanno legato mani e piedi e imbavagliato.

"Lascialo stare, Federico, ti prego."
"Lascialo stare, dici? E perché mai? Non è forse per questo che hai saltato il nostro appuntamento, Chiara? Hai commesso un grave errore e ora ti mostrerò che cosa succede quando non mi ascolti e mi disubbidisci. E indovina un po'? Il nostro caro amico Claudio si godrà lo spettacolo."

Lui scoppia a ridere e anche i suoi amici lo fanno.

"Spogliati, Chiara, ti vogliamo nuda."
"Vogliamo?"
"Non ci sono mica solo io qui, come avrai potuto notare. È cortesia condividere, non trovi anche tu?"
"Federico, no, io..."
"Tu devi obbedire come la brava cagna che sei, e vedi di non farmi incazzare ancora altrimenti non sarà affatto piacevole. Spogliati e parla solo se sei interpellata."
"No."
"No?"

Annuisco.
Federico sorride.

"Pensi davvero di poter fare il cazzo che vuoi, Chiara?"

Lo vedo voltarsi verso il suo amico che è ancora al fianco di Claudio.
Si intendono con uno sguardo e infatti, poco dopo...Claudio viene colpito da un pugno talmente forte da fare male anche a me.

"No!"

Federico mi strattona i capelli.

"Possiamo continuare fino a quando non stramazzerà al suolo. Hai capito o no che non hai scampo?"

Ingoio il nodo in gola.

"Va bene. Va bene, hai vinto."

Schiava del bullo dell'UniversitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora