🔞CINQUE🔞

3.5K 16 0
                                    

In piedi al centro della stanza sono circondata da cinque figure.

Federico e i suoi amici mi osservano, mi scrutano, sogghignano e infine si avvicinano.
So già quello che sta per succedere, e ne ho paura.
Sono certa che nessuno di loro si fermerà nemmeno se glielo dovessi chiedere in ginocchio.

"Sai, da come vai in giro all'università, non avrei mai pensato che sotto nascondessi due belle tette così...sei proprio bona, Chiara. Federico aveva ragione."

Tremo sotto l'assalto della sua mano, non lo conosco nemmeno, forse ora che ci penso l'avrò visto un paio di volte.

E mentre lui inizia a pizzicarmi i capezzoli, un altro di loro si avvicina, mi si mette alle spalle e comincia a toccarmi la figa strofinando le dita su e giù.

Faccio scattare le mani sul suo braccio e stringo forte la presa.

"Mi piacciono le fighe rasate, e la tua è perfetta..."

"Federico dice che è anche stretta, infila due dita dentro vediamo se è vero."

"No! No, vi prego..."

La mia testa scatta di lato due volte.
Federico mi ha appena schiaffeggiata.

"Mi hai rotto il cazzo, Chiara. Devi stare zitta, tu stasera sei a nostra disposizione, mia e dei miei amici, e ti farai fare tutto quello che vogliamo senza fiatare, chiaro?"

"Io non voglio..."

"Me ne fotto di quello che vuoi. Lo voglio io."

Urlo quando il suo amico mi penetra con le dita e inizia a masturbarmi così.

Non ho il tempo di fiatare che qualcuno mi ha infilato la sua lingua in bocca e non contento mi morde anche il labbro.

"Mmh...mi piace il tuo sapore, ma sono sicuro che mi piacerà di più quando avrai il mio sperma in bocca."

"Hai sentito, no? Inginocchiati Chiara e succhia il cazzo del mio amico."

Qualcuno mi spinge di nuovo a terra.
Sento il rumore di una zip e subito dopo ho il fallo di uno sconosciuto di fronte, a un passo dalla bocca.

"Apri cagna, fammi vedere come lo ciucci bene."

Le lacrime scendono dai miei occhi ma sono un controsenso vivente perché nel frattempo..."Piangi come una bamboccia ma intanto hai la figa bagnata, mi stai inzuppando le dita. Sei proprio una troia, Chiara."

E purtroppo ha ragione.
Mi trattengo dall'ansimare, ma intanto sento i miei umori scivolare giù.

Federico mi afferra i capelli e con l'altra mano mi apre la bocca "Prendi il suo cazzo in bocca, subito."

Lo accontento e comincio a succhiare l'uccello del suo amico che non perde tempo a infilarlo fino in fondo.
Tossisco e cerco di spostarmi ma Federico non è d'accordo.

"Eh no, cagna, non me ne frega un cazzo se soffochi, lo devi ingoiare tutto per bene, come la brava puttana che sei. Non è questo che stavi facendo in macchina con quello stronzo?" dice riferito a Claudio e solo ora sembro ricordarmi della sua presenza.
"Ma non preoccuparti, Chiaretta, che stasera non resterai a secco di cazzi. Ne hai quanti ne vuoi. Siamo tutti qui per questo."

Poi si volta verso Claudio e sorridendo sadico gli dice: "Guardala mentre ingoia e si fa fottere da tutti tranne che da te, coglione."

L'amico, intanto, quello che mi sta facendo un ditalino, intensifica i movimenti e mentre faccio un pompino all'altro comincio a muovermi impazzita.

"Guardala come gode, Fede, avevi ragione tu: è una troia."

"E stasera le sfondo pure il culo..."

Brividi mi riempiono la pelle ma non è solo paura, è anche eccitazione quella che sento e allora mi ripeto mentalmente che sono malata, che non può piacermi tutto questo, che non posso eccitarmi all'idea di averli tutti per me, che fanno a turno a scoparmi e a usarmi, ma è proprio così che mi sento.

"Continua così, dai...spompinami che sto quasi venire..."

Faccio del mio meglio anche se non è facile, e anch'io sento che sto per venire.

Ma sul più bello per me il ragazzo che mi stava toccando smette all'improvviso e io mi sento frustrata per aver mancato l'orgasmo.

Federico se ne accorge e ritorna verso di me ridendo e schiaffeggiandomi il viso.

"Tu sei in punizione, cagna, non avrai orgasmi stasera. Stasera sei solo una puttana che ci deve soddisfare. Te li devi meritare e tu ti sei comportata da vera stronza."

"Ahhh, sì, ti sborro in bocca..."

Neanche un secondo dopo mi ritrovo con la bocca piena di umori e Federico è pronto con una mano a tenermi aperta la bocca.

Mi sposta il viso verso Claudio e dice: "Che te ne pare? Mmh? Non è uno spettacolo con la bocca piena di sborra? E non è la tua. Tu non la toccherai più o alla prossima ti rovino. Capito?"

Claudio annuisce convulsamente e un po' dentro di me, mi delude.

È in inferiorità numerica, è vero, ma è altrettanto vero che non ha mosso un muscolo né ha detto una sola parola, un suono, da quando hanno cominciato ad abusare di me e del mio corpo.

"Ingoia tutto, Chiara, che ora ti sfondiamo."

Schiava del bullo dell'UniversitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora