🔞TREDICI🔞

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Federico è una furia, arrabbiato così non credo di averlo mai visto, nemmeno quando mi ha beccata con Claudio.
Mi trascina tenendomi stretta per mano e ci fermiamo solo quando arriviamo alla sua macchina.
"Sali." mi ordina mollando la presa per andare al posto guida.
Ma se qui c'è una persona veramente incazzata allora quella sono io, non lui.
Incrocio le braccia al petto e con aria di sfida gli dico: "No, non vengo da nessuna parte con te."
Federico si blocca con una gamba praticamente già dentro, solleva lo sguardo verso di me e socchiude gli occhi.
Il suo modo di guardarmi non promette niente di buono ma me ne frego.
"Chiara, non costringermi a venire lì e infilarti dentro la macchina a forza. Sali. Ho. Detto."
"Sei forse diventato sordo? Cos'è la musica di Ibiza ti ha perforato i timpani?"
Scuote la testa lentamente, schiocca la lingua al palato e in un attimo mi raggiunge.
Provo a essere più veloce di lui, a spostarmi di lato quando prova a chiudermi con le braccia ai lati del mio corpo ma con lui non c'è mai partita.
"Dimmi la verità, Chiara: ti stai impegnando proprio a farmi girare i coglioni, ma la domanda è: perché?"
Il suo respiro si fonde con il mio e il suo profumo, che tanto mi è mancato mi riempie le narici e arriva ai polmoni.
Mi inumidisco le labbra perché la sua vicinanza mi fa sempre un effetto strano, è come se riuscisse, con la sua sola presenza a risvegliare il mio corpo da un lungo letargo.
"Potrei farti la stessa domanda..."
Ci guardiamo negli occhi per lunghi secondi, poi senza preavviso mi afferra i capelli, affonda le dita e mi spinge verso di lui.
"Hai osato spegnere il telefono e renderti irrintracciabile...e ora vengo qui e ti vedo in spiaggia assieme con un altro. Dimmi: cosa dovrei pensare secondo te?"
Mi obbliga a guardarlo negli occhi ed è difficile perché nonostante il fatto io sia incazzata con lui e il suo comportamento di merda vorrei tanto baciarlo e sentire le sue mani addosso a me.
Mi è mancato.
Mi è mancato da morire.
"Ah ma allora te ne sei accorto? Che strano, sono giorni e giorni che ti comporti da stronzo e non ti fai sentire. Ma capisco che Ibiza sia parecchio impegnativa specie se fai le ore piccole in dolce compagnia."
Federico schianta la sua bocca sulla mia e in un attimo ritrovo tutto il respiro che mi è mancato senza di lui.
Senza rendermene conto gli ho già poggiato le mani sulla camicia, stringendo forte il tessuto tra le dita.
Quando ci stacchiamo abbiamo entrambi l'affanno.
"Sei gelosa, piccola Chiara?"
Scuoto lentamente la testa, orgogliosa.
"Puoi farti chi vuoi per me, questa è solo un'altra dimostrazione che insieme io e te non c'entriamo niente e..."
Torna a baciarmi, questa volta con molta più irruenza e prepotenza.
Con la lingua mi fa sua e le sue mani si sono già spostate sul mio sedere e lo palpano senza ritegno.
La sua bocca si sposta sul mio collo che lambisce affondando indenti e graffiandomi la pelle.
E io sono già in estasi.
Mi solleva, in uno scatto improvviso, e attorciglio le gambe al suo bacino mentre mi ritrovo schiacciata sulla fiancata della macchina.
Federico spinge il bacino verso di me, una volta, due poi tre e ringhia a ogni affondo.
"Lo vedi come siamo perfetti insieme? E tu hai pure il coraggio di dire che non c'entriamo niente?"
Gli stringo le spalle, lui striscia la sua erezione già pronta contro la mia intimità già umida e sento di volere di più.
"Sono stato ogni fottuto giorno incazzato come una bestia, Chiara. Mi mancavi, ti volevo con me, e il pensiero di non esserti vicino, di non sapere cosa facevi, di limitarmi a sentirti per telefono mi ha fatto andare fuori di testa."
Le sue parole sono un pugno allo stomaco.
"Lo hai nascosto bene, allora, perché dalle foto che ho visto mi sembrava ti stessi divertendo."
"Non ho scopato con nessuna, Chiara, ho sempre avuto la testa a te."
Mi sporgo a baciarlo per prima e la sua bocca si apre per me subito. Gli mordo le labbra, gli stringo i capelli e ansimo quando una sua mano oltrepassa le mutandine e mi tocca spudoratamente.
"E invece tu? Chi cazzo era quel damerino? Mmh?"
Con il suo tocco mi stordisce e con i baci mi ubriaca di lui.
"Sono uscita di casa per prendere un po' d'aria, perché stavo impazzendo. Da quando sono arrivata non ho fatto altro che pensare che avrei preferito stare con te, che avrei dovuto venire con te perché mi sei mancato ogni secondo di ogni giorno." lo confesso tanto ormai..."Ho incontrato Mattia per caso, quando sei arrivato tu c'eravamo appena salutati."
"Cazzo quanto ti voglio, piccola Chiara...Abbassami i jeans, tiralo fuori."
"Siamo in mezzo alla strada potrebbe..."
"Non me ne fotte un cazzo di chi potrebbe vederci, ho bisogno di entrarti dentro e non posso più aspettare.
Siamo presi da una passione incontrollabile e mi affretto a tirargli fuori l'uccello prima che con una spinta vorace mi penetri a fondo.
"Federico!"
"Sei mia Chiara, mia! Mia! Mia! Solo mia!"
Spinge come una dannato e io non chiedo di meglio.
"Sono gelosa, ho spento il telefono perché vederti insieme a un'altra mi ha fatta incazzare di brutto. Sono gelosa di te."
Il sorriso che gli apre sulla bocca mi fa venire voglia di baciarlo sempre, per sempre.
"Sono tuo Chiara, come fai ancora a non capire quanto cazzo mi fai impazzire? Non esiste nessuna che voglia come voglio te."
Federico esce da me, mi fa scendere e voltare.
"Piegati. Voglio fotterti così, in questa posizione."
Mi penetra ancora portandomi a un passo dall'orgasmo solo con una stoccata. Le sue mani mi afferrano i seni, li stringono e per quanto provi a trattenermi non ci riesco e grido per lui.
"Che porca che sei...quanto mi è mancato scoparti..."
"Anche a me..."
"Sì? Ti è mancato avere il mio cazzo dentro?"
"Da morire..." ammetto.
"Da ora in avanti non dovrai più privartene. Non ti permetterò più di allontanarti da me, Chiara, mai più. Altrimenti vado fuori di testa."
Mi sculaccia, mi morde una spalla, gioca con i miei capezzoli duri e gode, gode a ogni spinta, gode con me, per me.
È me che vuole.
"Cazzo sto venendo...vieni anche tu dai...non resisto ancora, cazzo! Cazzo! Cazzo!"
Esplodo in un orgasmo totalizzante, che svuota e mi riporta alla vita.
"Ti amo. Non dubitarne mai."

Schiava del bullo dell'UniversitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora