9. Un bacio di troppo

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Nel pieno pomeriggio di lunedì quattordici agosto sono in sala a suonare il pianoforte.
In canottiera, mutandine e con i capelli legati in una coda di cavallo suono il piano e canto, sapendo di essere in casa da sola con Tommaso.
«E sono lacrime di piombo
Che scendono sotto i RayBan
Le asciugo e le nascosto sorridendo a mia mamma
Ma passerà, passerà.» canto parte del ritornello della canzone "Lacrime Di Piombo" di BLANCO, e alzo lo sguardo perché anche Tommaso sta cantando.
Gli sorrido subito e lui appoggia le braccia al pianoforte, sorridendomi anche lui, così continuo a cantare e lui con me.
«Cammini sul bordo piscina
Luna bianca cocaina
Mezza nuda e ballerina
Senza uno schema di vita
Finché balla lei è felice
Un po' piange, un po' sorride...»
Continuiamo a cantare insieme la canzone mentre io suono il pianoforte e lui mi guarda incantato. Questo momento mi ricorda tanto la prima volta che abbiamo fatto sesso un paio di mesi fa.
Quando la canzone finisce, Tommaso mi sorride e dice:
«Sei bravissima, Giorgy.»
«Grazie.» affermo, e gli sorrido anch'io.
«La canzone mi piace un sacco, lo sai. Sai che mi piace un sacco Blanco.»
«Sì, lo so, e lo stesso vale per me.»
Si sposta e viene accanto a me, sedendosi sullo sgabello del pianoforte.
Guarda i miei occhi verdi con i suoi occhi azzurri e mi bacia dolcemente.
Quando le sue labbra si staccano dalle mie, mi alzo e mi siedo sopra di lui, così ci ritroviamo faccia a faccia.
«Ciao.» dico, sorridendogli e mettendogli le braccia intorno al collo.
«Ciao.» mi fa eco lui, osservandomi.
Mi struscio un po' sui suoi boxer grigi e sento il suo pene ingrossarsi.
«Giorgia.» ansima, poi chiude gli occhi.
Mi tolgo la canottiera, gettandola sul piano, poi dico:
«Apri gli occhi, Tommy. Voglio che mi guardi.»
Fa subito come gli dico e la sua espressione è di stupore. Mi osserva il seno nudo e me lo accarezza, così stavolta sono io a chiudere gli occhi.
Quando li riapro, Tommaso appoggia una mano sulla mia schiena e un attimo dopo con l'altra mi scioglie la coda, sfilandomi via l'elastico, così io scuoto i miei lunghi capelli ricci mori e lui mi stringe a sé.
«Come devo fare con te, Giorgy? Ti amo da impazzire e mi fai impazzire ogni volta.» mi chiede.
«Lo stesso vale per me, Tommy.»
Mi sorride e ci baciamo subito.
«Andiamo di là.» esclamo, così mi afferra una mano e andiamo in camera mia, buttandoci sul mio letto, finendo per fare sesso.
Ceniamo presto con del cibo d'asporto e poi iniziamo a prepararci per la festa di compleanno di Marco in uno stabilimento balneare di San Felice Circeo.

Nel pieno della festa, mentre nell'aria della spiaggia risuona la canzone "ITALODISCO" dei The Kolors, vedo Marco allontanarsi da tutti e raggiungere un enorme ombrellone di paglia vicino alla sabbia, appoggiandosi alla ringhiera di legno marrone.
«Ehi.» esclamo, arrivando accanto a lui.
Marco si volta verso di me e mi saluta a sua volta.
«Cosa ci fai qui?»
«Mi riposo. Tu invece perché sei venuta qui?» mi domanda, scrutandomi con indosso un vestitino scollato.
«Ti ho visto venire qui e volevo sapere se ti stai divertendo. Questa è la tua festa di compleanno ti ricordo.»
«Sì, mi sto divertendo, Gio. Tu?»
«Sì.» rispondo semplicemente, e lo osservo.
Fatico a pensare che Marco mi abbia veramente detto che è innamorato di me. Siamo stati amici per qualche anno quando eravamo bambini, poi lui e la sua famiglia si sono trasferiti a Firenze nel duemiladiciassette. Ci siamo sempre sentiti per Whatsapp, chiamate e Facetime, e mai avrei pensato che sarebbero tornati a Roma, come mai avrei pensato che si sarebbe innamorato di me.
«Posso darti il mio regalo adesso?» salto su.
«Sì.»
Dalla borsetta tiro fuori il mio iPhone e apro la galleria delle foto, mostrandogliene una.
«Perché la foto di un cane?» mi chiede, confuso.
Ti piace? È un maschio.»
«Sì, sai che amo i Border Collie.» risponde, e alza lo sguardo su di me.
«Come lo chiami?»
«Perché queste domande, Gio? Non capisco.»
«Ti ho regalato un cane, quello della foto. Ne ho parlato prima con i tuoi genitori e hanno acconsentito.» gli spiego, e lo vedo aprire gli occhi e sorridere.
«Sei seria, Gio?» mi domanda, ancora incredulo.
«Sì.»
«Fammi rivedere la foto.» esclama, e io gliela mostro di nuovo.
«È bellissimo, Gio. Grazie. È un regalo stupendo.» dice, e mi abbraccia.
Sento che la sua stretta è diversa dal solito, sento che prova dei sentimenti per me anche solo ad abbracciarmi.
«Ti aspettavi questo regalo?» gli domando, guardandolo negli occhi.
«No, per niente. Ancora non ci credo. Ho un cane, un Border Collie, il mio preferito.» risponde, e mi sembra di notare che ha gli occhi lucidi.
Gli sorrido senza dire niente e lui mi ringrazia di nuovo.
«Il mio regalo non è finito.» esclamo.
«In che senso?»
Mi avvicino piano al suo viso, guardo i suoi occhi verdi e gli do un bacio.
Sento che all'inizio resta con le labbra sigillate, ma poi mi stringe a sé e un attimo dopo ci stiamo baciando seriamente, tanto che ad un tratto sento la sua lingua che si attorciglia alla mia.
«Marco, Marco, basta.» esclamo, staccandomi da lui mentre ansimo.
«Cosa significa questo bacio?» mi domanda subito.
«Significa che, anche se non ti amo... ho voluto darti un bacio. Ci conosciamo sin da quando siamo bambini e ti voglio un mondo di bene, e visto che oggi è il tuo compleanno ho voluto farti un doppio regalo.» rispondo.
«Ah, quindi non provi niente per me?» mi chiede, e sento la delusione nel suo tono di voce.
«No, Marco, non provo niente per te se non amicizia, lo sai.»
«D'accordo.» dice, deluso, guardando per terra.
«Anche se per un attimo, mentre ci stavamo baciando, mi è sembrato che... ma forse mi sbaglio.» aggiunge, alzando lo sguardo sui miei occhi.
«Non voglio illuderti, era solo un... regalo.» affermo.
«Sicura?» mi chiede.
Faccio cenno di sì con la testa e dico:
«Non dire niente a nessuno del bacio, okay? Neanche ad Ale.»
«Okay, ma probabilmente qualcuno ci ha visto.»
«Tu comunque non dirlo a nessuno.» insisto.
«Torniamo dagli altri, dai.» aggiungo, e torniamo in mezzo alla folla.
«Giorgia.» mi blocca subito Carlotta, appena mi vede.
«Che c'è?»
«Ti hanno visto baciarti con Marco.»
«Tommy lo sa?» le chiedo subito.
«Sì.» risponde, e si guarda intorno, così faccio lo stesso e vedo Tommaso venire verso di noi.
Lo raggiungo subito ed esclamo:
«Stai calmo, okay. Sì, il bacio c'è stato, ma non è come pensi. Io amo te, Tommy, lo sai. Marco mi ha baciato perché è un po' brillo e perché forse sì, gli piaccio, ma non è stato niente, te lo giuro.»
«Giorgia, non dire cazzate. Vi hanno visti stringervi e baciarvi seriamente.» dice, scocciato.
«Sì, ma non è stato niente di importante. È questo quello che conta.» insisto.
«Io amo solo te, Tommy. Da due cazzo di anni.» aggiungo, guardandolo, e forse si sta calmando.
«Me lo giuri, Giorgy?»
«Sì, Tommy, sì, te lo giuro.» rispondo, toccandolo.
Fa un respiro profondo e dice:
«Lasciami un po' da solo a schiarirmi le idee, per favore. A dopo.»
E si allontana da me.
Faccio un respiro profondo anch'io e intanto Carlotta mi raggiunge.

Un'ora più tardi, mentre sto ballando insieme a Carlotta e ad altre mie amiche, il dj mette la canzone "MI FAI IMPAZZIRE" di BLANCO & Sfera Ebbasta.
Guardo subito la mia migliore amica e spalanchiamo occhi e bocca insieme perché amiamo queste canzone.
«Come si fa, come si fa
Senza un rumore, eh
Giri la stanza, ah
Come si fa, come si fa
Sola col tanga, te lo strapperei via
E mi fai impazzire, mi fai impazzire
E mi fai impazzire, mi fai impazzire.» canto a squarciagola.
Mi guardo intorno e vedo Tommaso ballare e cantare anche lui a pochi metri da me, e improvvisamente mi osserva anche lui.
Quando risuona nuovamente il ritornello della canzone, viene verso di me e io lo raggiungo, cantando entrambi.
«Anche se mi fai male
Senza non ci so stare...» cantiamo all'unisono, e ci sorridiamo subito.
Quando la canzone finisce ci baciamo e gli domando:
«Ti sei calmato con questa canzone?»
«Sì, Giorgy.» risponde, e mi stringe a sé per poi baciarmi ancora.

Quando stiamo tornando nella casa di un mio amico dove passeremo la notte per restare al mare il giorno di Ferragosto, in macchina risuona la canzone "Brividi" di Mahmood & BLANCO, così io e Carlotta iniziamo a cantare.
Metto la testa un po' fuori dal finestrino e canto a squarciagola insieme a lei.
«Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle....»
Poi osservo Tommaso e Marco che mi stanno fissando, mi guardano nello stesso modo, ma io li ignoro, continuando a cantare questa canzone che amo insieme alla mia migliore amica.
Ridacchiamo come due ragazzine, e quando arriviamo in casa, in poco tempo mi ritrovo accanto a Tommaso nel letto, per poi addormentarmi dopo un bacio.

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