🔞TRE🔞

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FEDERICO: CI VEDIAMO IN BAGNO PER PRANZO E VEDI DI ESSERE PUNTUALE TROIETTA.

Questo è stato il messaggio di Federico stamattina e è ora di pranzo e io ho appena aperto la porta del bagno dei ragazzi.

Federico lo noto subito, se ne sta appoggiato alla parete a fumare.

"Eccoti, Chiara. Vieni qui accanto a me."

Mi avvicino.

Federico mi annusa e le sue mani si posano senza troppa cerimonia sui miei glutei.
Profuma di erba, si è fatto una canna.

"Ti voglio scopare, Chiara. Fatti fottere, voltati."

La sua voce mi mette i brividi.

"Piegati, fammi vedere questo culetto da troia che hai."

Federico mi piega davanti la finestra e mi abbassa i jeans.

Mi accarezza i glutei prima di schiaffeggiarli e infine mi scosta le mutandine e si fa strada con un paio di dita dentro di me.

Dura qualche secondo, giusto il tempo di liberarsi il fallo e penetrarmi con quello.

Lo sento dappertutto, è enorme.

Federico si spinge dentro di me come un dannato e ho paura che le mie urla vengano udite da tutti.
Per ovviare al problema mi tappa la bocca con una sua mano mentre continua a spingersi e a spingere portandomi a sentire i miei tessuti allargarsi per il suo passaggio.

Non ho mai fatto niente del genere. Non l'ho mai fatto così...
Claudio non si avvicina lontanamente al modo di scopare di Federico, e fino a questo momento non mi è mai dispiaciuto né mi sono mai soffermata sulla cosa ma ora...ora che lo sento, ora che lo vivo, devo ammetterlo: Federico mi fa godere come Claudio non è mai stato in grado di fare.

È un peccato che sia un vero stronzo.

"Mi stai bagnando tutto il cazzo, Chiara, ti piace? Mmm? Hai sempre fatto la puritana del cazzo ma ora godi se ti scopo?"

Mi parla all'orecchio, sottovoce, mi stuzzica il clitoride con le dita, mi tocca il seno, tira i capezzoli, e ha ragione: mi bagno perché mi sta piacendo tutto questo e non dovrebbe, è questo il problema.

"Ti scopa così quel coglione di Claudio? Ti bagni così solo per me o pure per lui, Chiara?"

E quando non rispondo persa nel vortice dei miei pensieri e delle sensazioni piacevoli che si irradiano in tutto il mio corpo, Federico mi sculaccia più e più volte.

La mia pelle brucia sotto il suo controllo e il mio corpo non reagisce più a me ma a lui che sembra governarlo molto meglio.

"Mi devi rispondere, puttana? Hai capito?"

"S-solo...solo per te."

"Mmm...bene...molto bene..."

Federico mi abbassa con forza la testa sul marmo della finestra e in questo modo sono ancora più esposta, ancora più aperta per lui.

"Che culo che hai, Chiara...sei magnifica, lo sai? E pure sprecata con un coglione come quello. Sono sicuro che non ti ha mai fatto godere...o sbaglio?"

E nel frattempo spinge il cazzo più rudemente dentro di me lasciandomi ansimare nella sua mano ancora stretta nella mia bocca.

"N-non sbagli."

"Proprio come immaginavo. E ora dimmi, Chiara: vuoi godere?"

"Sì..."

"Farai sempre tutto ciò che ti chiedo? Mi obbedirai sempre?"

"Sì, sì ti prego..."

Arrivo a supplicarlo quando avvertì l'orgasmo farsi più intenso e vicino.

"Mmm...che brava troietta che sei... tranquilla piccola, ti faccio venire adesso. Diamo una bella strofinata a questa figa."

E nel momento stesso in cui lo fa, nel momento in cui mi tocca il clitoride durissimo io esplodo e vengo in un orgasmo potentissimo.

"Così, da brava, vienimi sul cazzo..."

La mia testa si svuota di ogni pensiero.

Federico mi sbatte il fallo dentro ancora un paio di volte poi si toglie e mi fa inginocchiare.

Si masturba velocemente e mi viene copiosamente sulla faccia imbrattando la tutta del suo seme.

"Ahhh ahhh! Sì, cazzo..."

Poi mi guarda dall'alto e sorride.

"Puliscimi ora."

Lo prendo tra le mani e tiro fuori la lingua fino a quando non è soddisfatto.

"E brava la mia puttanella...sei entrata nella parte eh?"

Poi se ne va lasciandomi sola, umiliata e più che soddisfatta.


Schiava del bullo dell'UniversitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora