Midoriya e Todoroki ritornarono al soggiorno, ma trovarono la sala sorprendentemente vuota.
«Strano, pensavo che ci sarebbe stato qualcuno qui», osservò Midoriya, guardandosi attorno.
Todoroki scrollò le spalle, «Forse sono tutti usciti. In ogni caso, siamo soli per un po'».
Midoriya andò verso il frigorifero e prese due bottiglie di succo di frutta, «Beh, allora sì, approfittiamo di questa tranquillità. Ecco, una bibita fresca per rilassarci».
Passò una delle due bottiglie a Todoroki, che la accettò con un sorriso, «Grazie, Midoriya. Dopo tutto quello che è successo oggi, è bello avere un momento di calma».
I due si sedettero sul divano e cominciarono a chiacchierare. Midoriya, con un sorriso malizioso, alzò un sopracciglio, «Sai, pensavo a quanto il tuo Quirk è... 'intenso'. Soprattutto con quel freddo che mi ha quasi congelato prima il...».
«Oh, davvero? Non pensavi che il mio Quirk potesse creare un po' di... frescura extra?», provocò Todoroki guardandolo con un'espressione divertita.
Midoriya rise, sorseggiando la sua bibita. «Beh, sì, diciamo che una 'brezza' gelida non è esattamente quello che mi aspettavo durante un momento così intimo...».
Todoroki ridacchiò, «Prometto di tenere il freddo sotto controllo la prossima volta. Non voglio congelarti completamente!».
Midoriya si accostò un po' di più, «Sì, lasciamo il gelo per le battaglie e riscaldiamo il resto».
Todoroki annuì, il sorriso che si allargava, «D'accordo. Considera il freddo fuori servizio».
E mentre i due, Midoriya e Todoroki, stavano continuando a godersi il loro momento di relax sul divano, alcuni del gruppo di amici finalmente fece ritorno nella sala. Momo, Kirishima, Tokoyami, Iida e Uraraka entrarono chiacchierando vivacemente e si fermarono sorpresi nel vedere Midoriya e Todoroki rilassati e soli.
«Ah, eccovi finalmente!», esclamò Kirishima, «Dove eravate finiti?».
Midoriya e Todoroki si scambiarono uno sguardo preoccupato.
«Ci siamo fermati nel giardino», disse Todoroki.
«E voi?», domandò Midoriya.
Momo, con un'espressione enigmaticamente gentile, prese la parola, «Oh, abbiamo fatto un giro per il campus e abbiamo deciso di organizzare un piccolo incontro con gli altri. Volevamo fare qualcosa di diverso, ma siamo tornati presto».
Tokoyami, con il suo solito tono oscuro, aggiunse, «Sì, e abbiamo trovato alcune cose interessanti lungo la strada. Ma sembrava che non ci fosse niente di urgente».
Iida, sempre analitico, studiò attentamente i due, «Siete rimasti qui da soli per molto tempo. Sembra che vi stiate godendo una piacevole compagnia ultimamente».
Midoriya, cercando di mantenere un tono leggero, rispose, «Beh, sì. Ci siamo semplicemente rilassati e abbiamo parlato un po' dell'allenamento. Nulla di particolare».
Uraraka, con un sorriso affettuoso, ma anche inquisitivo, decise di dare il suo contributo, «E come mai avete deciso di non venire qui fino a ora?».
Kirishima, con un'aria da detective, chiese, «Già... siamo curiosi. Cosa avete fatto mentre eravamo via? Sembrate molto... tranquilli».
Momo, con un sorriso malizioso, aggiunse, «Sì, sembra che vi sia capitato qualcosa di interessante. Avete qualche segreto da condividere?».
Midoriya e Todoroki, ora visibilmente a disagio e cercando di mantenere la calma, si scambiarono un secondo sguardo nervoso.
«Davvero, non c'è nulla di cui preoccuparsi», disse Todoroki.
«Solo una chiacchierata», aggiunse Midoriya.
«Avete passato tutto il tempo insieme, e sembra che abbiate molto da raccontare. Siamo tutti qui, quindi non c'è bisogno di tenere nulla nascosto», insistette Iida, non completamente convinto.
Midoriya rimase in silenzio, permettendo a Uraraka di intervenire, «Beh, se non volete parlare, possiamo sempre divertirci con un gioco per rompere il ghiaccio. Che ne dite?».
Todoroki rise, «Ghiaccio».
Midoriya lo schiaffeggiò gentilmente sulla testa, «Sta' zitto».
Todoroki sorrise, «Scusa, scusa. Non volevo esagerare con le battute».
«Ecco, vedete? Ci nascondete qualcosa, voi due?», intervenne Bakugo, con un occhio di riguardo.
Il gruppo di amici si fece avanti, tutti curiosi. Kirishima, con un sorriso intrigato, aggiunse, «Già, sembra che ci sia un po' di tensione qui. Cosa sta succedendo?».
«Nulla, era una battuta innocente sul ghiaccio...», rispose Todoroki, mentre Midoriya non poté nascondere un leggero rossore sul viso.
«Forse è meglio cominciare col nostro gioco, che dite?», propose Momo.
Bakugo, sempre sospettoso, si avvicinò, «Sì, magari un gioco potrebbe svelare qualcosa».
Uraraka, con un sorriso affettuoso, prese la parola, «Io propongo di iniziare con un classico: verità o sfida. Chi è pronto?».
Il gruppo annuì entusiasta e il gioco iniziò. Kirishima girò la bottiglia al centro del cerchio, che si fermò puntando verso Tokoyami, che, con il suo solito tono serio, scelse 'verità'.
Kirishima allora, con un'espressione pensierosa, gli chiese, «Qual è stata la tua esperienza più imbarazzante al campo di addestramento?»
Tokoyami, con un lieve rossore sul viso, raccontò una storia di una volta in cui aveva involontariamente finito per cadere in una piscina durante un esercizio di controllo del Quirk. Il gruppo scoppiò in risate, mentre Tokoyami cercava di nascondere il suo imbarazzo.
Quando fu il turno di Momo, la bottiglia indicò Todoroki. Momo lo guardò con un sorriso malizioso e chiese, «Verità o sfida?».
Todoroki, con uno sguardo calmo e divertito, scelse 'sfida'. Momo allora pensò per un momento e poi propose, «Prova a raccontare una barzelletta che non riguardi il freddo».
Todoroki si grattò la testa e, dopo un momento di riflessione, iniziò a raccontare una barzelletta semplice però efficace. Il gruppo rise, e Midoriya lo guardò con un sorriso di approvazione.
Infine, fu il turno di Bakugo. La bottiglia si fermò su Midoriya.
Bakugo, con un sorriso sornione, disse, «Verità o sfida?».
Midoriya, cercando di mantenere la calma e con uno sguardo furtivo verso Todoroki, rispose, «Sfida. Sono pronto per qualsiasi cosa».
Bakugo si strofinò le mani con soddisfazione, «Bene, Deku. La sfida è questa: devi confessare se hai mai avuto una cotta per uno dei tuoi compagni di classe».
Midoriya, visibilmente colto di sorpresa, arrossì leggermente. Il suo sguardo passò rapidamente su Todoroki, e poi tornò a Bakugo, «Uh, beh, questo è un po' complicato... In effetti, sì, ho avuto delle cotte nel corso del tempo. Ma ho cercato di tenerle per me, concentrandomi invece sul mio obiettivo di diventare un eroe e di migliorare il mio Quirk».
Todoroki lo osservò con uno sguardo di comprensione, mentre gli altri membri del gruppo rimasero delusi dalla sua risposta.
Bakugo non sembrò completamente soddisfatto dalla risposta, «Oh, quindi hai avuto delle cotte. Ma chi erano queste 'cotte'? Non ti pare che stai mantenendo un po' di mistero?».
Il gruppo, ora più curioso che mai, si accalcò intorno a Midoriya, aspettando una risposta più dettagliata. Midoriya si schiarì la gola, cercando di non mostrare quanto fosse imbarazzato, «Ehm, beh, non è che abbia avuto una vera e propria cotta per qualcuno. Era più una questione di ammirazione e rispetto...».
«Ma dai», lo interruppe Kirishima con un sorriso amichevole, «Se c'è stato qualcuno in particolare che ti ha colpito di più, non devi vergognarti di dirlo. Siamo tutti amici qui».
«Perché non andiamo a dormire? Sono stanco», intervenne Todoroki, lasciando la sala.
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Tra Fiamme e Rivali
FanfictionÈ l'ultimo anno alla U.A. e gli studenti sono in fermento, pronti a diventare pro hero. Tuttavia, durante un allenamento, una distrazione di Izuku Midoriya porta Shoto Todoroki a dargli un bacio improvviso, accendendo una fiamma inaspettata tra i du...