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data: 21 marzo 2006
orario: 07:00

la sveglia del telefono suonò e letteralmente la spensi buttando la mano su di esso.
neanche io capisco il bisogno di svegliarmi così presto se le lezioni iniziano alle otto e io ci impiego venti minuti a prepararmi.

però vabbè, con molta fatica mi alzai ed andai in bagno dove mi sciacquai la faccia e mi lavai i denti, tutto ciò praticamente dormendo.
tornai in camera ed indossai dei jeans con una maglia maniche corte dell'adidas.

tornai in camera ed indossai dei jeans con una maglia maniche corte dell'adidas

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presi il mio zaino e mi avviai verso la scuola.
sono le sette e trenta e le porte erano già aperte, in italia non era così.
decisi di entrare per posare le zaino e le voci degli studenti mi stavano facendo venire mal di testa.

arrivata in classe buttai lo zaino all'ultimo banco e mi misi in tasca sigarette ed accendino.
tornai di sotto e mi avviai verso il cortile per fumare la mia amata sigaretta mattutina.

TOM KAULITZ
ultimamente spio molto la nuova ragazza camilla johnson, mi attrae abbastanza, si crede più forte di me?
crede che possa prendere il mio posto?
non penso proprio.

la stavo guardando mentre attraversava il corridoio per andare in cortile e dato che non li ho ancora parlato da quando è arrivata decisi di andare a fargli vedere chi sono.

mi avvicinai a lei ma non troppo, feci sprofondare le mie mani nelle tasche dei miei jeans e cercai di attirare la sua attenzione.

«ehi tu.»

tirai fuori tutta la mia voce per farmi sentire, infatti lei si girò e mi guardò negli occhi.
mi venne subito un colpo di freddo.

«dammi i tuoi soldi se non vuoi che ti stenda» dissi scroccando le nocche per farle paura.

«non ho nulla»
non ha reagito, perciò le afferrai il braccio stringendolo leggermente forte, dai ora me li darà sicuramente.

«non sto scherzando, dammi i tuoi soldi.»
«neanche io sto scherzando.»
tirò il braccio verso di lei così da farmi mollare la presa.

la guardai arrabbiato dal suo comportamento e poi sospirai.
non sembrava proprio mostrare emozioni, ne paura, ne rabbia, ne tristezza, ne ansia, ne niente.
cazzo di solito le altre ragazzo si cagano in mano quando mi vedono.
magari se la insulto ci rimane in pò male no?

«sei davvero così stupida da non avere soldi?»
«e tu che li chiedi agli altri?»

nulla, mi sta facendo innervosire.
alzai gli occhi al cielo e feci una risatina sarcastica.
«perché sono il bullo della scuola e così vanno le cose perciò tu fai quello che io ti dico»
«altrimenti?»
«altrimenti farò di tutto per farti passare un'anno infernale qua dentro.»
«ok?» *dice per poi tornare a camminare*

mi feci prendere dalla sprovvista quando lei si voltò e riprese ad andare avanti, gli altri mi avrebbero obbedito, ma lei era diversa.

«ehi!» *dice alzando la voce*
«oh»

mi avvicinai velocemente a lei, non sono abituato a questi tipi di rifiuto, il che mi fa impazzire.

«dove stai andando?»
«in cortile a fumare»

alzai un sopracciglio.

«sei una di quelle.»
mi guardò confusa e mi fece sorridere.
iniziai a guardarla da testa a piedi mentre incrociavo le braccia e mi appoggiavo al muro.

«le ragazze che fumano»
«si, ci sono problemi?»
«nessun problema, anzi, mi piacciono le ragazze che fumano.»
«bene.» *si volta e continua a camminare verso il cortile*

il mio sguardo rimase sulla sua figura, so bene che lei non è come le altre e questo mi incuriosisce ancora di più, ma allo stesso tempo, mi faceva girare la testa.
che diavolo mi succede?!

dopo qualche secondo lei era ormai uscita, scossi la testa e la seguì fuori.
la trovai seduta su un muretto e mentre fumava e guardava il cielo, sembra persa.
la raggiunsi e mi appoggiai al muro di fronte a lei con le braccia incrociate.

«sei anche una sfigata che non tiene in considerazione la sua salute»
«sto cazzo della mia salute, ora vorrei stare da sola posso?»

sorridendo divertito, alzai le mani in segno di resa, è la prima cazzo di volta che qualcuno mi risponde così.
«okay, okay..starò in silenzio..»

rimasi zitto per un po' a guardarla, ero fisso su di lei, studiavo ogni suo singolo movimento.

«vorrei che ti levassi dai coglioni kaulitz, sei inquietante.»

alzai un sopracciglio appena sentì chiamare il mio cognome, la guardai seriamente ma poi il mio sguardo si ammorbidì.

«e se non lo faccio?»
«ti arriva un pugni in bocca»
«un pugno in bocca?»
«si»

mi piaceva il modo in cui mi trattava come se niente fosse, le altre ragazze mi avrebbero guardato con le lacrime agli occhi pregando che non fosse vero.
mi avvicinai poco di più al muretto e inclinai la mia testa per riuscire a guardarla meglio dato che lei era distesa sul muretto.

«davvero?» le chiesi sorridendo.
«non mi credi kaulitz?»
«provalo»

una risatina uscì dalle sue labbra, dai è impossibile che me lo dia davvero.
però lei serrò i pugni e appoggiò la sua sigaretta tra le labbra per poi colpirmi.

il mio sorriso morì immediatamente, tra poco mi girava la testa completamente.
«porco-» *si tocca il punto in cui l'aveva preso e torna a guardarla, nei suoi occhi c'era una scintilla.*

lei invece sorrideva ancora facendo un tiro, sono stupefatto.
«sei davvero una bastarda!»
«ora te ne andrai?»
«perché dovrei andarmene?»
«ne vuoi un'altro?»

non risposi, mi ripulì il sangue che usciva dalla bocca con il dorso della mano e tornai a fissarla.
«sei completamente fuori di testa.»

appena mi appoggiai al muretto di fianco a lei, si alzò ed iniziò a camminare dall'altra parte del cortile.
la guardavo da lontano e mentre mi morsi un labbro ridacchiai tra me stesso.

non so cosa mi sia preso, se fosse stata un'altra ragazza non avrei reagito così, forse le avrei tirato uno schiaffo oppure le avrei urlato contro.
invece con camilla non avevo le forze di fare niente, l'ho trattata diversamente dalle altre ragazze e ciò non è giusto.

io non posso cadere di livello e non posso permettere che altre gente pensi che sia più forte di me, soprattutto se è una ragazza.

CONTINUA...
raggheiii
ecco a voi il primo capitolo
non vedevo l'ora giuro 😭😭

enemies OR lovers? - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora