Midoriya e Todoroki si ritrovarono nuovamente nel loro angolo appartato. La conversazione, iniziata con un tono serio, si stava lentamente trasformando in un momento di maggiore intimità quando Todoroki si avvicinò a Midoriya, e cominciò a parlare al suo orecchio con una voce bassa e giocosa.
«Sai», iniziò, la sua voce calda e vicina, «All'inizio ero geloso di te. La faccenda di All Might... tutto quel tempo trascorso insieme, il tuo talento, la tua determinazione. Poi, quando ti ho baciato, ho pensato che fosse il momento giusto per dirti che è tanto che mi piaci».
Todoroki girò delicatamente Midoriya, così che la sua schiena fosse ora rivolta verso di lui e le sue mani scivolarono lungo il suo petto, risalendo e scendendo con un tocco lento e provocatorio. Come udì un piccolo sussulto provenire dalla sua bocca, ghignò.
«E vedo che concordi con me», aggiunse con un sorriso malizioso.
Midoriya tremò, ma Todoroki andò oltre e proprio nel momento in cui sfiorò le parti inferiori del suo corpo, un gemito oltrepassò i suoi sensi, «Shoto Todoroki!», urlò, il nome uscì come un'esplosione di piacere negato.
«Che ho fatto?», chiese Todoroki con aria innocente.
Midoriya, con il volto arrossato, tentò di calmarsi, «Non puoi sempre... fare queste cose e poi comportarti come se nulla fosse!», esclamò, cercando di mantenere il controllo.
«Sei troppo carino per non...».
Proprio in quel momento, udirono dei passi avvicinarsi e Todoroki afferrò il braccio di Midoriya per trascinarlo verso un angolo più appartato, cercando di nascondersi.
Rimasero in silenzio, trattenendo il respiro, mentre i passi si avvicinavano sempre di più, poi, subito dopo, Kirishima e Bakugo entrarono nel campo visivo, intenti a discutere con voce alta.
«Non posso credere che Todoroki e Midoriya si siano messi a discutere proprio in classe stamattina, hanno animato tutta la classe per cosa? Per del sushi? Ma non è solo questo. Credo che abbiano una relazione segreta, li vedo più vicini, tornano sempre insieme la sera al dormitorio...», disse Kirishima.
Bakugo sbuffò, visibilmente infastidito, «Che se ne facciano, a me non interessa. Di certo non mi sorprende che Deku e Todoroki abbiano qualcosa in corso. Sono sempre coinvolti in qualche dramma. Quei due sembrano non avere mai un momento di tranquillità».
«Non credo che sia solo dramma», rispose Kirishima con tono più riflessivo, «Mi sembra che ci sia una connessione reale tra di loro, anche se nemmeno a me interessa molto...».
«Allora cosa ne lamenti? Dai, andiamo», ordinò Bakugo, scuotendo la testa, «Non abbiamo tempo da perdere con queste chiacchiere!».
Kirishima e Bakugo si allontanarono, e quando i rumori dei passi scomparvero, Midoriya e Todoroki uscirono lentamente dal loro nascondiglio.
«Potevano scoprire tutto», sussurrò Midoriya.
Todoroki, mantenendo la calma, lo guardò con uno sguardo rassicurante, «Non è successo niente di grave. Ma dobbiamo stare più attenti la prossima volta».
I due si diressero verso il dormitorio. Quando entrarono, trovarono già alcuni dei loro compagni riuniti nella sala comune. Kirishima era seduto sul divano con un libro in mano, mentre Bakugo, visibilmente infastidito, stava a una delle poltrone, osservandoli con un'espressione di sfida. Gli altri ragazzi erano sparsi qua e là, tra cui Momo e Uraraka, impegnati in chiacchiere leggere.
Kirishima, alzando lo sguardo, fece un cenno amichevole, «Ehi ragazzi, ben tornati!».
Bakugo, scuotendo la testa con un'espressione sarcastica, si rivolse a Midoriya e Todoroki, «Ciao coppietta felice! Ma vedilo, Deku, sembra che tu abbia trovato il tempo per fare di nuovo un giretto con il tuo amico mezzo caldo e mezzo freddo».
Midoriya arrossì, «Kacchan! Non è il momento per le tue battute! Stavamo solo...».
«Ah, basta con le scuse», lo interruppe Bakugo, «Mi sembra che vi divertiate un sacco. Ma ricordatevi, non siamo qui per perder tempo. Siete due eroi in addestramento, non star di soap opera. Volete diventare Pro Hero o no?».
«Bakugo!», lo rimproverò Kirishima.
«Che c'è?», sbottò Bakugo.
«Nulla...», sospirò Kirishima.
«Ditemi allora, siccome ho notato che oggi in aula sembrava esserci un po' di tensione tra di voi, è successo qualcosa di cui dovremmo preoccuparci?», aggiunse, girandosi verso i due.
«Niente di grave. Una sciocchezza», rispose Todoroki, con un sorriso controllato.
Bakugo incrociò le braccia e scosse la testa con un'espressione di disprezzo, «Una sciocchezza, eh? Il sushi... ma che scuse patetiche. Se c'è una cosa che odio è quando qualcuno cerca di nascondere le cose. Non vi preoccupate, se volete tenerlo segreto, fate pure. Ma non pensate di poterlo nascondere a me».
Kirishima, notando l'atmosfera che si stava surriscaldando, intervenne rapidamente, «Dai, Bakugo, non è il caso di infierire ancora!».
«Ha ragione, Kacchan. Stai esagerando. Non c'è bisogno di fare scenate», disse Midoriya.
Bakugo sbuffò, il suo sguardo rimase fisso su Midoriya e Todoroki, ma il suo tono si fece leggermente più moderato, «Va bene, va bene. Non mi interessa davvero cosa fate tra di voi. Ma ricordate che siamo qui per allenarci e diventare i migliori. Non c'è spazio per distrazioni».
«Certo!», rispose Midoriya.
Todoroki sospirò, allora Kirishima, cercando di alleggerire la situazione, gli si avvicinò, «Dai, Shoto, rilassati. È stato solo un giorno intenso. Vai a fare una doccia e riposati un po'».
«Oh, ho già fatto la doccia nello spogliatoio», rispose.
«Davvero? Non ti ho visto uscire...», chiese Kirishima, guardandolo con curiosità.
Bakugo, con il solito atteggiamento sospettoso, aggiunse, «E neanche Deku, per la verità. Siamo stati tutti qui per un po', e non vi abbiamo visti. Che cavolo avete fatto nello spogliatoio?».
Todoroki cercò di rispondere con disinvoltura, «Sono andato via in fretta».
«Anch'io!», seguì Midoriya, visibilmente nervoso.
Bakugo lo scrutò, «E per fare cosa?».
Midoriya deglutì nervosamente, «Avevo dimenticato la cartella in palestra!».
«Io vado in camera mia», disse Todoroki, notando il crescente imbarazzo nella stanza, poi si girò e si allontanò, dirigendosi verso la sua camera.
Bakugo, con un'espressione di scherno, non perse l'occasione di stuzzicare, «Ehi, Deku, perché non segui il tuo fidanzatino? Potreste finire la giornata insieme, no?».
Midoriya si sentì rosso in volto, «Cosa dici? Non è così, Kacchan! E basta con queste battute!».
«Dai, ragazzi, non facciamola diventare una grande questione. Siamo qui per allenarci e divertirci, non per litigare su cose personali, ed è tardi, vorrei dormire adesso», disse Kirishima.
Midoriya annuì, sentendosi sempre più a disagio, «Vero, e sono stanco. Vado anch'io,» disse, con tono secco, «E Todoroki non è il mio fidanzatino! Buonanotte!», esclamò, poi, si diresse verso la sua camera.
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Tra Fiamme e Rivali
FanfictionÈ l'ultimo anno alla U.A. e gli studenti sono in fermento, pronti a diventare pro hero. Tuttavia, durante un allenamento, una distrazione di Izuku Midoriya porta Shoto Todoroki a dargli un bacio improvviso, accendendo una fiamma inaspettata tra i du...