Cap 3

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Ho trovato divertente a quanto pare è stato bello che quegli inutili mi dovevano soldi così ho potuto ottenere un marito molto "interessante" in tutti i sensi.

~~Fine del pov Asami~~

Harry quando ha finito di fare il bagno si è reso conto che per la vergogna ha dimenticato di prendere un pezzo di vestiti sospirando frustrato si è messo un asciugamano sul fianco e con paura si è reso conto che le cicatrici del buon trattamento dei suoi zii potevano essere chiaramente viste sulla sua pelle bianca.

Spaventato, non voleva che Asami le vedesse, ma non poteva rimanere per sempre in bagno, sapeva che Asami avrebbe aperto la porta in qualsiasi modo e le avrebbe comunque viste.

Con paura uscì dal bagno e si diresse verso il letto dove si trovava un cambio di vestiti che a occhio nudo si vedevano essere sottili.

-Hai intenzione di vestirti qui? Per me non c'è nessun problema che tu lo faccia - disse Asami spaventando Harry che non aveva notato la sua presenza.

-Asami per l'amor di Dio non farlo più mi hai spaventato!-grido afferrando con forza il suo asciugamano mentre respirava agitato.

Ma Asami non stava prestando attenzione a Harry se non alla pelle pallida di Harry dove si potevano vedere lividi e cicatrici.

-Harry chi ti ha fatto quei segni?-Questione seria.

Harry si è subito teso dalla paura.

-nessuno...- disse ritirandosi per vedere che Asami si avvicinava.

-Non mentirmi Harry.

Harry si ritirava ad ogni passo che Asami faceva ma non poteva farlo più le sue gambe si scontrarono con il letto cadendo su di esso con Asami sopra di lui che imprigionava i suoi polsi.

-Dimmi Harry chi ti ha fatto quei segni?-chiedo arrabbiato.

-I-io...n-no-Devia lo sguardo essendo incapace di guardare Asami.

-Perché non vuoi dirmelo- disse dolcemente nel vedere la paura e l'insicurezza di suo marito.

-Perché ti arrabbierai e mi manderai indietro con i miei zii e non è qualcosa che mi piace-Lo guardo con insicurezza.

-Non lo farò sei mio marito quindi mi appartieni e quello che è mio non lo condivido o lo restituisco, quindi dimentica che ti restituirò con i tuoi inutili zii hai capito-lo prendo per il mento facendo sì che Harry lo fissasse.

-S-si-ha detto timido.

-Ora che hai capito mi dirai chi ti ha fatto questo?

-S-se era mio zio e-el mi picchiava se non gli obbedivo mi mettevo a cucinare da quando avevo sei anni, mi mettevano a pulire tutta la casa. Mi chiudevano in una credenza, mio cugino e il suo amico giocavano alla casa di Harry se mi prendevano mi picchiavano e insultavano-sfogavano senza guardare Asami che aveva gli occhi rossi di furia.

-Quando vedrò quegli inutili li ucciderò- disse arrabbiato.

-No! Non farlo per favore- Disse nervoso.

-Perché no? Ti maltrattavano e picchiavano e tu li difendevi- disse con un sopracciglio arcuato.

-Non è quello. Non voglio essere portato in un orfanotrofio Asami, sto meglio così anche ora che sono tuo marito non sarò con loro, tranne un giorno prima di entrare nel mio collegio. Mi andranno a cercare lì.

-Certo che non sarai con loro- disse seriamente.

-Grazie- disse Harry abbracciandolo con affetto quando lo lasciò andare.

-Di niente. Ma perché?- disse leggermente confuso.

-Per non avermi restituito con loro e per non avermi disprezzato.

-Non ti restituirei mai con loro. Perché ti disprezzerei?

-Per essere un inutile e non difendermi- disse chinando lo sguardo.

-Non sei un inutile eri un bambino non avresti potuto difenderti-lo ha preso di nuovo il mento solo che questa volta gli ha rubato un bacio che Harry ha corrisposto goffamente.

-Vai a vestirti per mangiare-si alzò lasciando un arrossito harry sdraiato sul letto.

Harry estremamente arrossito ha iniziato a vestirsi quando ha finito è andato nella piccola ma sottile sala da pranzo dove era già seduto Asami.

-Wow ti stava bene-le corse con lo sguardo spudoratamente facendo arrossire Harry fino alle orecchie.

-Grazie-disse rosso sedendosi a mangiare.

Un nuovo sentimento -HP-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora