5 Concerto

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È strano a dirsi, ma non vedevo l'ora che arrivasse questo giorno.

Il giorno del maledettissimo concerto.

È dalla sera del suo compleanno che Hettie mi fa una testa tanta.

Purtroppo non ho lavorato questa settimana, quindi è stato peggio di un incubo sentirla ogni giorno parlare del gruppo.

Ogni giorno.

Ogni ora.

Il concerto inizierà verso le 21:00, prenderemo un taxi per andare allo stadio e lo riprenderemo per tornare a casa.

Non disturbiamo mamma e papà.

Sono le 16:00 e Hettie si sta già preparando.

Mi trovo in tuta e con il telefono sul letto.

In realtà sto cercando di capire quali canzoni potrebbero essere suonate stasera.

I titoli sono carini.

La voce che le canta è bleah.

<< Ren, mamma mia sono così emozionata! Ti immagini che Neville mi guarda? Potrei svenire da un momento all'altro. >>

<< Io non ti prendo al volo, sappilo. >>

<< Dici sempre così, ma poi mi aiuteresti sempre. >>

<< Dici che va bene se mi vesto di nero?>>

<< Anch'io mi vestirò di nero, quindi sì. Tanto sei così bella che farai sfigurare tutti in quel prato VIP>>

<< Una Ren dolce. Perché non sei sempre così?>> mi domanda mentre si mette il rossetto davanti allo specchio.

<< Dolce mi vedi solo tu. Per gli altri devo sempre apparire acida e arrogante >> rispondo posando il telefono sul letto.

<< Ma perché ti comporti così, Ren?>> mi guarda attraverso lo specchio e ci vedo della compassione.

Detesto la compassione.

<<Perché se ti mostri vulnerabile, le persone ne approfittano. Ti sfruttano e ti abbandonano.
Se ti mostri forte, le persone hanno timore, perché sanno che hai il controllo della situazione e non possono ferirti>> dico con una smorfia.

<< Anche tu sai che le persone forti in realtà sono le più fragili >> questa volta si gira dalla mia parte e si appoggia con le mani sulla scrivania.

<<Sono una persona complessa, con molti livelli di profondità. Ogni livello che viene rivelato può essere emotivamente impegnativo, e non tutti sono in grado di gestire la mia complessità.  Ma tu l'hai fatto. Quindi solo tu meriti di vedere il mio lato dolce.
Insomma sono una cipolla. >>
Dico soddisfatta per sviare il discorso.

Hettie ride e non ribatte. Ha capito che il discorso è finito.

Sono diventata acida dopo la morte dei miei.

Prima ero solare, amavo gli abbracci dei miei genitori. Ogni volta che ne avevano occasione, mi davano tanti baci sulle guance, sulla punta del naso, in fronte e sul mento.

E io ridevo.

Invece ora non tollero i baci e gli abbracci.

Se qualcuno mi abbraccia, non ricambio.

Rimango rigida.

Mi ero ripromessa di non affezionarmi più a nessuno, non volevo più soffrire come ho sofferto per la perdita dei miei.

Ma con la famiglia McMillan è stato diverso.

È come se fossero stati mandati apposta per farmi stare bene.

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