4. 𝑶𝒉.. 𝒊𝒔 𝒕𝒉𝒊𝒔 𝒕𝒉𝒆 ᴘʟᴀɴ?!

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<<Folle piano?>> ripeto, con voce stridula. Come può essere? Io fino a qualche giorno fa ero una normale donna di vent'anni che lavorava in una biblioteca e ora mi ritrovo in casa due sconosciuti che sarebbero dei?!

La mia sanità mentale scompare, puf, lasciandomi con solo un muffin al mirtillo in mano. <<FOLLE PIANO???>> Strillo di nuovo, senza curarmi di Caleb che ti tappa le orecchie e delle occhiatacce del presunto Apollo, che a quanto pare oltre ad essere il dio del sole lo è anche dell'autostima a mille.

<<Senti dolce biscottino, lo so che sono fantastico, lo so che sono il più bello e lo so che non dovrei essere qua a pregare una donnetta isterica nel suo periodo che urla in casa solo per un mucchietto di carta inutile>> mi dice Apollo. <<Fidati, preferirei essere sul monte Olimpo nel mio nuovo appartamento con piscina a nuotare con i miei cari squaletti piuttosto che stare in questa capanna in Canada, dove si muore di freddo. A proposito, i ghiaccioli non li mettete in frigo, vero? Basta lasciarli all'aperto>> e ridacchia.

Mi alzo sbattendo le mani sul tavolo e guadagnandomi un'occhiata d'intesa con Artemide <<Senti principino viziato, smettila di lamentarti, perché qua siamo in casa mia, e non tua. Punto numero uno: io non mi sottometto ai tuoi inutili e schizzinosi discorsi, ho un cervello e so pensare senza che tu mi faccia il ragionamento. Punto numero due: non è un mio problema se sei venuto fin qui con i tuoi poteri schifosi, ma come hai detto tu potevi restare a casa tua, e saremmo stati meglio>> mi avvicino a lui, e gli mormoro nell'orecchio l'ultimo dei miei punti sottovoce, di modo che solo lui possa sentirlo <<E punto numero tre: quando te ne andrai da questa casa perché ti avrò sbattuto la porta in faccia e ritornerai al tua bella villa con i tuoi schiavetti che ti seguono come cagnolini, spero che quando entrerai in quella dannata piscina i cari squaletti ti strapperanno il costume di dosso, e il resto lo puoi immaginare>> Apollo mi guarda con la coda dell'occhio, ed io gli faccio un ghigno di sfida, lui s'irrigidisce, ed io mi lecco il labbro inferiore, togliendomi una piccola goccia di miele rimasta lì.

Mi alzo, ed esco dalla cucina. Alla porta ci ripenso e mi giro indietro, appoggiandomi allo stipite. <<E no, non sono nel mio "periodo" del mese. Grazie per la colazione Artemide, era fantastica; penso che diventeremo grandi amiche>> ci sorridiamo a vicenda, e le faccio l'occhiolino. Finalmente esco, nel corridoio sento la voce di Caleb: <<Te l'avevo detto, Selly è una tosta>> dice, ed io ridacchio divertita.

Vado in camera mia cambiandomi dal pigiama degli unicorni a qualcosa di più serio, mettendomi un maglione a righe largo e lungo con dei leggings neri

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Vado in camera mia cambiandomi dal pigiama degli unicorni a qualcosa di più serio, mettendomi un maglione a righe largo e lungo con dei leggings neri. Acconcio i miei capelli in una coda disordinata per non averli pettinati e mi lavo il viso e i denti. Esco dal bagno e trovo Artemide fuori, presumendo che mi stesse aspettando. Mi sposto di lato per farla entrare, ma lei non dà segni di muoversi. Anzi, inizia a parlare: <<Sai Stellina, Apollo è mio fratello, e in tutti questi anni nessuno si è mai rivolto a lui così>> e sorride compiaciuta, appoggiando il piede al muro e proseguendo <<Prima pensavo anch'io che tu fossi una donnetta impaurita, ma sto cominciando a ripensarci>> e detto ciò appoggia la mano sul mento, con finta espressione pensierosa. Inizio a ridere sommessamente, ma lei comincia a ridere ancora di più, ed io non riesco a trattenermi.

<<Dai, andiamo in salotto. Io e Sole Splendente spiegheremo a voi tutto il piano>>. Così, ci dirigiamo lì, io in fermento per quest'avventura.

𝙿𝚛𝚘𝚙𝚑𝚎𝚌𝚢, 𝒊𝒍 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒍𝒊𝒃𝒓𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒖𝒕𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora