Il viaggio dal ristorante a casa è stato veloce.
Peccato però che Federico non mi abbia portata a casa mia ma a casa sua.
Non avevo idea di dove abitasse e mi fa un certo effetto stare qui.
"Vieni."
Camminiamo mano nella mano all'interno di un appartamento enorme all'ultimo piano di un palazzo di recente costruzione.
Federico apre una porta che si rivela essere quella della camera da letto e non mi dà nemmeno il tempo di entrare dentro che ha già le mani ovunque su di me.
"Ti voglio scopare, Chiara. È da tutto il giorno che non penso altro che a questo."
Brividi si propagano per tutto il corpo.
"E ora finalmente posso fotterti..."
Con le mani sul mio vestito stringe la presa facendo pressione e riducendo a brandelli la stoffa.
È un peccato, mi piaceva.
"Che spettacolo che sei...tutta mia..."
Ed è davvero strano il modo in cui la mia mente elabora il fatto di quanto sia cominciato a piacermi essere sua.
Federico mi bacia dappertutto, gioca con me e si diverte a strapparmi gemiti su gemiti e ancora non è dentro di me.
Mi solleva in aria e mi butta di schiena sul letto.
Le lenzuola nere sono perfettamente in pendant con lui, con tutto il suo essere.
Gli slip fanno la stessa fine del vestito e più in fretta mentre i miei nudi si muovono andando incontro ai suoi movimenti.
"Che bella che sei, Chiara...giuro che mi fai impazzire. È dal primo momento che ti ho vista che ti voglio."
"Hai dovuto farmi cedere a un ricatto per avermi..."
Ci guardiamo negli occhi qualche secondo.
"Sei tu che hai fatto la difficile. Poi quando ho visto che ti vedevi con Claudio non ci ho visto più."
"Perché?"
"Perché lui non ti merita."
"Tu invece sì?"
Mi circonda il viso con entrambe le mani un secondo prima di rispondermi: "Io darei fuoco al mondo intero per te. Ancora non lo hai capito?"
Le sue parole muovono un fuoco dentro di me incontrollabile e stavolta, per la prima volta da quando tutto è cominciato, sono io a baciarlo e a prendere l'iniziativa.
Federico mi lascia fare anche se riprende il comando pochi secondi dopo e io rimango intrappolata nella danza sensuale che fanno le nostre lingue insieme, una melodia meravigliosa.
Presa da un coraggio che con lui non mi appartiene gli poggio le mani sul petto e faccio leva fino a quando non lo butto giù così che sia lui a essere di schiena sul letto.
Federico spalanca la bocca sorpreso e in un certo senso ha ragione.
Senza mai distogliere lo sguardo da lui gli salgo a cavalcioni e le sue mani corrono, forti e salde, sui miei fianchi.
"Mi piace quando prendi l'iniziativa, piccola Chiara..."
"A me piaci tu." mi lascio scappare e quando sorride il mio cuore corre a galoppo.
"Cavalcami. Fammi vedere quanto ti piace." mi dice poi spostando una ciocca di capelli dal mio viso che è ricaduta davanti agli occhi.
Mi mordo le labbra e con una mano vado alla ricerca della sua erezione. La prendo tra le mani scoprendola pronta e già dura per me.
Con il suo aiuto mi sollevo quel tanto che basta a impalarmi e mi riabbasso piano.
Gemiamo entrambi quando i nostri corpi entrano in collisione.
La fusione tra di essi manda scariche di adrenalina per tutto il mio corpo.
Getto la testa indietro e gli occhi si chiudono, si sbarrano, per la moltitudine di emozioni che mi fa provare.
"Così, piccola, così, scopami così. Cristo, quanto sei porca..."
Tremo per le sue parole ma anche per la sua lingua che ora pennella i miei seni alternando prima l'uno e poi l'altro.
Poi, all'improvviso, afferra i miei capelli e spinge la mia testa verso la sua bocca.
"Ho bisogno di baciarti, Chiara, subito."
Non gli nego nulla anche perché sarebbe sciocco dal momento che è quello che voglio quanto lui e forse anche qualcosa di più.
I suoi denti mordono, graffiano, i miei e io mugolo in protesta ma anche di piacere.
Immergo le dita tra i suoi capelli e tiro forte lasciando che sia lui ora ad ansimare per me.
"Più forte...fottimi di più, Chiara, dai..."
Cerco di accontentarlo, di farlo impazzire muovendomi più velocemente e più a fondo ed è uno spettacolo osservarlo immerso nel piacere.
Federico comincia a spingere con il bacino da sotto e io perdo il lume della ragione.
Godo e urlo come un'ossessa mentre sento l'orgasmo montare e il piacere crescere di pari passo alla mia follia.
"La tua figa mi stringe così bene, cazzo, vieni Chiara, urla per me..."
Non che non lo stia facendo già è ovvio.
"Di chi sei?" domanda tenendomi stretta a sé e scopandomi da sotto senza sosta facendo andare fuori di testa.
"Tua..."
"Si, piccola Chiara, sei mia. Sei sempre stata mia."
Arpionando le sue spalle con le mani vado incontro all'orgasmo e me lo prendo tutto godendo di ogni sensazione.
"Federico!"
"Sì, piccola, sì, sono qui, non ti lascio. Prendilo tutto...godi con me, Chiara."
E lo faccio proprio come lui.
Arriviamo insieme all'apice del piacere ansimando come pazzi, esausti e con i cuori impazziti.
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Schiava del bullo dell'Università
Short Story🔞ROMANZO EROTICO🔞 Chiara ha vent'anni e da circa sette mesi frequenta un uomo molto piu grande di lei con il quale ha una relazione clandestina poiché lui è sposato. Federico è il classico ragazzo ricco e viziato e annoiato dalla vita così come d...