20 Darlington

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Lorenza

Delusione.

Questo è ciò che provo nei confronti di Étienne.

Pensavo che con quel gioco avesse smosso di più la situazione tra di noi e invece...

È come se stessi vivendo in un limbo.
Non so cosa provo, ma so solo che la sua presenza mi alleggerisce il cuore.
E non so cosa provi lui per me.

Ma il suo disinteresse fa passare in secondo piano ciò che il cuore prova.

Ma almeno ho avuto la soddisfazione dell'uomo di Neanderthal.
Non so cosa abbia fatto Hettie, ma lo ha conquistato. Almeno così penso dato che si stanno baciando da più di venti minuti.

Ma come fanno a respirare?

O'Brien tiene a Hettie da come la abbraccia, la tocca e la bacia.

Ma deve tenere le mani a posto se ci sono io nelle vicinanze.

Delia è scomparsa di nuovo dopo che O'Brien è venuto dalla mia migliore amica.

Mi ritrovo a ballare da sola, con gli occhi puntati di chiunque.
Ma soprattutto quelli di quel francese mangia croissant.

Il suo sguardo brucia come il fuoco.
Ma ho capito una cosa: per combattere il fuoco devi essere ghiaccio.

In futuro, manterrò un atteggiamento solo professionale e distaccato nei suoi confronti. In passato, mi ero lasciata andare a un comportamento più amichevole e persino dolce, ma per fortuna non ho oltrepassato certi limiti. Ho condiviso con lui un momento felice della mia famiglia, ma non gli permetterò più di rivolgersi a me in quel modo.

La freddezza può essere altrettanto, se non più, dolorosa del fuoco.

Mentre ballo, si avvicina un ragazzo che riconosco essere Rik.

<< Quando vuoi possiamo rifare lo stesso show fatto con Étienne!>> afferma ballando in una maniera davvero buffa.

<< Smolecolati Rik! Non sei il mio tipo>> cerco di restare seria ma scoppio a ridere.

Balla malissimo.
Muove mani, braccia e gambe tutte insieme.

Mentre balla, noto del rosso sulle sue mani, lo fermo subito e gliele prendo.

<< Che ti sei fatto, Rik?>> Ha le nocche escoriate, se non si disinfettano subito si possono infettare.

<< Niente, stai tranquilla. Sono abituato>>
Dice con noncuranza, continua a muoversi guardandosi intorno.

Gli occhi del francese sono sempre fissi dalla nostra parte. Ha anche la mascella serrata e vedo guizzare il muscolo.
Sembra arrabbiato.

Ma poi perché, con chi?

Lo fermo e controllo meglio la ferita.
<< A casa ce l'hai il disinfettante con il cotone?>>
<< Non lo so, credo di sì. Solitamente Kiel compra queste cose.>>
<< Okay, andiamo nel tuo appartamento allora.>>
<< Solitamente sono io che invito le ragazze a casa mia.>> Mi guarda maliziosamente.
Scuoto la testa, rassegnata dalla spavalderia di Rik. <<Ti devo disinfettare la ferita, sennò potrebbe infettarsi.>> Gli rispondo guardandolo negli occhi.

<< Se mi fai quello sguardo, puoi farmi ciò che vuoi!>> Mi risponde sorridendo. <<Chiedo agli altri se vogliono tornare con noi oppure rimanere qui.>>

Non mi dà il tempo di accettare la sua proposta che mi lascia di nuovo da sola in pista.

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