Capitolo 23

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Kaeya's POV

Sono ormai passati quasi due mesi da quella notte, dalla notte più bella della mia vita, e tutto sembra essere perfetto e completo. Io e Diluc passiamo tutte le giornate in compagnia dell'altro e spesso anche la notte. La nostra occupazione notturna ora è più saltuaria, a volte ci capita di non pattugliare la città anche per una settimana intera, eppure ad entrambi manca sempre meno questa occupazione. Forse perché abbiamo trovato una persona che vogliamo davvero proteggere, forse perché siamo un po' più completi di quanto eravamo allora, forse perché il nostro bisogno di lasciare una traccia positiva nel mondo, di renderci utili, di dimostrare qualcosa, si sta pian piano spegnendo.

Nonostante questo le nostre vite sono ricche, piene in ogni momento di impegni e di persone, di studio, di musica.

Oggi è una delle rare giornate in cui ci permettiamo di rilassarci un po', seduti sul divano del mio soggiorno mentre guardiamo Val giocare allegramente con uno dei tantissimi giochi che mio fratello ha comprato per lui. Dain gli ripete in continuazione di non viziarlo troppo, ma Axel è così innamorato del bambino che torna sempre a casa con qualcosa per lui.

Diluc è seduto al mio fianco, con un braccio sulle mie spalle, mentre anche lui guarda amorevole il mio nipotino. La stanza è piena di risate bambinesche, e io non posso fare a meno di immaginare che tutto questo sarebbe perfetto, che vorrei proprio che la mia vita suoni per sempre come oggi, così felice e familiare.

Il nostro quadretto perfetto viene interrotto dal suono del mio telefono che inizia a vibrare sul tavolo dove l'ho abbandonato alcune ore prima.

Controvoglia mi alzo, rispondendo alla chiamata senza nemmeno guardare attentamente il mittente, che con alte probabilità è mio fratello che vuole sapere se sta andando tutto bene.

"Pronto?" dico, dopo aver premuto il pulsante verde sullo schermo.

A rispondermi però non è la familiare voce di mio fratello, ma bensì una voce femminile, distorta dall'apparecchio, che arriva al mio orecchio debole e bassa.

"Pronto. Parlo con Kaeya Alberich?" mi domanda la donna.

"Sì, sono io. Posso fare qualcosa per lei?" chiedo a mia volta, girandomi verso Diluc che mi guarda con aria interrogativa, sempre tenendo d'occhio Val.

"Sono Liv Wilson. Non mi aspetto che tu ti ricordi di me, a dire la verità fino a qualche mese fa nemmeno io mi ricordavo di te. Abbiamo passato una notte insieme quasi un anno fa." mi rivela, con voce sicura ma stanca.

"Se stai cercando qualcuno con cui passare la notte, mi dispiace ma non faccio più queste cose." dico subito, quasi sulla difensiva.

"Oh no, non ti chiamo per questo. Vedi quella notte eravamo entrambi molto ubriachi, e dobbiamo aver dimenticato di usare le protezioni." mi spiega, facendomi intendere che direzione sta prendendo questa conversazione.

"Non dirmi che-"
"Meno di due mesi fa ho partorito un bambino, e penso proprio che sia tuo." mi rivela.

Io non riesco a risponderle, ammutolito dalla notizia improvvisa.

"Avrei voluto contattarti prima, ma ho ritrovato il tuo biglietto solo pochi giorni fa. Non era mia intenzione portare a termine questa gravidanza, ma l'ho scoperta quando ormai era troppo rischioso. Ma veniamo al dunque della mia chiamata. Io non ho intenzione di tenere con me questo bambino, e questi due mesi dopo la sua nascita mi hanno confermato la mia scelta. Voglio darlo in adozione, ma prima volevo sapere se invece tu saresti disposto a prendertene cura. Mi è solo sembrato giusto fartelo sapere." la voce della ragazza dall'altra parte della linea è calma e mentre parla io cerco di ricompormi.

Symphony of love~A Luckae storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora