Lo ammetto, pensavo che tornare a casa mia per l'estate fosse la cosa migliore.
Mi sono accorta che non era così in pratica subito, non appena sono salita sul treno, poi durante tutto il viaggio, e anche non appena sono arrivata.
Non che mi dispiaccia stare con la mia famiglia ma...accidenti quanto mi costa ammetterlo a me stessa: mi manca Federico.
I giorni sembrano non passare più, le ore mi appaiono interminabili e sento un malessere crescere dentro di me in modo sempre più prepotente.
Ho già dato il nome a questo: è astinenza.
Ho voglia di lui, ho troppa voglia di lui.
Non ci siamo sentiti molto in queste settimane, e per quel poco che lo abbiamo fatto lui si è sempre mostrato freddo e scostante.
Questa cosa, questo suo atteggiamento verso di me mi ha fatta incazzare e non poco, a tal punto da prendere la decisione di spegnere il telefono ieri, e ancora oggi, a distanza di un giorno non l'ho ancora acceso.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata aver visto, attraverso i social, nel profilo di una conoscente comune una sua foto mentre si dà alla pazza gioia nel luogo dove sta trascorrendo le sue vacanze. Ovviamente si tratta di posti a cinque stelle, roba per fighetti, figli di papà come lui, luoghi e vita in cui io non c'entro niente.
Non è una lamentela la mia, non si tratta nemmeno di sentirmi meno degli altri, semplicemente io e Federico insieme non c'entriamo nulla. Conduciamo due vite diverse, proveniamo da famiglie diverse, e questo non potrà mai cambiare.
Il fatto che lo abbia visto fare il deficiente con un'altra, uguale a lui, mi ha solo datoa conferma.
Solo che adesso ci sono talmente dentro che è difficile, tanto, stargli alla larga, e per la prima volta ho sperimentato quel qualcosa in grado di rendere folle un uomo, una donna: la gelosia.
Mi alzo dal divano dove mi sto annoiando a morte e decido di andare a fare una passeggiata.
Cammino fino al lungo mare, mi tolgo le scarpe, e affondo i piedi sulla sabbia.
"Chiara?"
"Mattia? Ciao, è un sacco che non ci vediamo, come stai?"
Il ragazzo che si sta avvicinando adesso è un vecchio compagno di scuola. Abbiamo insieme soltanto le medie, nella stessa classe, e poi ci siamo ritrovati nello stesso gruppo di amici.
Mattia è un ragazzo brillante, simpatico, e molto gentile.
Ci sono giorni in cui la mia mente in maniera lucida è convinta che un tipo come lui è proprio quello che fa per me, poi però si palesa davanti l'immagine di Federico e tutto, ogni cosa, ogni persona, perde di senso.
Perché è lui ciò che voglio, non posso negarlo più, e anzi farlo rende tutto più faticoso.
"Io sto bene, grazie, e tu che mi racconti? Frequenti l'università in città giusto?"
Sto per rispondere alla sua domanda quando un braccio muscoloso mi si poggia su una spalla e il mio corpo lo riconosce subito.
"Sì, frequenta l'università in città, con me."
"E tu sei?"
Immagino già il suo sorriso serafico senza avere bisogno di voltarmi a guardarlo per confermare la mia ipotesi.
"Il suo ragazzo, mentre tu..." lo indica prima e poi gli spinge l'indice contro al petto "sei di troppo."
Mattia diventa tutto rosso in faccia, è davvero un bravo ragazzo e io provo come posso a smorzare la tensione che si è appena creata.
Rimando a dopo il momento in cui mi lascio sopraffare dalla sorpresa e dalla felicità di averlo qui.
"Fede..."
"Noi facciamo i conti tra un po', piccola Chiara, non sprecare fiato che poi ti servirà."
Mi irrigidisco immediatamente al suono della sua minaccia velata ma allo stesso tempo mi rendo conto da sola che è pure ciò di cui più sentivo la mancanza.
"Stavamo solo parlando, amico..."
"Io non sono tuo amico, e tu, proprio come tutti gli altri, non sei autorizzato a parlare con la mia donna. È chiaro il concetto? Ora te ne vai con le tue gambe oppure ti mando io a calci in culo?"
Mattia sgrana gli occhi e sofferma per un secondo lo sguardo su di me.
"Non devi guardarla!" ringhia Federico contro di lui e io mi faccio piccola piccola tra le sue braccia.
Mattia se ne va, si allontana senza nemmeno salutare e non ho alcun dubbio sul fatto che da questo momento in poi non mi parlerà più.
Lo seguo con lo sguardo solo un momento, prima che Federico mi afferri per i capelli e mi volti con violenza verso di lui.
"Che cazzo pensavi di fare?"
Volendo potrei spiegargli il fatto che conosca Mattia da anni ma il fatto è che...non voglio.
"Non sono cazzi tuoi! Dove hai lasciato le tue amichette del cuore?"
Un sorriso sadico gli si disegna sulla bocca di velluto.
"Adesso te lo dò io un bel cazzo, e giuro che non mi fermo nemmeno se ti vedo piangere, Chiara."
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Schiava del bullo dell'Università
Short Story🔞ROMANZO EROTICO🔞 Chiara ha vent'anni e da circa sette mesi frequenta un uomo molto piu grande di lei con il quale ha una relazione clandestina poiché lui è sposato. Federico è il classico ragazzo ricco e viziato e annoiato dalla vita così come d...