29 Lacrime

5 2 6
                                    

Lorenza

Non ho mai pianto per un ragazzo, non capisco perché sto reagendo così. Nemmeno quando il mio primo fidanzatino mi lasciò ebbi questa reazione, e avevo undici anni.

I singhiozzi escono rumorosi e non riesco a fermarli, così come le lacrime. Non vorrei chiamare Hettie e farmi vedere in queste condizioni, so che farebbe di tutto pur di venire qui.

Abbraccio il cuscino come se fosse la mia ancora di salvezza.

Quando stavo per addormentarmi per la stanchezza causata dal pianto, sento un lieve bussare alla porta. Credendo che fosse Etienne, faccio finta di nulla.
Ma il bussare persiste e una voce mi fa capire che non è quella del francesino che conosco bene.

<<Lorenza, sei qui dentro?>> Mi domanda Gérōm da dietro la porta.
<<No>> Rispondo tirando su col naso.

Gérōm apre la porta e appena mi vede dice <<Sapevo che qui in casa ci fosse un fantasma, ma non pensavo che potesse piangere ed essere così bello>>.

<<Per favore, le tue frasi da rimorchio no, non sono proprio in vena>> dico cercando di asciugare il più possibile le lacrime.

<< C'entra mio fratello, non è vero?>> mi domanda avvicinandosi al letto e si siede vicino a me.
<< Di sicuro non piango perché non mi piace il panorama visto dal vigneto>> dico sforzando un sorriso, ma senza successo.

<< Sembra strano ma così dimostra di tenerci. Non so cosa ti ha detto, ma per farti piangere è una cosa grossa, ma non dargli troppo peso.>> cerca di rincuorarmi.

<< Perché non ti sopporta? Cosa è successo? Neanche gli altri nostri amici sapevano della tua esistenza.>>

<< Sono andato a letto con la sua ragazza cinque anni fa. Ci ha scoperti e da lì il nostro rapporto si è incrinato, molto. >>

<<Perché mai hai fatto una cosa del genere? È disgustoso!>> dico, schifata dal suo racconto.

<<Perché lo tradiva da tempo, ma lui era troppo innamorato per accorgersene. Lo so perché l'ho vista baciarsi con un ragazzo che poi ho scoperto essere il fratellastro. Ho provato a dirglielo non in modo diretto, ma non mi credeva. Mi diceva sempre che fossi geloso di lui e che mi inventassi le cose.>>

<< Allora ti è venuta la brillante idea di andarci a letto insieme? >> Chiedo sorpresa.
<< Non è come pensi >> dice mettendo le mani avanti.
<< E cosa penso? Delucidami >>
<<Lui ha visto solo lei in intimo, l'ho portato in quella stanza con l'inganno. Ho fatto finta di uscire dal bagno e casualmente l'ho trovato lì. Ha troncato subito la relazione e da quel momento in poi non ha mai portato nessuna ragazza a casa per paura che io potessi provarci. Infatti mi sono meravigliato quando papà ha detto che Etienne avrebbe portato la sua nuova ragazza a casa.>>

<< Ti fermo subito. Io e lui non stiamo insieme. Mi ha portato qui perché voleva riallacciare i rapporti, dato che non facciamo altro che discutere. Invece, prima ho scoperto che ha detto a tuo padre che sono la sua fidanzata, così da non sposarsi il prossimo mese con quella che, da quanto ho capito, è la figlia del socio e ci è andato a letto insieme. Io odio quando mi mentono. Io volevo davvero riallacciare i rapporti dopo l'ultimo episodio, che tra l'altro mi ha dato della strana e perversa. Per uno stupido scherzo detto dalla mia migliore amica.>>

<< Aspetta, sei tu la ragazza che ha leccato il collo a mio fratello in discoteca?>> mi chiede quasi stupito.
Annuisco solamente, io pensavo di fare qualcosa di eccitante invece ho ricevuto solo insulti da parte sua.

Ti scatto una canzone. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora